Ormai i nostri numerosissimi e affezionati lettori saranno abituati all'espressione "curdaglia", che usiamo come portmanteau di "canaglia curda" quando ci riferiamo ai leccapiedi bookchiniani del PKK/YPG, i beniamini di zekkokalkare e di qualche altro rincretinito che viene qui a postare idiozie sulle 'donne curde che godono di tutti i diritti' (mi sa che possono 'godere' di ben poco altro, vista la virilità di cui dà mostra il 'kurdonko' medio!).
Bene, abbiamo un nuovo esempio per dimostrare quanto tale appellativo sia meritato.
Un esempio che viene dalla cittadina siriana di Tel Abyad, sul confine con la Turchia.
Tel Abyad é cittadina SIRIANA abitata da ARABI SIRIANI, non ha niente a che fare coi "kurdonki" e col loro immaginario "kurdistan", entità più fantasiosa di Narnia, della Terra di Mezzo, dell'Isola che Non C'é e di 'israele'.
I suoi abitanti, leali cittadini ARABI SIRIANI hanno issato su un palazzo la bandiera governativa "Occhi Verdi" esattamente come hanno fatto di recente i loro compatrioti nel Ghouta Est occupato dai takfiri (feccia quanto i Curdi).
Ebbene, gli stessi miliziani curdi che non hanno mosso un passo per andare ad aiutare i loro simili ad Afrin e dintorni, si son subito dati da fare a rimuoverla, minacciando rappresaglie se il gesto verrà ripetuto.
E noi non dovremmo chiamare questi omuncoli "canaglia curda"?
Ancora un po' di pazienza e poi toccherà anche ai traditori curdi assaggiare le termobariche del TOS-1 siriani e a confronto i turchi sembreranno i loro compagni di gioco con i petardi
RispondiEliminaChe idioti dei pagliacci vestiti a festa dalla propaganda amerisionista e gli unici a ridere e a fare festa sono i sinistri rivoluzionari da cesso sociale e i loro compagni euroentusiasti.
RispondiEliminaMa anche per i curdazzi presto suonerà la campana a morto.
Bam Bam