Una delegazione militare iraniana di altissimo livello é arrivata nelle scorse ore a Istanbul, storica capitale dell'Impero Ottomano per presenziare alla GACC, la Conferenza Globale dei Comandanti d'Aviazione, che, sotto gli auspici del Generale Hakan Aksay celebrerà anche i cento anni della fondazione dell'Aeronautica turca (uno dei servizi aerei più anziani del mondo), ospitando delegazioni di oltre sessanta paesi: dalla Germania al Senegal, dalla Russia all'Oman, dal Sudafrica al Libano fino, appunto, all'Iran.
La delegazione della Repubblica islamica é guidata dal Comandante in capo dell'IRIAF, il Brigadier Generale Ahmad Miqani, come riportato tramite l'Agenzia di stampa ufficiale IRNA dall'attaché militare iraniano in Turchia, il Colonnello Mohammad Ahadi. E' immaginabile che, oltre a rendere onore ai loro ospiti turchi, gli ufficiali iraniani approfitteranno dell'occasione per incontrare delegazioni militari di Ankara e straniere.
La Repubblica islamica, dopo avere affrontato e vinto sfide apparentemente impossibili in campo aeronautico nel corso degli ultimi trent'anni, é attualmente impegnata a proiettare nel XXI Secolo la vita utile della sua flotta di jet da combattimento, in parte di produzione americana e acquistati dallo Scià prima della Rivoluzione, in parte 'acquisiti' dall'Irak durante i concitati eventi della Guerra del Golfo del 1991 e in parte acquistati in anni più recenti da Russia e Cina; anche in questo campo i passi avanti fatti dall'industria nazionale si sono fatti sentire, ad esempio con il pacchetto di modernizzazione "Saeqeh" per gli ormai obsolescenti F-5.
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