Con 12mila e ottocento seggi verificati su 13mila e cento Mursi ha captato il 25 per cento dei consensi mentre Fotouh e Moussa si sono fermati al 20 e a poco meno del dodici rispettivamente. Sorprende invece la 'performance' dell'ex-Premier nominato da Mubarak Ahmad Shafiq, candidato gradito allo SCAF del Maresciallo Tantawi, sul cui inaspettato successo (22 per cento dei voti) grava il sospetto di pesanti interventi della giunta militare che controlla le Forze di sicurezza e la macchina elettorale.
Cinquanta milioni di cittadini aventi diritto sono stati chiamati alle urne e, non avendo nessun candidato raggiunto la soglia del 50 per cento dei voti più uno a giugno si terrà un ballottaggio tra Mursi e Shafiq, dove, per scongiurare il rischio che un ex-uomo del regime si ritrovi sulla poltrona più alta dello stato anche l'elettorato non animato da sentimenti religiosi, ma comunque avverso a ogni 'comeback' di esponenti della vecchia nomenklatura, dovrà sostenere il candidato della Fratellanza Musulmana che a quel punto potrebbe controllare sia il Parlamento che la Presidenza.
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