Insieme alla Turchia e al Qatar i sauditi sono i primi e i più servili lacché degli Usa e dell'arroganza imperialista occidentale, volenterosi agenti prossimi per la declinante influenza a stelle e strisce, ormai in aperta ritirata da quelle lande che dovevano costituire lo "zoccolo" del vagheggiato e irraggiungibile "Nuovo secolo americano". "Le mosse espansionistiche di Casa Saoud sono in linea coi piani americani per la regione", ha dichiarato Rezaei.
"Tali mosse rischiano di diffondere l'insicurezza e l'instabilità in tutto il teatro politico e strategico e la Repubblica Islamica, da sempre dedita a mantenere la pace e l'equilibrio nella zona, non potrà esimersi dall'esprimere le proprie critiche e il proprio stigma in merito e di reagire di conseguenza nelle maniere che riterrà più appropriate".
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