Il Primo Ministro del Paese dei Cedri, Najib Mikati, ha dichiarato che tutti e tredici i cittadini libanesi sono stati liberati nella giornata di ieri e subito sono stati scortati in patria dalle autorità turche. Il fatto che i terroristi rapitori abbiano attraversato il confine subito dopo il sequestro dimostra come le cellule di provocatori che agiscono in Siria contro il legittimo Governo di Assad possano godere in Turchia di basi e appoggi.
I pellegrini sono stati fermati martedì nella provincia di Aleppo da un gruppo armato che subito ha diviso gli uomini dalle donne, lasciando queste ultime libere di proseguire e portando invece gli ostaggi oltre il vicino confine con la Turchia. Forse speravano di poter convincere le autorità siriane a liberare dei loro complici catturati negli ultimi mesi in cambio del rilascio dei rapiti.
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I turchi stanno giocando con il fuoco e finiranno con bruciarsi, hanno anche la faccia come il sedere.
RispondiEliminaToday zaman vanta "l'impegno" turco per il rilascio dei pellegrini sciti libanesi.
Sempre in un altro articolo del trombiettiere AKP un pennivendolo se la prende perché le prenotazioni dei turisti russi sono calate del 50% e incolpa la fantomatica...lobby ebraica russa!
Do loro un anno, un anno e mezzo di tempo per entrare in crisi economica e visto che sono orientati al mercato e non al sociale per le condizioni degli strati popolari turchi sarà un disastro, la loro bilancia dei pagamenti è costantemente in passivo.
Ivan