I nostri attenti lettori già sapevano grazie ai nostri precedenti articoli che ingegneri e tecnici aeronautici della Repubblica Islamica dell'Iran si erano dedicati con successo alla manutenzione e al ricondizionamento dei velivoli irakeni atterrati nel paese nel 1991, quando i generali di Saddam Hussein, temendo la completa distruzione delle loro linee di volo, fecero volare circa centocinquanta apparecchi verso i cieli dell'ex-nemico della guerra del 1980-88.
L'Iran trattenne quegli aerei come parziale compensazione dei danni di guerra e, come detto, inserì i più moderni come i MiG-29, i Mirage-F1, i Su-24 e -25 nelle proprie squadriglie, dimostrando di avere le piene competenze per manetenerli efficienti e funzionali. Ma molto meno si sapeva del fato degli 'altri' modelli, soprattutto aerei da attacco al suolo di generazione non recente, che molti 'pundit' aeronautici diedero per smontati o venduti sottobanco.
Adesso l'arcano si é svelato, con l'atterraggio alla base aerea irakena di Imam Ali di dozzine di Sukhoi 'Fitter-C' (Sukhoi-20 e Sukhoi-22) e forse anche di alcuni MiG-23 (ma su questi vi sono meno certezze) "restituiti" dall'Iran all'Irak affinché possano prendere parte alla lotta contro i takfiri dell'ISIL/Daash.
La potenza aerea é fondamentale nella repressione dell'insorgenza mercenaria estremista, come già ha dimostrato ampiamente il caso della Siria; siamo certi che i piloti irakeni sapranno utilizzare al meglio i loro "vecchi destrieri", con risultati decisivi.
martedì 24 giugno 2014
Dozzine di "Fitter-C" ex-irakeni restituiti in piena efficienza da Teheran a Bagdad per combattere l'ISIL!!
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Eroico sacrificio di militari libanesi blocca una Mercedes-bomba prima che possa raggiungere il cuore di Dhayieh!!
E' di un morto e venti feriti il bilancio dell'ultimo, vigliacco attentato wahabita che ha colpito la capitale libanese ma, senza la vigilanza e il senso del dovere e del sacrificio degli uomini di un posto di blocco dell'Armee Libanaise, poteva essere molto, molto peggiore.
Ieri all'altezza di Tayouneh, a poca distanza dal centro di Dahiyeh (il quartiere sciita a Sud della capitale libanese) la gente era fitta nelle strade e nelle piazze; la frescura serotina invitava al passeggio e al gelato, gli schermi posti nei dehor dei caffé trasmettevano le colorate immagini dei match di Coppa del Mondo, se l'autobomba fosse riuscita ad arrivare in una strada o una piazza affollata la strage sarebbe stata orrenda.
Secondo quanto riportato dal proprietario del Bar Abu Assaf una Mercedes 180 bianca, un vecchio modello di metà anni '60 é stata bloccata da un checkpoint dell'Armee, alla sua guida stava una donna; pochi istanti dopo tutto il posto di blocco é diventato una palla di fuoco. Specialisti della sicurezza valutano in non meno di 25-30 chili la carica detonante che si trovava a bordo dell'auto.
Finora pare che l'unica vittima accertata dell'esplosione sia Abdel Karim Hodroj; un ufficiale dell'Esercito.
Ieri all'altezza di Tayouneh, a poca distanza dal centro di Dahiyeh (il quartiere sciita a Sud della capitale libanese) la gente era fitta nelle strade e nelle piazze; la frescura serotina invitava al passeggio e al gelato, gli schermi posti nei dehor dei caffé trasmettevano le colorate immagini dei match di Coppa del Mondo, se l'autobomba fosse riuscita ad arrivare in una strada o una piazza affollata la strage sarebbe stata orrenda.
Secondo quanto riportato dal proprietario del Bar Abu Assaf una Mercedes 180 bianca, un vecchio modello di metà anni '60 é stata bloccata da un checkpoint dell'Armee, alla sua guida stava una donna; pochi istanti dopo tutto il posto di blocco é diventato una palla di fuoco. Specialisti della sicurezza valutano in non meno di 25-30 chili la carica detonante che si trovava a bordo dell'auto.
Finora pare che l'unica vittima accertata dell'esplosione sia Abdel Karim Hodroj; un ufficiale dell'Esercito.
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lunedì 23 giugno 2014
L'Esercito irakeno elimina novanta terroristi dell'ISIL attorno a Tikrit e attorno a Fallujah!!
In un recente comunicato del Generale Qassim Atta l'Esercito irakeno ha rivelato di avere eliminato oltre novanta miliziani dell'ISIL/Daash con operazioni aeree e terrestri che hanno visto le truppe di Bagdad vittoriose tanto nei dintorni di Tikrit, dove una colonna di oltre cinquanta terroristi sostenuti da quindici veicoli a ruote é stata intercettata e bombardata fino alla distruzione, quanto nella periferia di Fallujah.
Nel secondo caso erano 42 i terroristi wahabiti che con tredici veicoli hanno cercato di forzare un posto di blocco militare: i soldati governativi hanno retto all'urto e hanno chiamato rinforzi, riuscendo in seguito a eliminare l'opposizione.
Altri sedici terroristi sono caduti sotto le bombe dei jet di Assad mentre cercavano di raggiungere e oltrepassare la frontiera siro-irakena, mentre un tentativo di attacco alla località strategica di Tal Afar é stato facilmente respinto dalle truppe irakene che sono riuscite anche a eliminare il principale leader del Daash nella zona.
Nel secondo caso erano 42 i terroristi wahabiti che con tredici veicoli hanno cercato di forzare un posto di blocco militare: i soldati governativi hanno retto all'urto e hanno chiamato rinforzi, riuscendo in seguito a eliminare l'opposizione.
Altri sedici terroristi sono caduti sotto le bombe dei jet di Assad mentre cercavano di raggiungere e oltrepassare la frontiera siro-irakena, mentre un tentativo di attacco alla località strategica di Tal Afar é stato facilmente respinto dalle truppe irakene che sono riuscite anche a eliminare il principale leader del Daash nella zona.
La Jihad Islamica Palestinese avverte Tel Aviv: "Se attaccherete Gaza reagiremo con tutto il nostro arsenale!"
In un comunicato rilasciato nella giornata di ieri il Comando delle Brigate Al-Quds, braccio armato del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina si é rivolto direttamente ai dirigenti politici e militari del regime ebraico avvertendoli che, qualora l'escalation di provocazioni militari verso la Striscia di Gaza dovesse continuare o aggravarsi, il Movimento considererà nulla e vuota la tregua sottoscritta al termine dell'ultimo scambio di fuoco con l'entità sionista e riprenderà le ostilità con tutti i mezzi a propria disposizione.A tale proposito segnaliamo un recente video rilasciato dalle Brigato dove si nota con dovizia di particolari come la capacità militare dei militanti della Jihad sia grandemente aumentata grazie ad aiuti e know-how proveniente dall'Iran, da Hezbollah e persino dalla Siria (per quanto impegnata nella lotta contro i wahabiti mercenari). Non é detto che questa volta jet e carri armati di Tel Aviv potranno presentarsi impuniti sul suolo e nei cieli della Striscia costiera.
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Il regime sionazista prova a colpire la Siria per aiutare i terroristi: Assad reagisce con razzi e artiglieria!
Una dura lezione é stata inflitta nelle ultime ore al regime giudaico di occupazione dalle forze armate dell'Esercito Arabo Siriano.
Sfruttando la distruzione dell'automobile di un collaborazionista druso che lavorava per l'occupazione ebraica del Golan illegalmente invaso, risultata nella morte di due persone e nel ferimento di altre tre (ben gli sta...così impara a rendersi servo degli occupanti della Palestina e del Golan!) il regime di Tel Aviv ha tentato di colpire obiettivi a ridosso della fascia di colline, in realtà per tentare di facilitare l'infiltrazione di terroristi nella regione di Daraa.
Ma i tentativi di attacco sionista sono andati tutti a vuoto visto che, stante la situazione in Siria, tutte le forze militari di Damasco sono in stato di continua mobilitazione ormai da anni: le loro strutture di comando, comunicazione e logistica altamente disperse e pesantemente scaglionate e protette.
Nessun danno é quindi derivato dai colpi sparati dai codardi di 'tsahal', mentre la reazione siriana, che ha visto l'impiego di artiglierie pesanti mobili e di razzi da battaglia di nuova concezione provenienti dall'Iran ha colpito duramente la base militare sionista di Shilat.
Secondo alcuni testimoni oculari le strutture di superficie di tale installazione sarebbero "completamente distrutte".
Sfruttando la distruzione dell'automobile di un collaborazionista druso che lavorava per l'occupazione ebraica del Golan illegalmente invaso, risultata nella morte di due persone e nel ferimento di altre tre (ben gli sta...così impara a rendersi servo degli occupanti della Palestina e del Golan!) il regime di Tel Aviv ha tentato di colpire obiettivi a ridosso della fascia di colline, in realtà per tentare di facilitare l'infiltrazione di terroristi nella regione di Daraa.
Ma i tentativi di attacco sionista sono andati tutti a vuoto visto che, stante la situazione in Siria, tutte le forze militari di Damasco sono in stato di continua mobilitazione ormai da anni: le loro strutture di comando, comunicazione e logistica altamente disperse e pesantemente scaglionate e protette.
Nessun danno é quindi derivato dai colpi sparati dai codardi di 'tsahal', mentre la reazione siriana, che ha visto l'impiego di artiglierie pesanti mobili e di razzi da battaglia di nuova concezione provenienti dall'Iran ha colpito duramente la base militare sionista di Shilat.
Secondo alcuni testimoni oculari le strutture di superficie di tale installazione sarebbero "completamente distrutte".
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domenica 22 giugno 2014
Ecco un'altra "povera vittima" per cercare la quale israhell continua ad ammazzare Palestinesi!!!
E' importante svelare le menzogne spudorate del sinedrio sionista: ci giungono voci di 'manifestazioni' a Roma a favore dei tre miliziani occupanti delle colonie illegali, organizzata dalla locale fogna a sei punte...assembramenti del genere andrebbero dispersi con tutta la "gentilezza" che le SS di Tel Aviv usano ogni giorno in West Bank, coi proiettili di plastica sparati dritti in testa, coi gas tossici lanciati negli occhi, e chi si é visto si é visto, del resto, nel talmud giudaico non é scritto OCCHIO PER OCCHIO?
Guardate questa foto, come la precedente dimostra che gli invasori degli insediamenti illegali erano personaggi disprezzabili: codardi, violenti, sbruffoni coi deboli e gli indifesi, certo adesso piagnucoleranno e imploreranno di fronte agli eroici Palestinesi della Resistenza che HANNO TAGLIATO CORTA LA LORO SPOCCHIA SIONITA!
Lo ripetiamo, chiunque abbia catturato i tre invasori E' UN EROE e qualunque cosa accada loro, anche se dovessero risultare uccisi, é un LEGITTIMO ATTO DI RESISTENZA...se i sionisti non vogliono correre rischi STIANO ALLA LARGA DALLA PALESTINA!!!!
Guardate questa foto, come la precedente dimostra che gli invasori degli insediamenti illegali erano personaggi disprezzabili: codardi, violenti, sbruffoni coi deboli e gli indifesi, certo adesso piagnucoleranno e imploreranno di fronte agli eroici Palestinesi della Resistenza che HANNO TAGLIATO CORTA LA LORO SPOCCHIA SIONITA!
Lo ripetiamo, chiunque abbia catturato i tre invasori E' UN EROE e qualunque cosa accada loro, anche se dovessero risultare uccisi, é un LEGITTIMO ATTO DI RESISTENZA...se i sionisti non vogliono correre rischi STIANO ALLA LARGA DALLA PALESTINA!!!!
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Anche in Irak i wahabiti iniziano ad ammazzarsi tra di loro! Diciassette morti ad Hawija, nella Provincia di Kirkuk!!
Diciassette militanti wahabiti sono morti ad Hawija, nella Provincia di Kirkuk, quando, seguendo un pattern familiare e consolidato per coloro che negli ultimi anni abbiano dedicato un po' di tempo a seguire le vicende siriane, i mercenari wahabiti dell'ISIL/Daash sono venuti alle vie di fatto con i loro ex-alleati e complici dello JRTN (Armata degli Uomini dell'Ordine di Naqshabandiyah).Secondo alcune fonti i militanti dell'ISIL avrebbero messo gli ex-alleati con le spalle al muro ordinandogli di riconoscere la loro supremazia e di rinnegare i loro leader per seguire invece quelli del Daash, ma altre voci vorrebbero la sparatoria nata da preoccupazioni molto 'prosaiche' come la divisione delle ultime cisterne di carburante rimaste ai terroristi.
Col fallimento del tentativo di conquistare la grande raffineria di Biji si vede come le possibilità logistiche dei criminali takfiri siano ridotte al lumicino e, con l'aviazione siriana che distrugge ogni convoglio inviato verso Est prima che possa attraversare il confine, possiamo solo immaginare che simili stragi intestine diventeranno sempre più frequenti in futuro.
Col fallimento del tentativo di conquistare la grande raffineria di Biji si vede come le possibilità logistiche dei criminali takfiri siano ridotte al lumicino e, con l'aviazione siriana che distrugge ogni convoglio inviato verso Est prima che possa attraversare il confine, possiamo solo immaginare che simili stragi intestine diventeranno sempre più frequenti in futuro.
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Quindici arrestati in una retata della Surete Libanaise presso l'Hotel Napoleon ad Hamra, Beirut!!
Il braccio operatvo della Surete libanese ha condotto una retata all'Hotel Napoleon di Makdessi Street, nel quartiere di Hamra, nella capitale Beirut, arrestando quindici persone sospettate di attività terroristica e connivenza con gruppi estremisti wahabiti come le Brigate Abdullah Azzam.
Il 'blitz', condotto con professionalità da manuale, ha visto squadre speciali dell'Intelligence cordonare la zona, tagliare ogni via d'uscita o d'accesso e quindi entrare nella struttura cogliendo totalmente di sorpresa i bersagli.
L'operazione segue la scoperta di un complotto esplosivo contro gli ospedali della zona sciita della capitale e la morte di due militari nell'esplosione di un'autobomba probabilmente preparata per quei bersagli. Già diversi membri dell'organizzazione takfira sono caduti in mano alle autorità libanesi; si spera che gli arrestati dell'Hotel Napoleon possano rivelare ulteriori livelli e coordinatori dei piani eversivi wahabiti.
Il 'blitz', condotto con professionalità da manuale, ha visto squadre speciali dell'Intelligence cordonare la zona, tagliare ogni via d'uscita o d'accesso e quindi entrare nella struttura cogliendo totalmente di sorpresa i bersagli.
L'operazione segue la scoperta di un complotto esplosivo contro gli ospedali della zona sciita della capitale e la morte di due militari nell'esplosione di un'autobomba probabilmente preparata per quei bersagli. Già diversi membri dell'organizzazione takfira sono caduti in mano alle autorità libanesi; si spera che gli arrestati dell'Hotel Napoleon possano rivelare ulteriori livelli e coordinatori dei piani eversivi wahabiti.
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