Il membro del Politburo di Hamas Ezzet al-Resheq ha recisamente negato le voci che recentemente si erano diffuse tramite alcune agenzie di stampa che pretendevano di vedere come imminente la conclusione di una trattativa per lo scambio di prigionieri tra il Movimento musulmano di Resistenza e lo Stato sionista. Nel suo commento Resheq ha esplicitato di ritetenere Israele "pienamente responsabile" per lo stallo nel prospettato accordo per lo scambio tra 1200 prigionieri politici palestinesi (tra cui tutte le donne detenute nelle carceri sioniste e tutti i bambini e i minori) e il caporale sionista Gilad Shalit, catturato dalle Brigate al-Qassam mentre si apprestava, insieme ai suoi commilitoni, a invadere la Striscia di Gaza nel quadro degli incessanti 'raid' con cui lo Stato ebraico angaria e tormenta la popolazione dell'enclave costiera assediata.
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Dirawi ha però confermato che la Giunta di Transizione attualmente al potere in Egitto avrebbe consegnato al capo del Dipartimento di Sicurezza politica dell'Esercito israeliano i termini palestinesi per il raggiungimento di un accordo, lanciando così "la palla" nel campo avverso. La natura del dialogo che, a quanto sembra, starebbe comunque sconosciuta anche se bisogna riconoscere che il ruolo egiziano in esso sembra molto attivo, similmente a quanto é accaduto lo scorso aprile con la firma del protocollo di riconciliazione palestinese che ha posto fine a quattro anni di "rift" tra Hamas e Fatah.
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