Abdel Rahman Shaloudi é uno dei due coraggiosi Palestinesi che all'inizio del mese si sono lanciati al volante delle loro auto contro invasori illegali della loro terra: i famigerati ebrei fanatici degli insediamenti. I media asserviti al Sionismo o rimbambiti di pacioso buonismo da Caritas lo hanno chiamato 'terrorista', come se fosse uno sgozzatore barbuto dell'ISIS; noi siamo di un'altra pasta e lo chiamiamo combattente di liberazione nazionale, sfidando chiunque a censurarci per questo giudizio che é prettamente legale, tattico e storico-politico.
Mentre il resto della fanfara mediatica del giornalistame italico una volta apposto il bollo 'terrorista' su qualcuno non ha poi nessun interesse ad approfondirne la storia o le scelte, noi, appunto, siamo d'altra pasta e vi proponiamo le immagini della casa della sua famiglia, distrutta dai sionazisti (da quando in qua, SECONDO QUALE LEGGE, é plausibile colpire la casa di una famiglia per le azioni di un suo membro? Potrei io andare a radere al suolo il ghetto di Roma per punire i parenti delle SS a Sei Punte -e a Roma ce ne sono molti- che hanno massacrato bambini innocenti a Gaza?).
Vi racconteremo anche perché Abdel abbia scelto di immolarsi nel suo gesto di Resistenza: egli era perseguitato dalla polizia sionista che voleva trasformarlo, con l'intimidazione e il ricatto in un suo "soffia", un informatore delatore nel cuore del quartiere palestinese di Silwan, ad Al-Quds.
Abdel era pedinato da agenti sionisti, una volta questi rubarono la sua macchina e quando lui andò alla centrale di polizia per denunciare il furto fu accusato di aver mentito e tenuto tre giorni in cella di isolamento, i secondini gli dissero che se avesse accettato di collaborare sarebbe stato, ovviamente, subito rilasciato.
ADESSO il suo gesto ha molto più senso, messo in prospettiva, spiegato.
Ripetiamo, Abdel Rahman Shaloudi non era un terrorista, era un combattente, parte di un popolo oppresso ma mai domato che ha preferito immolarsi causando il massimo danno al suo nemico.
Il suo gesto può essere condiviso o meno, ma non può essere chiamato 'crimine'.
lunedì 24 novembre 2014
Ecco la verità dietro l'atto di Resistenza di Abdel Rahman Shaloudi, pioniere della Terza Intifada.
Yediot Ahronoth: "Comandi israeliani nel panico per l'annuncio sui Fateh-110 in mano a Hezbollah!!"
Dieci giorni dopo l'annuncio ufficiale dell'IRGC iraniana, un terremoto di vaste proporzioni ha scosso gli alti vertici delle forze armate del regime ebraico: c'é voluto un po' di tempo, ma alla fine sembra che i servizi d'informazione e spionaggio a Sei Punte siano arrivati alla conclusione che la dichiarazione del Generale Seyyed Majid Moussawi riguardo alla presenza nell'arsenale di Hezbollah del missile di Teheran modello 'Fateh-110' sia "perlomeno verosimile".
Missile balistico a corto raggio propulso da combustibile solido il Fateh ("Conquistatore") é un vettore di quarta generazione, anni e anni avanti ai rudimentali 'SCUD' (Luna-M) di Saddam Hussein che pure nel 1991 gettarono nel panico Tel Aviv e le altre città dell'occupazione giudaica della Palestina e generarono la colossale impostura dei 'missili-anti-missile' come misura di propaganda per evitare gravi disordini civili.
Fateh-110 può volare a 4533 Km all'ora e colpisce i suoi bersagli con una testata di mezza tonnellata di esplosivo; se l'esplosivo viene ridotto a 300 Kg la velocità aumenta ancora: se a pieno carico Tel Aviv può venire centrata da un Fateh in due minuti (tempo che renderebbe un tentativo di intercettazione almeno possibile IN TEORIA), con tre quintali di 'payload' il tempo di volo sarebbe di circa 42 secondi, facendo diventare il missile INARRESTABILE.
Questa consapevolezza ha generato il panico nelle alte sfere sioniste, che secondo quanto riporta (da fonte 'riservata') il quotidiano Yedioth Ahronot hanno calcolato che basterebbero sette di questi missili per rendere inservibili radar e sistemi di difesa in tutto il Nord della Palestina occupata.
Missile balistico a corto raggio propulso da combustibile solido il Fateh ("Conquistatore") é un vettore di quarta generazione, anni e anni avanti ai rudimentali 'SCUD' (Luna-M) di Saddam Hussein che pure nel 1991 gettarono nel panico Tel Aviv e le altre città dell'occupazione giudaica della Palestina e generarono la colossale impostura dei 'missili-anti-missile' come misura di propaganda per evitare gravi disordini civili.
Fateh-110 può volare a 4533 Km all'ora e colpisce i suoi bersagli con una testata di mezza tonnellata di esplosivo; se l'esplosivo viene ridotto a 300 Kg la velocità aumenta ancora: se a pieno carico Tel Aviv può venire centrata da un Fateh in due minuti (tempo che renderebbe un tentativo di intercettazione almeno possibile IN TEORIA), con tre quintali di 'payload' il tempo di volo sarebbe di circa 42 secondi, facendo diventare il missile INARRESTABILE.
Questa consapevolezza ha generato il panico nelle alte sfere sioniste, che secondo quanto riporta (da fonte 'riservata') il quotidiano Yedioth Ahronot hanno calcolato che basterebbero sette di questi missili per rendere inservibili radar e sistemi di difesa in tutto il Nord della Palestina occupata.
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L'Esercito di Assad si spinge a Est di Deir Ezzour e inizia a tagliare le vie di fuga all'ISIS!!!
Molti nostri lettori si dimostrano 'avidi' di notizie sullo sviluppo delle operazioni militari dell'Esercito Siriano nell'Est del paese, in particolare nelle zone di Deir Ezzour e Raqqa; alcuni, con estrema gentilezza e bonomia, quasi quasi arrivano ad 'accusarci' di essere lenti a riportare sviluppi da quell'area.
Con questo breve prologo alla notizia vera e propria che, guarda caso, viene proprio da quella zona, vogliamo una volta per tutte chiarire l'equivoco. Essendo Palaestina Felix un'operazione che coinvolge molte poche persone che comunque hanno anche diverse altre cose da fare durante la giornata a volte può capitare che non si riescano a coprire proprio tutti TUTTI gli eventi di una giornata.
Stiamo cercando di studiare metodi che, senza snaturare questo blog e la sua offerta informativa, riescano a generare un flusso di utile magari sufficiente a permettere almeno a UNA persona di dedicarsi a questo outlet 24 ore al giorno. Per cui vi giriamo la domanda. Se Palaestina Felix nella sua home o in angoli non infastidenti per la fruizione delle news mostrasse annunci commerciali voi saresti disposti a cliccarli e magari ogni tanto a valervi dei servizi che essi pubblicizzano?
Tornando a noi, per una situazione complessa come quella siriana che da sola meriterebbe un blog dedicato, cerchiamo di riportare ogni giorno gli EVENTI FONDAMENTALI; che piaccia o non piaccia finora l'Est é stato un fronte SECONDARIO delle operazioni e credo che non ci sia bisogno di spiegarvi il perché visto che l'80 per cento del popolo siriano vive nella zona centro-occidentale del paese.
Infatti guarda caso l'ISIS, presente nell'Est del paese ha SEMPRE cercato di 'sfondare' verso Aleppo o verso Homs, proprio per espandersi da una zona 'comoda' (perché vicina all'Irak) ma anche 'limitata' e senza grandi possibilità strategiche verso il vero e proprio 'cuore' della Siria.
Comunque ora, con Deir Ezzour già liberata per metà, diventa importante impedire che i takfiri che ancora sono trincerati a Est dell'Eufrate possano ritirarsi una volta che l'Esercito regolare decida di lanciare un'offensiva anche contro di loro.
A questo fine una parte delle forze presenti nella provincia sono state lanciate contro Asmar e Badran, in maniera da stringere quel che resta degli occupanti del capoluogo in un anello sempre più stretto, con la speranza di farli cadere in trappola come nel Ghouta Est.
Con questo breve prologo alla notizia vera e propria che, guarda caso, viene proprio da quella zona, vogliamo una volta per tutte chiarire l'equivoco. Essendo Palaestina Felix un'operazione che coinvolge molte poche persone che comunque hanno anche diverse altre cose da fare durante la giornata a volte può capitare che non si riescano a coprire proprio tutti TUTTI gli eventi di una giornata.
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Tornando a noi, per una situazione complessa come quella siriana che da sola meriterebbe un blog dedicato, cerchiamo di riportare ogni giorno gli EVENTI FONDAMENTALI; che piaccia o non piaccia finora l'Est é stato un fronte SECONDARIO delle operazioni e credo che non ci sia bisogno di spiegarvi il perché visto che l'80 per cento del popolo siriano vive nella zona centro-occidentale del paese.
Infatti guarda caso l'ISIS, presente nell'Est del paese ha SEMPRE cercato di 'sfondare' verso Aleppo o verso Homs, proprio per espandersi da una zona 'comoda' (perché vicina all'Irak) ma anche 'limitata' e senza grandi possibilità strategiche verso il vero e proprio 'cuore' della Siria.
Comunque ora, con Deir Ezzour già liberata per metà, diventa importante impedire che i takfiri che ancora sono trincerati a Est dell'Eufrate possano ritirarsi una volta che l'Esercito regolare decida di lanciare un'offensiva anche contro di loro.
A questo fine una parte delle forze presenti nella provincia sono state lanciate contro Asmar e Badran, in maniera da stringere quel che resta degli occupanti del capoluogo in un anello sempre più stretto, con la speranza di farli cadere in trappola come nel Ghouta Est.
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Gli Yemeniti (anche sunniti) benedicono l'arrvo dei combattenti Houthi: "Finalmente qualcuno in grado di cacciare Al-Qaeda!"
Mentre regimi corrotti e impopolari come quello Saudita e quello del Qatar sulle loro testate satellitari di menzogne mettono in onda reportage truculenti che parlano di 'Yemen in mano agli Iraniani!' e di 'Sunniti perseguitati', nella terra un tempo nota come Arabia Felix la realtà é ben diversa e anche la popolazione sunnita può tirare un sospiro di sollievo e benedire l'arrivo dei combattenti di Ansarullah che sono riusciti finalmente a respingere i takfiri di Al-Qaeda nella Penisola Araba, sollevando i cittadini delle aree da essi conquistate dal giogo bigotto dei wahabiti.
"Grazie a Dio gli Houthi hanno portato sicurezza e tutti insieme possiamo vivere vite normali, con la scomparsa dei militanti terroristi che minacciavano la stabilità e la pace", dichiara un anziano residente di Radaa, una delle molte località prese in controllo da Ansarullah nelle ultime sei-sette settimane.
"Abbiamo vissuto in un incubo, un vero e proprio incubo per anni: ogni giorno c'erano assassinii, esecuzioni e poi scontri e bombe, per quattro anni interi; grazie a Dio ora abbiamo pace e sicurezza e la gente può lavorare e vivere in armonia grazie agli Ansarullah e alla loro avanzata".
"Grazie a Dio gli Houthi hanno portato sicurezza e tutti insieme possiamo vivere vite normali, con la scomparsa dei militanti terroristi che minacciavano la stabilità e la pace", dichiara un anziano residente di Radaa, una delle molte località prese in controllo da Ansarullah nelle ultime sei-sette settimane.
"Abbiamo vissuto in un incubo, un vero e proprio incubo per anni: ogni giorno c'erano assassinii, esecuzioni e poi scontri e bombe, per quattro anni interi; grazie a Dio ora abbiamo pace e sicurezza e la gente può lavorare e vivere in armonia grazie agli Ansarullah e alla loro avanzata".
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Haider Abadi ordina: "Schiacciamo l'ISIS dal cielo!" e le forze di Bagdad avanzano a Diyala e nell'Anbar!!
Dopo aver incontrato una delegazione di amministratori locali della Provincia dell'Anbar il Primo Ministro irakeno Haider Abadi ha firmato un decreto esecutivo chiedendo l'immediata intensificazione delle operazioni di supporto aereo per consentire una rapida e definitiva liberazione di quelle parti di paese (non solo nella provincia occidentale) ancora sotto il contrllo degli estremisti dell'ISIS.
Il suo ordine sembra essere stato preso molto sul serio dai gradi militari visto che, poche ore dopo l'annuncio della sua emissione, sono inziati ad arrivare rapporti secondo i quali le forze governative irakene avrebbero fatto importanti avanzate tanto nella zona di Sijariya (Anbar) che in direzione di Saadiya (Diyala), in particolare Saadiya starebbe venendo attaccata da quattro direzioni diverse: da Sud ed Ovest dalle truppe dell'Esercito e dalla Milizia sciita Badr e da Nord ed Est dai curdi.
Karim al Nouri, comandante della Milizia Badr, ha dichiarato che finora sono "dozzine e dozzine" i mercenari takfiri caduti sotto il fuoco dei suoi uomini; ci aspettiamo di ricevere presto nuove ottime notizie dall'Irak dove ormai l'ISIS viene costantemente tenuto sotto scacco.
Il suo ordine sembra essere stato preso molto sul serio dai gradi militari visto che, poche ore dopo l'annuncio della sua emissione, sono inziati ad arrivare rapporti secondo i quali le forze governative irakene avrebbero fatto importanti avanzate tanto nella zona di Sijariya (Anbar) che in direzione di Saadiya (Diyala), in particolare Saadiya starebbe venendo attaccata da quattro direzioni diverse: da Sud ed Ovest dalle truppe dell'Esercito e dalla Milizia sciita Badr e da Nord ed Est dai curdi.
Karim al Nouri, comandante della Milizia Badr, ha dichiarato che finora sono "dozzine e dozzine" i mercenari takfiri caduti sotto il fuoco dei suoi uomini; ci aspettiamo di ricevere presto nuove ottime notizie dall'Irak dove ormai l'ISIS viene costantemente tenuto sotto scacco.
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La Surete libanese arresta un agente sionista nel Sud del paese!!
I servizi di sicurezza del Paese dei Cedri sono riusciti, dopo lunghe indagini e una scrupolosa raccolta di prove tramite appostamenti, pedinamenti e intercettazioni, ad arrestare un uomo, identificato come 'F. Yassin' colpevole di intelligenza col regime sionista e spionaggio a suo favore.
L'uomo era stato incaricato dai suoi 'handler' di raccogliere informazioni su strutture e uomini della Resistenza di Hezbollah nei dintorni del suo domicilio e aveva ricevuto apparecchiature elettroniche a questo scopo.
Yassin in questo momento sta venendo interrogato nella speranza che possa rivelare nomi di altri agenti sionisti coi quali possa aver avuto contatti o aver condiviso informazioni. Le forze di Difesa e di Sicurezza libanesi ormai sono sempre più integrate con Hezbollah e si può essere certi che l'organizzazione di Nasrallah abbia contribuito decisivamente anche a questa operazione di sicurezza.
L'uomo era stato incaricato dai suoi 'handler' di raccogliere informazioni su strutture e uomini della Resistenza di Hezbollah nei dintorni del suo domicilio e aveva ricevuto apparecchiature elettroniche a questo scopo.
Yassin in questo momento sta venendo interrogato nella speranza che possa rivelare nomi di altri agenti sionisti coi quali possa aver avuto contatti o aver condiviso informazioni. Le forze di Difesa e di Sicurezza libanesi ormai sono sempre più integrate con Hezbollah e si può essere certi che l'organizzazione di Nasrallah abbia contribuito decisivamente anche a questa operazione di sicurezza.
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Si insedia il nuovo Governo del Burkina Faso, sotto l'egida del Premier-Colonnello Yakoub Zida!
Dopo aver letto (e tradotto per "Stato e Potenza") l'illuminante articolo di Luc Michel riguardo a Yakoub Isaac Zida, Colonnello del Reggimento di Guardia Presidenziale e nuova 'eminenza grigia' del Burkina Faso post-Compaoré abbiamo perso ogni residua speranza di vedere restaurata nel paese ogni sembianza di anti-imperialismo sankariano, tuttavia continuiamo a fare la cronaca degli eventi sperando in nuove improvvise modifiche della situazione.
Il nuovo Esecutivo a Interim di 25 membri, guidato proprio dal Colonnello-Premier é stato inaugurato con un decreto del nuovo Presidente Michel Kafando, successo nell'interimo proprio a Zida che gli ha lasciato la poltrona presidenziale assunta nel caos dopo la fuga del precedente autocratico Capo di Stato per assumere poi (col benestare di Kafando) quella di Primo Ministro.
Scontati e prevedibili gli annunci di 'scopa nuova' lanciati dal Presidente Kafando ("Regoleremo i conti con chi si é reso responsabile di abusi di potere e di denaro pubblico"), rivolte unicamente ai più impresentabili esponenti del vecchio regime, che saranno ovviamente 'dati in pasto' alla folla per illuderla che un qualche 'cambiamento' sia avvenuto.
Il nuovo Esecutivo a Interim di 25 membri, guidato proprio dal Colonnello-Premier é stato inaugurato con un decreto del nuovo Presidente Michel Kafando, successo nell'interimo proprio a Zida che gli ha lasciato la poltrona presidenziale assunta nel caos dopo la fuga del precedente autocratico Capo di Stato per assumere poi (col benestare di Kafando) quella di Primo Ministro.
Scontati e prevedibili gli annunci di 'scopa nuova' lanciati dal Presidente Kafando ("Regoleremo i conti con chi si é reso responsabile di abusi di potere e di denaro pubblico"), rivolte unicamente ai più impresentabili esponenti del vecchio regime, che saranno ovviamente 'dati in pasto' alla folla per illuderla che un qualche 'cambiamento' sia avvenuto.
Cecchini sionazisti rompono la tregua con Gaza assassinando un Palestinese e ferendone un altro!
Quella che vedete in foto é una scena dai funerali di Mohamed Halawa, 32 anni, assassinato da un cecchino sionazista mentre stava lavorando la sua terra nei dintorni di Jabalya, nel Nord della Striscia di Gaza. Ovviamente l'ipocrita e mendace regime ebraico sostiene che fosse un 'pericoloso terrorista' che tutto da solo cercava di 'attraversare il confine' ma la menzogna é dimostrata dal fatto che Halawa sia stato ucciso vigliaccamente con un colpo alla schiena.
Evidentemente l'assenza di risposta immediata dopo le aggressioni sioniste ai pescatori della Striscia di Gaza ha fatto credere a Tel Aviv di poter ricominciare con gli assassinii via cecchinaggio della popolazione di Gaza; a questo punto le fazioni della Resistenza sono giustificate e autorizzate a riprendere il lancio di razzi su obiettivi ebraici.
Sami abu Zuhri di Hamas ha definito l'avvenimento "Una gravissima violazione dei termini stipultati in Egitto lo scorso 26 agosto". Dopo l'assassinio di Halawa, sempre nel corso della giornata di ieri anche un ragazzo di Gaza é stato seriamente ferito da un altro colpo di cecchino sionazista partito dal confine.
Evidentemente l'assenza di risposta immediata dopo le aggressioni sioniste ai pescatori della Striscia di Gaza ha fatto credere a Tel Aviv di poter ricominciare con gli assassinii via cecchinaggio della popolazione di Gaza; a questo punto le fazioni della Resistenza sono giustificate e autorizzate a riprendere il lancio di razzi su obiettivi ebraici.
Sami abu Zuhri di Hamas ha definito l'avvenimento "Una gravissima violazione dei termini stipultati in Egitto lo scorso 26 agosto". Dopo l'assassinio di Halawa, sempre nel corso della giornata di ieri anche un ragazzo di Gaza é stato seriamente ferito da un altro colpo di cecchino sionazista partito dal confine.
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