giovedì 2 giugno 2011

Il Generale Gantz: "Le manifestazioni popolari arabe sono una nuova minaccia per Israele!!"


Il Capo di Stato Maggiore sionista, Generale Benny Gantz ha recentemente dichiarato che, come effetto delle recenti rivoluzioni e insurrezioni popolari che hanno scosso e che continuano ad agitare il Medio Oriente e il Nordafrica, Israele si é trovato improvvisamente di fronte delle nuove sfide e delle nuove minacce. Infatti, seguendo il ragionamento del gallonato sionista, lo Stato dell'Apartheid si potrebbe a breve trovare di fronte folle di civili in protesta come quelle che hanno attraversato i confini il 15 maggio scorso, contemporaneamente a dimostrazioni altrettanto massicce e intense sul limite della Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

La contemporaneità di tali eventi, arguisce Gantz, porrebbe l'apparato militar-repressivo di Israele sotto stress, con il rischio di nuovi "disastri di P.R." come l'inconsulto massacro di dozzine di civili disarmati avvenuto nell'anniversario della 'Nakba', che, come già la strage della 'Mavi Marmara' un anno fa, si tradurrebbero in immediate difficoltà diplomatiche per Israele, visto che nemmeno tutta l'hasbara di questo mondo riuscirebbe a temperare o calmierare il loro impatto devastante.

Evidentemente Gantz o é dotato di buone facoltà di analisi e prospettiva (cosa che comunque ci si aspetterebbe da un ufficiale di grado così alto) oppure ha avuto occasione di leggere o ascoltare le dichiarazioni del coordinamento per le prossime proteste del 5 giugno, che, nelle stesse parole dei rappresentanti di "Return to Palestine" hanno proprio l'obiettivo di 'costringere i sionisti a mettere in allerta tutto il loro esercito', in maniera da consumare per attrito la prontezza e la responsività dei loro uomini e delle loro unità, oltre a far loro "bruciare" ingenti risorse per la mobilitazione di uomini e mezzi.
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