Non esiste figura politica più grande e più rilevante di Nouri al-Maliki nel panorama irakeno degli ultimi quindici-vent'anni...per confermare questa affermazione basta ricordare che é l'uomo di stato irakeno più odiato dagli Stati Uniti, che non hanno esitato a scatenare l'ISIS in Mesopotamia per impedirgli di continuare a guidare il paese dopo la sonora vittoria delle elezioni di aprile 2014, nelle quali aveva trionfato.
Sempre pronto a mettere l'interesse del paese e del popolo davanti a quello personale, Maliki ha lasciato la poltrona di Premier ad Haider Abadi (che ha continuato le sue politiche di avvicinamento alla Russia e all'Iran) e ha continuato a portare avanti il suo disegno per un Irak del futuro perno di u Nuovo Medio Oriente allineato con l'Eurasia e con la Resistenza Anti-Imperialista da Vicepresidente.
Adesso Maliki ha dato di nuovo prova della sua lungimiranza e chiarezza di vedute e di intenti dichiarando a chiare lettere come l'Arabia Saudita debba essere riconosciuta ufficialmente come la principale responsabile per i recenti anni di sofferenze e terrore subiti dall'Irak e debba assumersi pubblicamente la responsabilità per il sostegno da essa offerta all'ISIS.
Parole nette e pesanti, che tuttavia non possono non venire condivise da tutti i sinceri amici dell'Irak.
Parole giuste ma I sauditi merdosi non lo faranno mai ... da perfetti assassini continueranno nella loro opera di terroristica e di destabilizzaione insieme al loro alleato sionista ... vanno asfaltati
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