giovedì 24 maggio 2012

Prima riunione per il nuovo Parlamento siriano: con le elezioni il popolo ha detto "No!" a violenze e terrorismo!

Il nuovo Parlamento siriano si é riunito a Damasco per iniziare i suoi lavori e segnare così il totale trionfo del processo di riforma istituzionale voluto dal Presidente Assad come opera di contrasto effettivo delle provocazioni e delle stragi operate nel paese da piccoli gruppi di provocatori wahabiti al soldo di Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Usa e Israele, che in oltre un anno di campagna di terrore non sono riusciti a indebolire nemmeno di un grano la determinazione dei cittadini a respingere i loro tentativi di far precipitare il paese nel caos.
Secondo quanto comunicato dall'agenzia SANA questa mattina, esattamente secondo il programma stabilito, il nuovo Parlamento, la cui composizione é state decisa con le elezioni politiche del 7 maggio scorso, si é riunito nella capitale e attualmente é impegnato nelle operazioni di elezione del proprio Presidente. Oltre 7100 candidati hanno preso parte alle elezioni da cui sono usciti 250 deputati, 172 rappresentanti degli operai e dei contadini e 78 degli altri settori della società.
Uno dei compiti del nuovo Parlamento siriano sarà la creazione di una Corte Costituzionale Suprema di sette membri, ciascuno in carica per 4 anni (rinnovabili), che formerà l'embrione di un Potere Giudiziario indipendente e slegato dalle altre strutture dello Stato.
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