sabato 4 giugno 2011

Leader religioso egiziano sprona i musulmani alla solidarietà con i Palestinesi, saluta le nuove relazioni tra Egitto e Iran!


Il prestigioso e rinomato leader religioso Jamaluddin Qutb, che guida la preghiera del venerdì nella più importante moschea del Cairo e che insegna alla prestigiosa Università di Al-Azhar ha espresso, durante il suo sermone di ieri "profonda delusione" rispetto a quella che ha definito come "perdurante incapacità" della comunità araba e musulmana di confrontare le atrocità israeliane contro il Popolo di Palestina.

"Mente i musulmani abitano 54 nazioni nel mondo e ammontano a quasi due miliardi di persone i politici sionisti e filosionisti in Israele e in Occidente, pur ammontando a una infima frazione di questo numero continuano a occupare la Palestina e lanciano aggressioni, invasioni e provocazioni in tutto il mondo islamico", ha articolato Qutb durante un servizio religioso in onore dell'anniversario della morte dell'Ayatollah Khomeini.


Citando e commentando alcuni passi del Corano il leader religioso ha fatto appello alla solidarietà tra musulmani che deve estendersi a tutti i campi "Inclusi quello economico, politico e militare; se riusciremo a rafforzarci vicendevolmente in tutti questi aspetti allora il sionismo internazionale sarà costretto a mangiare la polvere". Ricordando le numerose similitudini tra la Rivoluzione iraniana del 1979 e quella egiziana del 2011 Qutb ha lodato i recenti passi avanti per il ristabilimento di relazioni amichevoli tra il Cairo e la Repubblica islamica".


Qutb nel suo discorso ha inoltre sottolineato come il definitivo trionfo degli elementi religiosi della Rivoluzione iraniana sia avvenuto l'11 febbraio del '79, lo stesso giorno in cui, nel 2011, il corrotto tiranno filo-israeliano e filo-americano Hosni Mubarak ha ufficialmente rassegnato le sue dimission, indicando come, a suo dire, la coincidenza indichi un collegamento e una continuità provvidenziale tra i due eventi.
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