lunedì 2 dicembre 2013

I coraggiosi sciiti Houthi dello Yemen affrontano e sterminano 120 terroristi wahabiti nella Provincia di Saada!

Gli Sciiti Houthi sono l'etnia sciita dello Yemen che ha sempre resistito (anche con le armi, quando necessario) al regime liberticida di Sanaa, egemonizzato dai sunniti più conservatori e allineato con Washington e Riyadh; in prima linea nella contestazione del passato tiranno Ali Abullah Saleh (ora in esilio) nulla di più "logico" che questi usasse i suoi buoni rapporti con Riyadh (leggi: 'Al-Qaeda') per scatenare contro gli Houthi i più retrivi e brutali miliziani wahabiti che fosse possibile reclutare e finanziare nella penisola arabica e oltre.

Ma sappiamo tutti benissimo che oltre a grugnire: 'Allah Akbar', a colpire civili con vigliacche autobombe e a taglieggiare ragazzini che vendono caffé, i militanti di Al-Qaeda sono i peggiori combattenti del mondo e basta un'opposizione minimamente coerente e disciplinata a infliggere loro pesantissime perdite, come hanno dimostrato anche ieri i guerrieri Houthi attorno alla cittadina di Damaj, nella Provincia yemenita di Saada, quasi totalmente sotto il loro controllo.

Ben centoventi takfiri sono stati affrontati e sterminati fino all'ultimo da un numero pare largamente inferiore di combattenti sciiti, che li hanno bloccati su un terreno a loro vantaggioso e hanno poi proceduto a spegnere un nido di resistenza dopo l'altro in modo che non potessero sostenersi a vicenda. La notizia é stata riportata dal quotidiano yemenita "Al-Thawra".

Con 120 assassini wahabiti in meno siamo certi che l'antica "Arabia Felix" dei Romani recupererà un po' della pace di cui ha tanto bisogno.

Salehi: "OVVIAMENTE l'Iran costruirà una nuova centrale nucleare a Bushehr a partire dal 2014!"

Il Capo dell'Agenzia Atomica della Repubblica Islamica iraniana, Ali Akbar Salehi, ha confermato che é intenzione di Teheran di iniziare nel 2014 la costruzione di un secondo impianto nucleare a fianco di quello recentemente entrato in funzione nella città di Bushehr nel 2011 grazie alla cooperazione della Russia.

"L'accordo raggiunto a Ginevra poche settimane fa ci ha convinto che ormai il clima é positivo e costruttivo a sufficienza per permettere il rapido completamento di un nuovo impianto nucleare in loco, che potrà generare fino a 4000 MW di potenza, che uniti a 1000 già generati dalla centrale ora in funzione soddisferanno le nostre previsioni per un output ottimale dei siti di Bushehr attorno ai 5000 MW".

I piani energetici iraniani, prevedendo la totale indipendenza dai pure ricchissimi giacimenti di idrocarburi nazionali (in modo da poterne esporrtare con profitto fino all'ultima goccia) prevede 20000 MW provenienti dal comparto nucleare, una proiezione che per venire soddisfatta richiederà non meno di 15 centrali nucleari funzionanti, forse anche venti.

Ennesima raffica di scontri a Tripoli Siriaca si risolve con l'intervento dell'Esercito ma lascia sul terreno nove morti!

Ancora una volta i disperati dello "slum" sciita di Bab al-Tabaneh, istigati dai predicatori foraggiati a forza di dollari sauditi hanno provato ad assaltare il quartiere collinare Alawita di Tripoli Siriaca, Jabal Mohsen, roccaforte dell'ADP e dell'SSNP, ostinatamente leale agli storici legami tra Libano e Siria e alla figura del Presidente Assad, divenuto in questi due anni di lotte e vittorie icona dell'Antimperialismo mondiale.

Ma ancora una volta la freddezza, la preparazione delle milizie alawite hanno fatto la differenza, permettendo agli abitanti della collina di resistere infliggendo pesanti perdite agli attaccanti fino a quando non sono entrate in azione le unità dell'Esercito regolare a respingere indietro gli assalitori estremisti.

I militi dell'Armee hanno versato loro stessi un tributo di sangue, con circa una decina di feriti, per la maggior parte lievi. Nel recente passato oltre che di attacchi armati settari la metropoli libanese del Nord era stata teatro anche di un duplice attentato esplosivo.

domenica 1 dicembre 2013

HANNO LA FACCIA COME IL CULO! "Al-Arabiya" scoperta di nuovo a 'truccare' le foto a colpi di Photoshop!

Ennesimo eclatante caso di fotomontaggio elettronico con cui i sostenitori della campagna terrorista in atto da oltre due anni contro il legittimo governo di Damasco, il suo Presidente e soprattutto la popolazione che lo sostiene a larghissima maggioranza, cercano invano di fabbricare "prove" di un indebolimento, di uno 'scollamento' del supporto popolare verso Bashir Assad.

A sinistra si vede una foto del 2005 che ritrae manifestanti siriani esprimere la loro solidarietà ad Assad nel mezzo delle polemiche sull'omicidio di Rafik Hariri in Libano (in seguito rivelatosi essere opera di un drone sionista, come più volte ribadito con prove su queste pagine) che inizialmente la propaganda imperialista tentava di ribaltare sul Presidente siriano (poi in mancanza di prove credibili cercò di accusare Hezbollah).

Ecco che, otto anni dopo, la stessa foto riappare "fotonegoziata" su Al-Arabiya, con cartelli e poster 'ritoccati' per fare apparire la folla come oppositrice e contestatrice di Assad. Per fortuna anche questa volta la vigilanza dei sostenitori della causa siriana online ha fatto risaltare questo maldestro e infantile "trucco".


Le Forze Armate iraniane inaugurano la versione aggiornata e rimodernata della Portaelicotteri d'appoggio "Lavan"!

Con una imponente cerimonia pubblica che ha visto coinvolti il Brigadier Generale Abdul-Rahim Mousavi, Luogotenente Comandante dell'Artesh e il Contrammiraglio Habibollah Sayyari, Comandante in capo dell'IRIN, é stato restituito al servizio attivo con le unità della Flotta il vascello portaelicotteri d'appoggio 'Lavan' dopo 33 mesi di migliorie che lo hanno visto equipaggiato degli ultimi modelli di radar attivi e passivi, sistemi missilistici e altri hardware avanzati.

La Marina di Teheran continua a ritmo accelerato il suo processo di modernizzazione e ampliamento dei ranghi, visto che nella giornata di oggi accoglierà in servizio attivo i lanciamissili "Neyzeh" e "Tabarzin" e la nave-rifornimento "Sirjan".

Intanto proseguono a ritmo accelerato i lavori di costruzione della nuova fregata "Sahand", il cui scafo é stato lanciato lo scorso settembre e che, una volta completata, rappresenterà la punta di diamante della Classe Moudge, superando per prestazioni e potenzialità persino la "Jamaran".

L'Egitto del dopo-Ikhwan mette al bando ogni genere di partito politico a base religiosa

Con il voto a maggioranza di quasi tutti i suoi membri la Commissione Costituzionale egiziana che sta preparando una nuova Carta da sottoporre a Referendum popolare all'inizio dell'anno venturo ha già approvato oltre centoventi articoli del documento, tra cui una particolare norma che esclude esplicitamente dalla competizione politica "partiti o formazioni con base religiosa".

Tutti penseranno immediatamente all'FJP, Partito di Libertà e Giustizia fondato dall'Ikhwan musulmana per poter competere nelle elezioni del dopo-Mubarak, ma a essere colpito dal provvedimento saranno anche i radicali sunniti semi-wahabiti di Al-Nour.

Questo provvedimento farà molto per dimostrare l'effettivo seguito nella società dei partiti religiosi: se nelle prossime consultazioni l'affluenza alle urne dovesse mostrarsi incredibilmente più bassa del solito sarà segno sicuro che i sostenitori delle fazioni religiose si saranno astenuti dal voto.

Manifestazioni e scontri in tutta la Cisgiordania contro il nuovo piano genocida del regime di Tel Aviv!

Il 'Piano Prawer' elaborato dai teorici della pulizia etnica di Tel Aviv prevede la distruzione di circa 40 villaggi beduini nel Negev meridionale e lo spostamento coatto, simile a quelli imposti ai Nativi Americani dai Soldati Blu yankee di circa 70mila persone che fin dai tempi biblici (se non prima!) hanno abitato quella zona.

Contro questo genocidio (perché rimuovere a forza una popolazione dalla sua patria avita é genocidio non meno che sterminarla fisicamente), contro questo nuovo 'Sentiero delle Lacrime' si é mobilitata l'intera opinione pubblica palestinese, con manifestazioni massicce che ieri hanno coinvolto l'intera Cisgiordania.

Si sono registrati scontri con gli occupanti sionazisti, lanci di gas tossici e urticanti con le consuete procedure pericolose e potenzialmente mortali, uso di munizioni di gomma e plastica utilizzate in modo da massimizzare il danno (eludendo così la presunta natura 'non letale' di tali pallottole).

Vi sono stati numerosi feriti e diversi arresti; mano a mano che arriveranno aggiornamenti in merito vi terremo al corrente di ogni ulteriore sviluppo della vicenda, specie se le manifestazioni dovessero ripetersi nella giornata di oggi.

Disperati e frustrati i sionisti cercano invano di influenzare il corso degli scontri nel rif damasceno!

Qualche nostro lettore ci ha chiesto cosa esista di vero nelle voci ricorrenti di un "coinvolgimento" del regime ebraico di occupazione della Palestina negli scontri attualmente in atto tra i terroristi takfiri manipolati da CIA e Mossad e le forze regolari siriane supportate dai volontari di Hezbollah e delle milizie sciite dei Battaglioni Abu al Fadl al Abbas.

Abbiamo messo in moto la nostra rete di fonti e contatti e siamo riusciti a ottenere conferma (supportata anche dalel colonne del quotidiano libanese As-Safir) che una serie di immagini satellitari e di 'soffiate' di intelligence sono state passate da Tel Aviv ai comandi terroristi attivi in Siria.

Inoltre parrebbe che unità dell'esercito sionazista specializzate in 'jamming' e guerra elettronica abbiano cercato di interferire e intasare i network di comunicazione delle forze siriane e alleate; abituati dalla necessità a inventare soluzioni d'emergenza gli uomini delle forze di Assad (e ancor più i miliziani Hezbollah e i volontari sciiti) hanno fatto ricorso a portaordini e mezzi 'analogici' bypassando le comunicazioni elettroniche laddove compromesse, vanificando così gli sforzi sionisti.

Negli ultimi scontri avvenuti nel Rif Dimashq almeno 200 terroristi wahabiti sarebbero stati eliminati, tra di essi sarebbero stati identificati Mustafa al-Manjweiq, Fawaz Izz-Eddin, Abdul-Karim Shreidi, Ahmad Tayyareh, Samir Bweidani, Hassan al-Mleis, Qassem Ainiyeh, Mohammad Taleb ed Adnan Abdul-Aziz.