Ben 115 pirati somali, a bordo di una dozzina di lance e motoscafi, pesantemente armati con fucili d'assalto, lanciarazzi, mitragliatrici e altro ancora, si sono lanciati contro una petroliera iraniana che incrociava le acque dell'Oceano Indiano.
Fortunatamente lì vicino incrociava la 41esima Flottiglia dell'IRIN, con il cacciatorpediniere "Shaheed Naqdi" e la nave appoggio "Lavian", che prontamente si sono lanciati al soccorso. Poche raffiche sono bastate a disperdere il nugolo di piccole imbarcazioni, che non si aspettavano un intervento così pronto.
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lunedì 4 luglio 2016
La 41esima Flottiglia iraniana sventa due attacchi di pirati africani contro una nave mercantile!
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mercoledì 1 giugno 2016
Partita oggi la missione della 41esima Flottiglia della Marina Iraniana, in missione anti-pirati nell'Oceano Indiano!
Continuando nel proprio costante, profondo impegno per mantenere la sicurezza e la libertà di navigazione, la Marina della Repubblica Islamica ha lanciato oggi in mare la missione della 41esima Flottiglia che, centrata intorno al Cacciatorpediniere Shahid Naqdi e alla Nave Appoggio Lavan, rimarrà in navigazione più di un mese e mezzo.
La 40esima Flottiglia, rientrata in patria pochi giorni fa, aveva percorso poco meno di 7000 miglia marine in 55 giorni di navigazione. La Flottiglia in questione comprendeva il Cacciatorpediniere Alborz e la Nave Appoggio Tonb.
La 40esima Flottiglia, rientrata in patria pochi giorni fa, aveva percorso poco meno di 7000 miglia marine in 55 giorni di navigazione. La Flottiglia in questione comprendeva il Cacciatorpediniere Alborz e la Nave Appoggio Tonb.
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martedì 23 giugno 2015
La 35esima Flottiglia della Marina militare iraniana lascia il porto di Bandar Abbas!
A pochi giorni dal rientro in patria della 34esima Flottiglia centrata sul cacciatorpediniere Alborz e sulla nave-appoggio Bushehr, l'IRIN ha dato ordine ai suoi successori (cacciatorpediniere Alvand e nave Bandar Abbas), fulcro della 35esima Flottiglia di prendere il mare per continuare l'attività di pattuglia e monitoraggio della libera navigazione nell'Oceano Indiano occidentale.
Come per tutte le flottiglie che le hanno precedute anche la 35esima avrà il primario compito di pattugliare il Golfo di Aden e le bocche di Bab el Mandeb, ingresso meridionale del Mar Rosso; la situazione nello Yemen non ha modificato sensibilmente le priorità della Marina iraniana.
Come per tutte le flottiglie che le hanno precedute anche la 35esima avrà il primario compito di pattugliare il Golfo di Aden e le bocche di Bab el Mandeb, ingresso meridionale del Mar Rosso; la situazione nello Yemen non ha modificato sensibilmente le priorità della Marina iraniana.
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martedì 9 giugno 2015
La 34esima Flottiglia dell'IRIN attracca a Muscat, capitale dell'Oman, con un messaggio di pace e cooperazione!
La 34esima Flottiglia della Marina Militare Iraniana si é fermata nel porto di Muscat; il Cacciatorpediniere Alborz e la Nave-appoggio Bushehr hanno fatto scalo presso la capitale dell'Oman sulla strada del ritorno verso le coste iraniane, dopo 60 giorni di continua missione nel Golfo di Aden.
Nel corso delle ultime otto settimane le navi iraniane hanno protetto mercantili e petroliere, ingaggiato a più riprese pirati somali e garantito libertà di transito e di passaggio attraverso le bocche di Bab el Mandeb, ingresso meridionale nel Mar Rosso.
Nel corso delle ultime otto settimane le navi iraniane hanno protetto mercantili e petroliere, ingaggiato a più riprese pirati somali e garantito libertà di transito e di passaggio attraverso le bocche di Bab el Mandeb, ingresso meridionale nel Mar Rosso.
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domenica 26 aprile 2015
Sayyari: "La 34esima Flottiglia Iraniana si trova nel Golfo di Aden e continua a svolgere la sua missione!"
Il Comandante in capo della Marina Iraniana, Contrammiraglio Habibollah Sayyari, ha negato le voci circolate all'inizio del week-end che volevano, in seguito allo spostamento nel Golfo di Aden di alcune navi da guerra americane, che alla 34esima flottiglia dell'IRIN fosse stato ordinato di ritirarsi.
"La flottiglia si trova attualmente nelle acque di Aden, all'imboccatura esatta di Bab el-Mandeb e sta continuando il suo pattugliamento dell'area in concordanza con la missione ricevuta", ha dichiarato Sayyari ai media.
"La flottiglia si trova attualmente nelle acque di Aden, all'imboccatura esatta di Bab el-Mandeb e sta continuando il suo pattugliamento dell'area in concordanza con la missione ricevuta", ha dichiarato Sayyari ai media.
giovedì 9 aprile 2015
La 34esima Flottiglia della Marina Iraniana fa rotta verso le acque di Aden!
La fregata "Bushehr" e il cacciatorpediniere "Alborz", della Marina Militare della Repubblica Islamica (IRIN), raggruppate nella 34esima Flottiglia, sono uscite dal Golfo Persico dirigendo le prue verso le acque di Aden, davanti allo Yemen tormentato dalla guerra.
A smorzare i timori di quanti vedevano nella mossa una volontà di confronto con le marine saudite ed egiziana (che stanno pattugliando con loro vascelli quello stesso tratto di mare) é arrivato un comunicato del Ministero della Difesa di Teheran che ha specificato come "unico obiettivo" della flottiglia sia di:
"Assicurare la sicurezza del transito navale civile e proteggere gl interessi della Repubblica Islamica nelle acque internazionali".
A smorzare i timori di quanti vedevano nella mossa una volontà di confronto con le marine saudite ed egiziana (che stanno pattugliando con loro vascelli quello stesso tratto di mare) é arrivato un comunicato del Ministero della Difesa di Teheran che ha specificato come "unico obiettivo" della flottiglia sia di:
"Assicurare la sicurezza del transito navale civile e proteggere gl interessi della Repubblica Islamica nelle acque internazionali".
giovedì 19 febbraio 2015
La Repubblica Islamica costruisce un nuovo modello di sottomarino in grado di lanciare missili da crociera!
Sarà lungo 60 metri, pesante 1300 tonnellate e potrà immergersi fino a una profondità di 300 metri il nuovo sottomarino della classe 'Besat' che la Repubblica Islamica Iraniana, secondo quanto riportato dall'Agenzia FARS, ha da poco messo in cantiere. L'unità sarà armata con siluri e missili da crociera per l'impiego contro bersagli di superficie.
Il nuovo vascello avrà molte modifiche e migliorie rispetto al capostipite della linea, in servizio dal 2013, e proverà oltre ogni ragionevole dubbio la maturità e la competenza dell'industria cantieristica militare iraniana, anche in un campo, quello sottomarino, ricco di particolarità che necessitano alti livelli di efficienza per venire affrontate e risolte.
Il nuovo vascello avrà molte modifiche e migliorie rispetto al capostipite della linea, in servizio dal 2013, e proverà oltre ogni ragionevole dubbio la maturità e la competenza dell'industria cantieristica militare iraniana, anche in un campo, quello sottomarino, ricco di particolarità che necessitano alti livelli di efficienza per venire affrontate e risolte.
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mercoledì 26 novembre 2014
Nuovi decisivi interventi anti-pirati della Marina militare Iraniana nel Golfo di Aden!!
Il canale Al-Alam (televisione iraniana in lingua araba) ha riportato come, tra ieri e stamane la 32esima flottiglia dell'IRIN attualmente impegnata in pattugliamento nell'Oceano Indiano é entrata in combattimento ben due volte contro pirati africani (probabilmente somali) che cercavano di abbordare una petroliera per dirottarla.
Dopo un primo scontro i moderni bucanieri sono tornati all'assalto con ben quattordici lance equipaggiate di mitragliatrici, cannoncini e lanciarazzi, ma un nuovo e più deciso scontro con gli elicotteri e i fanti di marina dell'IRIN li ha visti infine soccombere e ritirarsi dopo aver subito gravi perdite.
Nel corso del week-end la 32esima flottiglia aveva fatto scalo a Gibuti, dove aveva ricevuto a bordo il dignitario iraniano Ali Larijani, in quel momento in visita ufficiale all'ex-colonia francese sulla punta del Corno d'Africa.
Dopo un primo scontro i moderni bucanieri sono tornati all'assalto con ben quattordici lance equipaggiate di mitragliatrici, cannoncini e lanciarazzi, ma un nuovo e più deciso scontro con gli elicotteri e i fanti di marina dell'IRIN li ha visti infine soccombere e ritirarsi dopo aver subito gravi perdite.
Nel corso del week-end la 32esima flottiglia aveva fatto scalo a Gibuti, dove aveva ricevuto a bordo il dignitario iraniano Ali Larijani, in quel momento in visita ufficiale all'ex-colonia francese sulla punta del Corno d'Africa.
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domenica 23 novembre 2014
Ali Larijani a Gibuti ne approfitta per visitare la 32esima flottiglia dell'IRIN arrivata nel porto africano!
Il Presidente del Parlamento (Majlis) della Repubblica Islamica Iraniana, Ali Larijani, nel corso di una visita ufficiale a Gibuti, é salito a bordo della Nave-appoggio Bushehr e del Cacciatorpediniere Jamaran, unità-fulcro della 32esima flottiglia dell'IRIN che hanno fatto sosta nel porto africano nel corso dela loro missione di pattugliamento anti-pirati.
Larijani ha tenuto un discorso agli ufficiali della flottiglia, lodandoli per la maniera efficiente e professionale con cui contribuiscono a mantenere la libertà di navigazione e commercio nelle acque del Golfo di Aden, travagliate dal flagello dei pirati. La Repubblica Islamica però non limita i suoi interventi alla repressione militare del fenomeno, ma é anche attivamente impegnata in programmi di sviluppo in Somalia, per tentare di eliminare alla radice la causa prima della pirateria: la miseria.
"In anni recenti abbiamo assistito con preoccupazione all'intensificarsi del fenomeno della pirateria; la presenza navale della Repubblica Islamica in queste acque ha contribuito significativamente alla sicurezza delle navi mercantili che transitano le trafficate rotte tra Canale di Suez e Oceano Indiano". La validità degli sforzi di Teheran é stata a più riprese lodata anche dalla International Maritime Organization.
Larijani ha tenuto un discorso agli ufficiali della flottiglia, lodandoli per la maniera efficiente e professionale con cui contribuiscono a mantenere la libertà di navigazione e commercio nelle acque del Golfo di Aden, travagliate dal flagello dei pirati. La Repubblica Islamica però non limita i suoi interventi alla repressione militare del fenomeno, ma é anche attivamente impegnata in programmi di sviluppo in Somalia, per tentare di eliminare alla radice la causa prima della pirateria: la miseria.
"In anni recenti abbiamo assistito con preoccupazione all'intensificarsi del fenomeno della pirateria; la presenza navale della Repubblica Islamica in queste acque ha contribuito significativamente alla sicurezza delle navi mercantili che transitano le trafficate rotte tra Canale di Suez e Oceano Indiano". La validità degli sforzi di Teheran é stata a più riprese lodata anche dalla International Maritime Organization.
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lunedì 10 novembre 2014
Nuovo radar ASD-3 per il cacciatorpediniere 'Jamaran' della Marina iraniana!!
Il cacciatorpediniere 'Jamaran', orgoglio della Marina Iraniana, attualmente é impegnato in missione insieme alla nave-appoggio 'Bushehr' come fulcro della 32esima flottiglia che sta pattugliando le acque dell'Oceano Indiano e si spingerà fino alle Bocche di Bab el-Mandeb, per contrastare l'attività dei pirati somali e proteggere mercantili e petroliere dirette da e per il Canale di Suez.
Siamo felici di poter confermare che rispetto al 'Jamaran' che già é entrato in azione più volte negli ultimi tre anni il Cacciatorpediniere attualmente in missione ha subito una importantissima miglioria; infatti al posto del 'vecchio' radar Plessey AWS-1 2-D di progettazione britannica (mirabilmente replicato dagli ingegneri elettronici iraniani) é stato montato il nuovissimo Asr 3-D a stato solido, frutto di ricerche e innovazioni della 'Jihad per l'Autosufficienza Militare' che ha guidato lo sviluppo autonomo dell'industria per la Difesa iraniana negli ultimi 30 anni.
Siamo felici di poter confermare che rispetto al 'Jamaran' che già é entrato in azione più volte negli ultimi tre anni il Cacciatorpediniere attualmente in missione ha subito una importantissima miglioria; infatti al posto del 'vecchio' radar Plessey AWS-1 2-D di progettazione britannica (mirabilmente replicato dagli ingegneri elettronici iraniani) é stato montato il nuovissimo Asr 3-D a stato solido, frutto di ricerche e innovazioni della 'Jihad per l'Autosufficienza Militare' che ha guidato lo sviluppo autonomo dell'industria per la Difesa iraniana negli ultimi 30 anni.
mercoledì 5 novembre 2014
Nuova missione di pattugliamento nell'Oceano Indiano per la Marina Iraniana!
La Marina militare iraniana ha lanciato la propria nuova missione di pattugliamento in acque internazionali per garantire protezione dalle incursioni dei pirati che infestano l'Oceano Indiano e assicurare libertà di navigazione e commercio nella regione.
La 32esima flottiglia dell'IRIN, guidata dal modernissimo cacciatorpediniere Jamaran e dalla nave-appoggio Bushehr ha lasciato le banchine di Bandar Abbas e, attraversato lo Stretto di Hormuz, navigherà oltre Bandar Jask, il Mar d'Oman, la regione di Makran, il Golfo di Aden fino a varcare le bocche di Bab el-Mandeb all'entrata meridionale del Mar Rosso.
Gli sforzi della Marina Iraniana oltre il Golfo Persico le hanno garantito il plauso e l'elogio dell'Organizzazione Marittima Internazionale e hanno segnalato la sua transizione dallo status di "Marina da Acque Verdi" a "Marina da Acque Blu".
La 32esima flottiglia dell'IRIN, guidata dal modernissimo cacciatorpediniere Jamaran e dalla nave-appoggio Bushehr ha lasciato le banchine di Bandar Abbas e, attraversato lo Stretto di Hormuz, navigherà oltre Bandar Jask, il Mar d'Oman, la regione di Makran, il Golfo di Aden fino a varcare le bocche di Bab el-Mandeb all'entrata meridionale del Mar Rosso.
Gli sforzi della Marina Iraniana oltre il Golfo Persico le hanno garantito il plauso e l'elogio dell'Organizzazione Marittima Internazionale e hanno segnalato la sua transizione dallo status di "Marina da Acque Verdi" a "Marina da Acque Blu".
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giovedì 23 ottobre 2014
Gli Iraniani arrestano agenti stranieri a Bushehr, vicino agli impianti nucleari!!
Un nuovo 'colpo' inferto dal controspionaggio della Repubblica Islamica ai piani e alle trame delle potenze imperialiste ostili, quello scoccato ieri nella regione di Bushehr (dove si trova la prima centrale nucleare iraniana), dove sono stati arrestati diversi agenti legati a stati stranieri.
La rivelazione é stata fatta dal Ministro dell'Intelligence Mahmoud Alavi durante una conferenza stampa: "I movimenti delle agenzie di spionaggio straniere sono stati seguiti molto a lungo e tutti gli anelli delle loro catente informative sono stati bloccati e arrestati", ha dichiarato il Ministro.
La regione di Bushehr ha una grande importanza non solo per le sue infrastrutture nucleari ma anche per gli impianti industriali, difensivi e commerciali. Il Ministro Alavi ha detto che nella regione del Vicino e Medio Oriente le potenze arroganti tentano spesso di operare per tramite locali, come si é visto in Irak, Siria e Afghanistan.
La rivelazione é stata fatta dal Ministro dell'Intelligence Mahmoud Alavi durante una conferenza stampa: "I movimenti delle agenzie di spionaggio straniere sono stati seguiti molto a lungo e tutti gli anelli delle loro catente informative sono stati bloccati e arrestati", ha dichiarato il Ministro.
La regione di Bushehr ha una grande importanza non solo per le sue infrastrutture nucleari ma anche per gli impianti industriali, difensivi e commerciali. Il Ministro Alavi ha detto che nella regione del Vicino e Medio Oriente le potenze arroganti tentano spesso di operare per tramite locali, come si é visto in Irak, Siria e Afghanistan.
lunedì 15 settembre 2014
Otto nuovi reattori nucleari dalla Russia in arrivo per la Repubblica Islamica!
Hamid Chitchian, Ministro dell'Energia della Repubblica Islamica ha dichiarato che la Russia intende estendere la cooperazione nucleare con Teheran costruendo altri otto impianti energetici oltre quello già attivo a Bushehr.
Il Ministro Chitchian, parlando all'Agenzia Mehr, ha dichiarato che entro un mese verranno presentate da parte russa tutte le proposte relative al tipo di strutture da realizzare e alle località rilevanti; gli impianti dovrebbero sorgere a Bandar Abbas, Tabas e Sahand, in ragione rispettivamente di quattro nella prima località e due ciascuna nelle altre due.
Complessivamente gli otto reattori dovrebbero dare un output energetico di circa 3000 MW, che, sommato ai 1000 attualmente prodotti dalla centrale di Bushehr quadruplicherebbero la quantità di energia nucleare prodotta nella Repubblica Islamica dell'Iran.
Il Ministro Chitchian, parlando all'Agenzia Mehr, ha dichiarato che entro un mese verranno presentate da parte russa tutte le proposte relative al tipo di strutture da realizzare e alle località rilevanti; gli impianti dovrebbero sorgere a Bandar Abbas, Tabas e Sahand, in ragione rispettivamente di quattro nella prima località e due ciascuna nelle altre due.
Complessivamente gli otto reattori dovrebbero dare un output energetico di circa 3000 MW, che, sommato ai 1000 attualmente prodotti dalla centrale di Bushehr quadruplicherebbero la quantità di energia nucleare prodotta nella Repubblica Islamica dell'Iran.
venerdì 27 giugno 2014
La 30esima flottiglia iraniana salva una petroliera da attacco pirata nel Mar Rosso!!
Ancora una volta la Marina di Teheran si conferma elemento prezioso di stabilità e di garanzia della libertà di navigazione e commercio in uno dei "punti caldi" della marineria internazionale; nella giornata di ieri infatti quando otto lance a motore equipaggiate con mitragliatrici pesanti e lanciagranate si sono avvicinate minacciosamente a una petroliera che incrociava nel Mar Rosso la 30esima flottiglia é scattata in suo soccorso.
La Fregata "Alvand" e la Nave-appoggio "Bushehr" hanno calato in mare le loro lance cariche di fanti di marina che hanno ingaggiato uno scambio di fuoco coi pirati; ben presto questi ultimi, vista la superiorità di addestramento e potenza di fuoco dei marinai iraniani hanno fatto dietro-front disperdendosi.
Lo scontro si é concluso senza perdite o feriti e la petroliera ha potuto proseguire nel suo tragitto; é dal 2008 che l'IRIN é impegnata in pattugliamenti del Mar Rosso, del Golfo di Aden e dell'Oceano Indiano, meritandosi le lodi della dirigenza dell'International Maritime Organization.
La Fregata "Alvand" e la Nave-appoggio "Bushehr" hanno calato in mare le loro lance cariche di fanti di marina che hanno ingaggiato uno scambio di fuoco coi pirati; ben presto questi ultimi, vista la superiorità di addestramento e potenza di fuoco dei marinai iraniani hanno fatto dietro-front disperdendosi.
Lo scontro si é concluso senza perdite o feriti e la petroliera ha potuto proseguire nel suo tragitto; é dal 2008 che l'IRIN é impegnata in pattugliamenti del Mar Rosso, del Golfo di Aden e dell'Oceano Indiano, meritandosi le lodi della dirigenza dell'International Maritime Organization.
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lunedì 5 maggio 2014
La petroliera indiana 'Jok Lok' salvata nel Mar Rosso dall'intervento tempestivo della 30esima Flottiglia iraniana!
La 30esima flottiglia dell'IRIN, centrata attorno al Cacciatorpedieniere 'Alvand' e alla Nave-Appoggio 'Bushehr' ha con successo effettuato un'intervento antipirati salvando la petroliera indiana 'Jok Lok' che stava venendo assaltata da barche corsare nel Mar Rosso.
Erano almeno sette i motoscafi equipaggiati di cannoncini e lanciarazzi che stavano sciamando attorno al grande natante commerciale, ha dichiarato il Vicecomandante delle Operazioni dell'IRIN, Siavash Jareh, nella conferenza stampa con cui ha annunciato il vittorioso intervento della flottiglia.
La flottiglia iraniana, dopo avere aiutato la petroliera indiana a rimettersi in sicurezza sulla sua rotta attraccherà a Port Sudan nell'ambito delle visite di cortesia al regime del Presidente Omar Bashir.
Erano almeno sette i motoscafi equipaggiati di cannoncini e lanciarazzi che stavano sciamando attorno al grande natante commerciale, ha dichiarato il Vicecomandante delle Operazioni dell'IRIN, Siavash Jareh, nella conferenza stampa con cui ha annunciato il vittorioso intervento della flottiglia.
La flottiglia iraniana, dopo avere aiutato la petroliera indiana a rimettersi in sicurezza sulla sua rotta attraccherà a Port Sudan nell'ambito delle visite di cortesia al regime del Presidente Omar Bashir.
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martedì 22 aprile 2014
La Ventinovesima Flottiglia della Marina Iraniana ha gettato l'ancora nel porto di Muscat!!
Seguendo le linee guida annunciate pochi giorni fa la 29esima flottiglia dell'IRIN, che avrebbe dovuto spingersi fino all'Ocean Atlantico, e che invece é stata trattenuta a lungo nel Golfo di Aden da un'insolitamente intensa attività piratesca, ha fatto 'dietro-front' e, sulla strada per rientrare in patria ha effettuato uno scalo nel porto di Muscat, in Oman.
La visita in Oman prosegue la tradizione di cordialità tra le marine dei due paesi, che hanno avuto spesso occasione di esercitarsi fianco a fianco per migliorare la sicurezza delle acque costiere e contigue tra Stretto di Hormuz e Oceano Indiano.
La missione nell'Atlantico, come già detto, sarà portata a termine dalla 30esima flottiglia di Teheran, basata intorno ai vascelli Bushehr e Alvand.
La visita in Oman prosegue la tradizione di cordialità tra le marine dei due paesi, che hanno avuto spesso occasione di esercitarsi fianco a fianco per migliorare la sicurezza delle acque costiere e contigue tra Stretto di Hormuz e Oceano Indiano.
La missione nell'Atlantico, come già detto, sarà portata a termine dalla 30esima flottiglia di Teheran, basata intorno ai vascelli Bushehr e Alvand.
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lunedì 14 aprile 2014
La Marina iraniana annuncia: "29esima flottiglia richiamata in patria, sarà la 30esima a 'visitare' le acque americane!
Partite dalle coste iraniane a fine gennaio le unità navali della 29esima flottiglia dell'IRIN centrate attorno alla 'Kharg' e al 'Sabalan' sono state richiamate in patria dopo che una recrudescenza di episodi di pirateria nel Golfo di Aden ha posticipato ancora e ancora la loro partenza per l'Atlantico.
Secondo i piani in seguito modificati la 29esima flottiglia doveva spingersi fino ai confini con le acque territoriali USA, secondo piani stilati da lungo tempo per dimostrare i progressi fatti negli ultimi anni dall'IRIN.
Tuttavia il Contrammiraglio Habibollah Sayyari, comandante in capo delle forze navali di Teheran, ha annunciato che il piano di 'visitare' l'Atlantico rimane sempre valido e sarà portato a termine anziché dalla 29esima dalla 30esima flottiglia dell'IRIN, centrata attorno alle navi 'Bushehr' e 'Alvand'.
Secondo i piani in seguito modificati la 29esima flottiglia doveva spingersi fino ai confini con le acque territoriali USA, secondo piani stilati da lungo tempo per dimostrare i progressi fatti negli ultimi anni dall'IRIN.
Tuttavia il Contrammiraglio Habibollah Sayyari, comandante in capo delle forze navali di Teheran, ha annunciato che il piano di 'visitare' l'Atlantico rimane sempre valido e sarà portato a termine anziché dalla 29esima dalla 30esima flottiglia dell'IRIN, centrata attorno alle navi 'Bushehr' e 'Alvand'.
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lunedì 2 dicembre 2013
Salehi: "OVVIAMENTE l'Iran costruirà una nuova centrale nucleare a Bushehr a partire dal 2014!"
Il Capo dell'Agenzia Atomica della Repubblica Islamica iraniana, Ali Akbar Salehi, ha confermato che é intenzione di Teheran di iniziare nel 2014 la costruzione di un secondo impianto nucleare a fianco di quello recentemente entrato in funzione nella città di Bushehr nel 2011 grazie alla cooperazione della Russia.
"L'accordo raggiunto a Ginevra poche settimane fa ci ha convinto che ormai il clima é positivo e costruttivo a sufficienza per permettere il rapido completamento di un nuovo impianto nucleare in loco, che potrà generare fino a 4000 MW di potenza, che uniti a 1000 già generati dalla centrale ora in funzione soddisferanno le nostre previsioni per un output ottimale dei siti di Bushehr attorno ai 5000 MW".
I piani energetici iraniani, prevedendo la totale indipendenza dai pure ricchissimi giacimenti di idrocarburi nazionali (in modo da poterne esporrtare con profitto fino all'ultima goccia) prevede 20000 MW provenienti dal comparto nucleare, una proiezione che per venire soddisfatta richiederà non meno di 15 centrali nucleari funzionanti, forse anche venti.
"L'accordo raggiunto a Ginevra poche settimane fa ci ha convinto che ormai il clima é positivo e costruttivo a sufficienza per permettere il rapido completamento di un nuovo impianto nucleare in loco, che potrà generare fino a 4000 MW di potenza, che uniti a 1000 già generati dalla centrale ora in funzione soddisferanno le nostre previsioni per un output ottimale dei siti di Bushehr attorno ai 5000 MW".
I piani energetici iraniani, prevedendo la totale indipendenza dai pure ricchissimi giacimenti di idrocarburi nazionali (in modo da poterne esporrtare con profitto fino all'ultima goccia) prevede 20000 MW provenienti dal comparto nucleare, una proiezione che per venire soddisfatta richiederà non meno di 15 centrali nucleari funzionanti, forse anche venti.
domenica 15 settembre 2013
Tra nove giorni la centrale nucleare di Bushehr sarà totalmente in mano Iraniana!
Ancora pochi giorni, meno di una decade, e il controllo dell'impianto nucleare civile di Bushehr, costruito nel Sud del paese con una importante joint-venture Russo-iraniana a due anni esatti dalla sua inaugurazione passerà totalmente e definitivamente in mano ai tecnici e agli ingegneri nucleari della Repubblica Islamica.
In realtà parlare di 'controllo' é inesatto, visto che le operazioni dell'impianto elettronucleare sono sempre state controllate dagli uomini di Teheran, ma a fianco a loro rimanevano, pronti a un consulto, i colleghi russi che avevano aiutato e cooperato nella pianificazione ed erezione della struttura, nonché nell'installazione dei reattori e nell'importante fase di test preliminari.
Dal 24 settembre 2013 in avanti tutto il personale nella centrale sarà iraniano ma questo non pone certo la parola 'fine' alla cooperazione nucleare tra Mosca e Teheran visto che i due paesi hanno intenzione di realizzare insieme molte altre strutture nucleari seguendo la politica iraniana di diversificare al massimo il proprio paniere energetico per lasciare la massima quota possibile di petrolio e gas libera di venire esportata.
In realtà parlare di 'controllo' é inesatto, visto che le operazioni dell'impianto elettronucleare sono sempre state controllate dagli uomini di Teheran, ma a fianco a loro rimanevano, pronti a un consulto, i colleghi russi che avevano aiutato e cooperato nella pianificazione ed erezione della struttura, nonché nell'installazione dei reattori e nell'importante fase di test preliminari.
Dal 24 settembre 2013 in avanti tutto il personale nella centrale sarà iraniano ma questo non pone certo la parola 'fine' alla cooperazione nucleare tra Mosca e Teheran visto che i due paesi hanno intenzione di realizzare insieme molte altre strutture nucleari seguendo la politica iraniana di diversificare al massimo il proprio paniere energetico per lasciare la massima quota possibile di petrolio e gas libera di venire esportata.
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martedì 2 luglio 2013
Terminati a Bushehr i lavori sulla petroliera 'Aframax' "Sorocama", ormai pronta a unirsi alla flotta venezuelana!
Dieci mesi dopo avere adagiato in acqua il maestoso scafo da 250 metri di lunghezza e 44 di larghezza i cantieri navali iraniani di Bushehr hanno terminato i lavori di preparazione della prima delle quattro petroliere modello 'Aframax' (navi capaci ancora di valicare il Canale di Suez ma non quello di Panama) che stanno venendo costruite nella Repubblica Islamica per conto del Venezuela.
Ali Saeedlou, Vicepresidente iraniano per gli Affari Internazionali ha dichiarato che tempi e modalità di consegna del nuovo vascello ai committenti venezuelani verranno discussi ai margini della prossima conferenza del Forum dei Paesi Esportatori di Gas cui parteciperanno sia il Presidente iraniano sia quello venezuelano, Nicolas Maduro.
Questo brillante esempio di cooperazione economica tra Teheran e Caracas non fa che riaffermare la natura vincente della scelta di intensificare e approfondire sempre più i rapporti economici tra i due paesi, fortemente voluta da Mahmoud Ahmadinejad e da Hugo Chavez.
Ali Saeedlou, Vicepresidente iraniano per gli Affari Internazionali ha dichiarato che tempi e modalità di consegna del nuovo vascello ai committenti venezuelani verranno discussi ai margini della prossima conferenza del Forum dei Paesi Esportatori di Gas cui parteciperanno sia il Presidente iraniano sia quello venezuelano, Nicolas Maduro.
Questo brillante esempio di cooperazione economica tra Teheran e Caracas non fa che riaffermare la natura vincente della scelta di intensificare e approfondire sempre più i rapporti economici tra i due paesi, fortemente voluta da Mahmoud Ahmadinejad e da Hugo Chavez.
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