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domenica 23 ottobre 2016

La lobby tossica del sionismo internazionale ha distorto la verità sulla risoluzione Unesco sui luoghi santi musulmani a Gerusalemme!

Pochi giorni fa abbiamo per l'ennesima volta assistito alla tossica potenza della Lobby a Sei Punte che sulla base solo del proprio capillare controllo dei mezzi di informazione di tutto l'Occidente è arrivata a strepitare che "L'Unesco vuole distruggere il Muro del Pianto" o altre idiozie. In realtà all'UNESCO era solo stato votato un ordine del giorno che condannava le molteplici violazioni del regime sionista (potenza occupante) contro il sito religioso noto come Moschea di Al-Aqsa / Spianata delle Moschee; costantemente sottoposto a chiusure arbitrarie, attentati di estremisti giudei, e minacciato dagli scavi volti a tentare di farlo crollare, condotti da Tel Aviv con scuse "archeologiche" quando é noto che nessun sito archeologico ebraico esista nella zona, certo non uno necessario di profondi scavi proprio sotto la Spianata. Presentiamo qui la traduzione fedele del documento approvato e la sottoponiamo all'attenzione dei nostri affezionati lettori.
Comitato Esecutivo
Sessione n. 200
Commissione programma e relazioni esterne (PX)
Oggetto 25: PALESTINA OCCUPATA



Discussione
Sottoposta da: Algeria, Egitto, Libano, Marocco, Oman, Qatar e Sudan
IA Gerusalemme



Il comitato esecutivo,
1. Avendo esaminato il documento 200EX/25,
2. Richiamandosi alle quattro disposizioni della convenzione di Ginevra (1949) ed i relativi protocolli (1977), alle regolamentazioni del Tribunale de L’Aia in territorio di guerra, alla convenzione de L’Aia per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1954) ed i relativi protocolli, alla Convenzione sui mezzi per proibire ed impedire l’importazione, l’esportazione ed il trasferimento illegale di beni culturali (1970) e alla Convenzione per la protezione del Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale (1972), all’iscrizione della città vecchia di Gerusalemme e delle mura tra i siti Patrimonio Mondiale (1972) e tra i siti del Patrimonio a Rischio (1982), nonché alle raccomandazioni, risoluzioni e decisioni dell’UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale, così come alle risoluzioni e decisioni dell’UNESCO in riferimento a Gerusalmme, ed anche richiamandosi alle precedenti risoluzioni UNESCO in materia di ricostruzione e sviluppo di Gaza ed alle risoluzioni UNESCO relative ai siti palestinesi di Al-Kahlil/Hebron e Betlemme,
3, Affermando l’importanza che Gerusalemme e le proprie mura detengono per le tre religioni monoteiste, anche affermando che in nessun modo la presente risoluzione, che intende salvaguardare il patrimonio culturale della Palestina e di Gerusalemme Est, influenzerà le risoluzioni prese in considerazione dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e le risoluzioni relative allo status legale di Palestina e Gerulemme,
4, Condanna fortemente il rifiuto di Israele di implementare le precedenti decisioni UNESCO in materia di Gerusalemme, in particolare il punto 185 EX/Ris. 14, sottolineando come non sia stata evasa la propria richiesta al Direttare Generale di nominare, il prima possibile, un rappresentate permanente di stanza in Gerusalemme Est per riferire regolarmente quanto relativo ad ogni aspetto di competenza UNESCO, né lo siano state le reiterate successive richieste omologhe;
5. Condanna fortemente il fallimento di Israele, potenza occupante, nel cessare i persistenti scavi e lavori in Gerusalemme Est ed in particolare all’interno ed intorno alla città vecchia, e rinnova ad Israele, la potenza occupante, la richiesta di proibire tali lavori in conformità con i propri obblighi disposti da precedenti convenzioni e risoluzioni UNESCO;
6. Ringrazia il Direttore Generale per gli sforzi compiuti nel cercare di ampliare le precedenti risoluzioni UNESCO per Gerusalemme e nel cercare di mantenere e rinnovare tali sforzi;

giovedì 20 novembre 2014

Abdollahian: "Il terreno é pronto per la Terza Intifada, ed é stato l'Apartheid sionista a prepararlo!"

Continuando le sue osservazioni sulla situazione nella Cisgiordania illegalmente occupata dal regime ebraico, il Viceministro degli Esteri iraniano con delega agli Affari Arabi, Hossein Amir Abdollahian, ha commentato che oramai "Il terreno é pronto per lo scoppio della Terza Intifada".

Il dignitario della Repubblica Islamica non ha mancato di notare, con una punta d'ironia, come (esattamente come i protagonisti delle tragedie greche) siano stati gli stessi sionisti con le loro politiche aggressive e razziste, volte a tentare di modificare il make-up etnico di Gerusalemme Est e della West Bank, a esasperare gli animi della legittima popolazione palestinese fino a portarla al punto di rottura.

Nel corso delle prime due Intifade (1987-1989 e 2000-2004) vennero uccisi oltre seimila abitanti della Palestina, ma la repressione poliziesca e militare, le stragi, le missioni assassine di jet, elicotteri e droni, non sono riuscite a piegare o diminuire la Resistenza.

domenica 16 novembre 2014

Il "villeggiante" Khaled Mishaal si 'sveglia' e invoca la Terza Intifada (dal suo Hotel in Qatar)!!

Dal suo parco e rustico rifugio a cinque stelle in quel di Doha arrivano notizie di Khaled Mishaal, Segretario Generale di Hamas e 'architetto' insieme a Moussa Marzouk del disgraziato tradimento della Siria di Assad a favore dell'Emirato petrolifero di Casa Al-Thani.

Mishaal infatti parlando con un reporter del quotidiano locale 'Al-Sharq' avrebbe invitato la popolazione della Cisgiordania a lanciare una Terza Intifada contro le minacce ebraiche contro Al-Quds e la santità di Al-Aqsa.

Lasciateci dire che questo genere di appelli se vengono da persone che non si sono MAI TIRATE INDIETRO di fronte alla prospettiva della Lotta e della Resistenza, suonano INCREDIBILMENTE più credibili e ispiranti rispetto a quando vengono da una banderuola, voltagabbana senza alcuna credibilità.

venerdì 7 novembre 2014

La Cisgiordania presto diventerà 'terreno minato' per l'occupazione sionista, lo dice Abdollahian!

Hossein Amir-Abdollahian,Viceministro degli Esteri iraniano con delega per gli Affari Arabi in una sua recente intervista ad 'Al-Ahed' ha pronosticato come 'molto presto' la situazione in West Bank diventerà molto critica per le forze sioniste di occupazione.

Le tensioni in Cisgiordania a causa delle continue violenze istigate dai coloni degli insediamenti illegali e dei continui attentati contro la santità della Moschea di Al-Aqsa hanno già provocato diversi episodi di Resistenza spontanea che sono stati apprezzati e lodati tanto da Hamas quanto da Hezbollah.

Il Palestinese che ha travolto un gruppo di coloni ebrei illegali fermi a una fermata dell'autobus (e che pur avendo la possibilità di fuggire é rimasto dopo lo scontro per poterne attaccare altri a colpi di spranga, venendo poi martirizzato dagli sbirri sionisti accorsi), ha fatto una seconda vittima, visto che uno dei feriti é morto ieri all'ospedale Hadassa.


venerdì 31 ottobre 2014

Hezbollah e la Jihad Islamica Palestinese commentano l'azione contro yeshua glick e piangono il martire Hejazi!

Grande soddisfazione da parte dell'organizzazione sciita di Resistenza Hezbollah nel commentare l'abbattimento in Cisgiordania del rabbino invasore yeshua glick che poteva tranquillamente rimanersene negli Usa e invece ha scelto e voluto di occupare terra non sua.

"Eroica operazione contro uno dei simboli dell'estremismo razzista giudeo", ha dichiarato il portavoce di Hezbollah commentando l'avvenuto e lodandolo come "esempio di dedizione, coraggio, precisione e zelo nel difendere i Diritti dei Palestinesi e la sublime santità di Al-Aqsa".

Anche la Jihad Islamica Palestinese ha congratulato il responsabile dell'azione e ha commemorato il sacrificio del martire Moataz Hejazi, ucciso in una barbara cieca rappresaglia dagli sgherri dell'occupazione militare sionista.

Inizia la lotta armata in Cisgiordania? Rabbino estremista colpito quattro volte da abile e coraggioso tiratore!

Quattro colpi d'arma da fuoco, allo stomaco, al torace, al collo e al braccio, hanno abbattuto nella giornata di ieri l'invasore e occupante illegale di terra palestinese yeuda glick, attivista razzista che negli anni si era reso noto per gli appelli estremistici alla distruzione della sacra Moschea di Al-Aqsa.

Attualmente il rabbino invasore si trova in coma.

Il tiratore scelto che ha preso di mira con freddezza e precisione il nemico della Palestina é riuscito ad allontanarsi con successo a bordo di una moto e a mettersi in salvo; questa operazione di Resistenza potrebbe essere l'avvisaglia della lungamente attesa insurrezione armata della Cisgiordania, una possibilità per cui Palaestina Felix ha sempre dichiarato il suo appoggio morale.

Chi vive sotto costante occupazione militare in un regime di Apartheid ha tutto il diritto di sollevarsi con le armi, le ragioni dei legittimi abitanti della Palestina sono totali e indiscutibili, come lo erano quelle dei cattolici dell'Ulster e dei neri del Sudafrica.

Ore dopo, in una bestiale, ingiustificata operazione militare, gli invasori sionazisti della Cisgiordania hanno massacrato l'ex-prigioniero politico Moataz Hejazi invadendo la sua casa nel quartiere di Abu Tor di Al-Quds occupata.

Hejazi non aveva niente a che fare con la coraggiosa operazione di Resistenza che ha colpito il rabbino razzista.

giovedì 7 novembre 2013

Radwani: "L'arroganza sionista rende la Terza Intifada inevitabile, ormai é solo questione di tempo!"

Il Ministro per gli Affari Religiosi del legittimo Governo palestinese Ismail Radwani ha dichiarato nel corso di un'intervista rilasciata ieri che a causa delle continue arroganti provocazioni sioniste, l'esplosione di una rivolta generalizzata di magnitudine non inferiore all'Intifada delle pietre (1987-1990) e a quella di Al-Aqsa (2000-2004) é "oramai inevitabile".

Radwani poteva citare i continui attacchi di militari e coloni armati sionisti a villaggi e proprietà agricole palestinese, la continua costruzione di colonie illegali, gli arresti senza giustificazione legale, le torture e la negligenza medica in carcere; ma si é soprattutto soffermato sulle irruzioni e le profanazioni della Spianata delle Moschee ad Al-Quds e del Nobile Santuario di Al-Aqsa, al centro dei brutali tentativi di 'giudaizzazione' di uno spazio che testimonia la millenaria natura araba e islamica della Città Santa.

Radwani si é augurato che le organizzazioni arabe e musulmane a livello internazionale sappiano assumersi le loro responsabilità nei confronti della città di Al-Quds e dei suoi monumenti storici e religiosi.

mercoledì 13 giugno 2012

Rashid Ghannouchi in visita in Egitto discute con l'Ikhwan e coi partiti della questione palestinese!

Il fondatore e leader supremo del Movimento tunisino per il Rinascimento Musulmano -Ennahda-, Rashid Ghannouchi, ha confermato nel corso della sua recente visita in Egitto di avere tenuto incontri al vertice con i rappresentanti di alcuni partiti politici e con alcuni ex-candidati presidenziali, durante i quali sono state discusse "Questioni riguardanti il problema palestinese, i costanti pericoli che minacciano Gerusalemme e Gaza e le minacce del regime sionista".

Ghannouchi, parlando del suo incontro con i membri del Partito di Libertà e Giustizia, legato alla Fratellanza Musulmana, ha dichiarato ai microfoni del Palestine Information Center che: "La questione palestinese é stata al top dell'agenda di discussione con l'Ikhwan e i suoi rappresentanti, con i membri dell'FJP e con gli ex-candidati presidenziali". "

Vi é un largo consenso riguardo alla questione palestinese e il ruolo dei gruppi dirigenti sorti dalla Primavera Araba riguardo essa, la battaglia rivoluzionaria del risveglio musulmano non potrà dirsi veramente completa fino a quando Gerusalemme non sarà libera e la Moschea di Al-Aqsa salva da ogni tentativo giudeizzatore e distruttore, perché la Palestina é veramente il cuore della nazione araba e dell'Umma musulmana".

 Ghannouchi ha anche dichiarato che: "La Primavera Araba, in senso più ampio, é stata ispirata dalle Intifade palestinesi e dall'abilità dei Palestinesi di sopportare e affrontare l'ingiustizia sionista anche contro i rapporti di forza più iniqui e nonostante che il regime ebraico goda dell'appoggio acritico e ipocrita di tutte le potenze occidentali".
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sabato 9 giugno 2012

L' Ikhwan definisce l'elezione di Mohammed Mursi a Presidente egiziano tappa obbligata per la liberazione della Palestina!

Il candidato della Fratellanza Musulmana alla presidenza dell'Egitto sta rapidamente mobilitando il favore popolare nei suoi confronti, anche fidando nel fatto che se coloro che hanno sostenuto la Rivoluzione e la cacciata di Mubarak un anno e quattro mesi fa non voteranno per lui la prospettiva sarebbe quella della salita al soglio presidenziale di un ex-generale d'aviazione uomo del regime al 110% (Ahmad Shafiq) che potrebbe quindi proteggere i residui della dittatura e mettersi di traverso a qualunque tentativo di "repulisti". Quindi tutti coloro che al primo turno hanno scioccamente sprecato il loro voto scegliendo Amr Moussa, Aboul Fotouh o altre inconsistenti 'non-entità' come i vari candidati 'laici' sanno benissimo di non avere scelta e dover sostenere l'uomo dell'Ikhwan e dell'FJP.

Ovviamente, per mobilitare le coscienze nella maniera più penetrante e integrale Mursi sa benissimo come esista solo uno e un solo tasto da premere: quello filopalestinese e antisionista, essendo il sentimento di fratellanza con i legittimi abitanti della vicina Palestina e l'odio per i suoi invasori e occupanti illegali il grande collante del sentire popolare egiziano, che nemmeno trenta e passa anni di dittatura filoimperialista e filosionista sono riusciti a cancellare, anzi, se mai, hanno avuto l'effetto opposto di rafforzarlo e approfondirlo. 
 Nel corso di un recente raduno elettorale, tenutosi della cittadina del Delta di Mahalla, che ha visto la partecipazione della Guida Suprema dell'Ikhwan Mohammed Badei e di una nutrita rappresentanza degli Stati Maggiori della Fratellanza e del Partito di Libertà e Giustizia il predicatore Sawfat Hagazy ha dichiarato che l'elezione di Mursi a Presidente dell'Egitto sarà "Il primo passo verso la liberazione della Palestina e di Gerusalemme, al canto di 'Milioni di Martiri in Marcia verso Al-Aqsa'!", con palese riferimento alla moschea messa in pericolo dai costanti tentativi israeliani di provocarne il crollo minandone le fondamenta con la scusa di "scavi archeologici".
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martedì 5 giugno 2012

Lo Sceicco Salah a Istanbul dichiara. "La fine dell'occupazione sionista in Palestina é ormai questione di tempo!"


Il capo della Fratellanza Musulmana in Israele, Sceicco Raed Salah, ha affermato che la fine dell'occupazione ebraica dei territori invasi nel 1948 é ormai imminente e che il declino del sostegno internazionale per il regime espansionista e guerrafondaio israeliano é ormai una realtà ovvia, che non tarderà a far sentire le proprie conseguenze in ogni campo.
 Lo Sceicco Salah ha sottolineato durante un'esclusiva intervista con l'Agenzia "Palestine Information Center" tenutasi a Istanbul che la nazione araba e islamica resisterà a confronterà ogni tentativo sionista di espropriare, danneggiare o demolire il Nobile Santuario di Al-Aqsa e le sue pertinenze. Lo Sceicco ha anche apprezzato il sostegno turco alla Causa palestinese, evidenziando come vi siano positive speranze per il ruolo di collaborazione e cooperazione della Turchia con il mondo arabo e musulmano.

La dichiarazione di Salah é stata rilasciata durante la sua partecipazione a un evento organizzazto dalla "Our Heritage Endowement Assembly", che lavora per proteggere le testimonianze archeologiche e artistiche di origine ottomana nella Gerusalemme Occupata dai sionisti e sottoposta al loro strisciante e malizioso processo di "giudaizzazione forzata".
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domenica 22 aprile 2012

La radio dell'Esercito sionazista cerca di esacerbare le polemiche contro la visita del Gran Mufti Gomaa Mohammed a Gerusalemme!

L'Emittente radio dell'Esercito sionista di Occupazione della Palestina avrebbe smentito, in una sua recente diffusione, il tentativo di giustificazione addotto dal Gran Mufti d'Egitto per deflettere le critiche sollevate dalla sua recente visita alla Moschea di Al-Aqsa, nella città occupata di Al-Quds/Gerusalemme; egli infatti aveva sostenuto di avere risposto all'invito di un reale ascemita e di non avere avuto alcun contatto diretto con il regime ebraico.

La stazione sionista avrebbe confermato che "estesi contatti" sarebbero stati intrattenuti tra lo staff del Gran Mufti e le autorità di occupazione, in special modo il Ministero della Guerra. Naturalmente queste dichiarazioni potrebbero anche essere state rilasciate in maniera da inasprire la polemica contro la figura religiosa egiziana e la dinastia ascemita.

Il Consiglio dei Saggi della Grande Moschea di Al-Azhar ha tenuto una riunione straordinaria capeggiata dal Grande Sceicco Dr. Ahmed al-Tayyeb al termine della quale un documento ufficiale ha confermato l'interdetto a qualunque genere di visita ad Al-Quds fino a che essa rimane occupata militarmente dal regime dell'Apartheid.
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venerdì 20 aprile 2012

La visita a Gerusalemme del Gran Mufti d'Egitto scatena lo scandalo di Hamas e dell'Ikhwan!

Una tempesta di polemiche e critiche; solo così si può sintetizzare la reazione suscitata dalla visita del Gran Mufti d'Egitto, probabilmente la figura religiosa più conosciuta e influente del paese, Ali Gomaa, alla Moschea di Al-Aqsa. Lo scandalo deriva dal fatto che, essendo Al-Quds/Gerusalemme sotto l'illegale occupazione militare sionista per visitarla una figura religiosa deve giocoforza scendere a patti col regime ebraico, implicitamente riconoscendone l'autorità, motivo per il quale ad esempio sia la Grande Moschea di Al-Azhar che il Primate Copto Shenouda III (recentemente scomparso) avevano invitato i fedeli cristiani e musulmani a non visitare Gerusalemme fino a che rimaneva sotto regime di occupazione.

Le reazioni più forti si sono avute dal Movimento musulmano di Resistenza Hamas e dall'Ikhwan, la popolare e influente fratellanza musulmana d'Egitto. Il Vicesegretario del Politburo di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha dichiarato che la presenza del Gran Mufti a Gerusalemme ha 'implicitamente beneficiato' il regime ebraico dell'Apartheid e ha configurato un 'grave danno' alla Causa della Resistenza. Tanto l'Ikhwan, quanto il suo braccio politico, l'FJP, hanno respinto le deboli giustificazioni di Gomaa, che ha dichiarato di essersi recato ad Al-Quds dietro invito di un principe ascemita giordano e di non avere avuto contatti con l'occupazione (evidentemente li aveva avuti il suo ospite, membro di una dinastia corrotta e complice di Tel Aviv), dichiarando "comunque ingiustificabile" la sua presenza nella città occupata.

Anche lo Sceicco Raed Salah, capo della Fratellanza Musulmana nel regime ebraico, ha stigmatizzato l'evento; tornato da poco in patria dopo nove mesi di battaglia legale in Inghilterra per ottenere giustizia dopo il suo arresto e la sua detenzione a seguito di una campagna diffamatoria della lobby ebraica britcannica, lo Sceicco ha domandato, retoricamente, come si possa visitare Al-Quds e il suo Nobile Santuario quando figure religiose come lo Sceicco Ekrima Sabri, predicatore alla Moschea di Al-Aqsa, vengono tenute distanti da essa. Anche allo Sceicco Salah é stato più volte impedito dal raggiungere Gerusalemme dalle forze sioniste di occupazione.
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martedì 17 aprile 2012

Hamas si congratula coi paesi arabi che sostengono il boicottaggio dell'Adidas!


Ezzet Resheq, membro del Politburo di Hamas ha salutato con soddisfazione la decisione dei Ministri della Gioventù e dello Sport di numerosi paesi arabi che, dopo essersi incontrati a Riyadh a inizio aprile hanno deciso di applicare il boicottaggio dei prodotti Adidas già in vigore in Palestina dopo che la multinazionale dello sport aveva ufficialmente sponsorizzato la 'Maratona di Gerusalemme', evento illegale organizzato dall'entità ebraica di occupazione come parte della sua subdola campagna di 'giudaizzazione' della capitale di Palestina.

All'iniziativa ministeriale si é anche unito il Club Yarmouk giordano, una delle più importanti associazioni sportive del regno ascemita. I Ministri arabi dello Sport e della Gioventù hanno anche deciso di organizzare maratone in tutte le capitali arabe lo stesso giorno dell'evento sionista, battezzandole "Gerusalemme é nostra", onde toglierevi il più possibile visibilità e rilevanza.

In tutta la Cisgiordania e la Striscia autonoma di Gaza i prodotti Adidas sono ormai introvabili e gli ultimi stock rimasti sono stati distrutti pubblicamente.
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sabato 17 marzo 2012

Adidas collabora con il regime sionista e le sue politiche di occupazione: Hamas dichiara il boicottaggio totale del marchio! Partecipate anche voi


Il Ministero dello Sport e delle Politiche per la Gioventù del Governo palestinese ha ufficialmente dichiarato che, a causa del suo coinvolgimento nella 'maratona' tenutasi recentemente nella città occupata di Al-Quds e organizzata dal regime ebraico la compagnia 'Adidas' si é ufficialmente schierata con l'occupazione sionista e l'uso di suoi prodotti e marchi é diventato totalmente incompatibile con il sostegno e la solidarietà alla Causa palestinese.

"Abbiamo parlato della questione in ambito governativo, decidendo in ultimo di applicare un boicottaggio totale a ogni genere di prodotto Adidas, per il coinvolgimento del marchio nella maratona ad Al-Quds occupata", ha dichiarato il Direttore degli Affari Sportivi Jaber Ayyash. Per sostenere tale decisione si terranno manifestazioni ufficiali nella Striscia di Gaza (foto correlate) nonché campagne informative anche sui network sociali come Facebook e Twitter.

Il Ministero dello Sport ha già lanciato un evento ufficiale dal titolo "Sosteniamo Al-Aqsa, boicottiamo l'Adidas", che ha avuto luogo dopo un incontro di calcio tenutosi nella Striscia; durante questo magliette e accessori Adidas donati dai commercianti di Gaza sono stati incendiati.
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mercoledì 22 febbraio 2012

Riunione organizzativa a Londra per preparare la "Marcia Globale verso Gerusalemme!"


Organizzazioni filopalestinesi di diverse nazioni europee hanno aperto ieri un meetin londinese per discutere le modalità di organizzazione ed esecuzione di una marcia globale su Gerusalemme/Al-Quds occupata, che dovrebbe avvenire il 36 anniversario della "Giornata della Terra Palestinese". Rappresentanti di organizzazioni impegnate in merito sono arrivati dalla Germania, dall'Austria, dall'Italia, dall'Olanda per stabilire punti e tappe di avvicinamento a questo grande evento che segnerà un punto di svolta una volta per tutte nella lotta per la liberazione della Città Santa occupata.

I partecpanti intendono arrivare al Nobile Santuario di Al-Aqsa, in sé stesso simbolo materiale della volontà di Resistenza ostinata e caparbia contro gli spietati piani sionisti di pulizia etnica, persecuzione e giudaizzazione forzata, che intenderebbero sradicare millenni di identità cristiana e musulmana della Gerusalemme araba per sostituirli con la rozza impostura 'hollywoodiana' di una città mai esistita salvo che, forse nelle scenografie di cartapesta di Ben Hur e simili sandaloni.

Sarah Colborne, Direttrice esecutiva della PSC, Campagna di Solidarietà con la Palestina ha dichiarato che la marcia sarà un importante momento di lotta contro l'Apartheid sionista e che manifestanti in tutto il mondo si raduneranno davanti alle ambasciate del regime sionista di occupazione per far capire ai suoi governanti che abusi e attacchi contro la Cultura e il Retaggio storico e archeologico palestinese non saranno più tollerati. Comitati nazionali per la marcia su Gerusalemme sono stati formati in Giordania, Egitto, Libano, Sudafrica, Australia, Indonesia, Malesia, Pachistan, Usa, Iran, India, Siria e molti altri paesi del mondo.
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lunedì 13 febbraio 2012

Il Comandante dell'Esercito egiziano dichiara: "Attaccare la Moschea Al-Aqsa é come attaccare l'Egitto!", Hamas apprezza e ringrazia!


Il Capo di Stato Maggiore egiziano e Vicepresidente del Consiglio Supremo delle Forze Armate, Generale Sami Anan ha dichiarato nel corso del week-end che ogni iniziativa ostile del regime ebraico contro il Nobile Santuario di Al-Aqsa e la sua Cupola della Roccia, nella città occupata di Gerusalemme, sarà considerato a tutti gli effetti un attacco all'Egitto, come un bombardamento al Cairo o ad Alessandria.

Fonti del Ministero della Difesa egiziano riportano che Anan avrebbe alzato il livello di allerta e mobilitazione delle truppe del Cairo nel caso che si presentasse la necessità di rafforzare ulteriormente il dispositivo di Difesa nel Sinai (già potenziato grazie al consenso imbecille di Ehud Barak, Ministro della Guerra sionista) e condurre azioni dimostrative in territorio palestinese occupato, in risposta a mosse ostili contro Gerusalemme e il suo patrimonio storico, artistico e religioso.

Da Gaza il leader di Hamas Ismail Radwan ha messo in guardia il regime ebraico dell'occupazione da ogni iniziativa contro il Nobile Santuario, avvertendolo che a seguito di una mossa avventata "tutta la regione" potrebbe esplodere. Radwan ha invitato il popolo di Palestina e tutte le fazioni politiche e resistenziali a "rimanere in guardia" contro attacchi sionisti contro l'Aqsa, ringraziando nel contempo l'Esercito egiziano per l'importante segnale lanciato con le dichiarazioni di Anan.

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mercoledì 1 febbraio 2012

Ihsanoglu annuncia: "Stanziati quindici milioni di dollari per affrontare gli attacchi giudaizzatori contro Gerusalemme!"


Il Segretario Generale dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica, Ekmeleddin Ihsanoglu ha dichiarato che la sua organizzazione ha fatto diverse importanti mosse diplomatiche per estendere un sostanzioso e continuo aiuto materiale alle istituzioni palestinesi che nella città di Al-Quds si oppognono all'ondata di attacchi sionisti che puntano a stravolgere la storia e gli equilibri demografici della Città Santa.

L'annuncio é stato reso la scorsa domenica, letto dall'Assistente Segretario Generale OIC per la Palestina e gli Affari Gerosolimitani Samir Diyab durante una cenferenza su Gerusalemme tenutasi ad Amman con lo scopo di valutare e soppesare i pericoli che minacciano la città, in primo luogo gli sforzi di giudaizzazione forzata.

Ihsanoglu ha poi aggiunto che la Banca Islamica per lo Sviluppo ha messo già da parte in questo mese 15 milioni di dollari per il sostegno al settore delle Costruzioni e quello della Sanità e dell'Educazione. Egli ha affermato che quanto verrà versato a favore dei Palestinesi di Al-Quds é comunque poco rispetto a quanto servirebbe alla comunità locale per respingere con successo i tentativi sionisti di stravolgere la Storia, l'eredità e la Cultura della città-simbolo della Palestina.
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venerdì 20 gennaio 2012

Incontro in Libano tra Ibrahim as-Sayyed di Hezbollah e una delegazione di alto livello del PFLP!


Il dirigente di Hezbollah, sua Eminenza Ibrahim Amin as-Sayyed (sopra) ha ricevuto una delegazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina che, guidata da Maher al-Taher (sotto a sinistra), comprendeva anche il membro del Politburo Abu Ahmad Fuad (sotto a destra) e, naturalmente, il rappresentante del PFLP in Libano, Marwan Abdul Al. Presenti al meeting erano anche il Responsabile di Hezbollah per gli Affari Palestinesi Hassan Hodroj e il suo assistente Atallah Hamoud. Entrambe le parti hanno discusso gli ultimi sviluppi politici dell'arena palestinese, con particolare riguardo all'assedio giudaizzatore a cui é sottoposta Al-Quds e il suo Nobile Santuario.

Entrambe le parti hanno espresso gratitudine per gli sforzi di riconciliazione mirati a ricomporre l'unità nazionale palestinese, discutendo poi a lungo sulle prospettive dei movimenti e del cambiamento in atto in molti paesi del Mondo Arabo e di cosa questi rivolgimenti possono significare per la causa palestinese. Particolare rilievo hanno avuto gli sviluppi in Siria dove, nonostante gli sforzi di player potentissimi come Usa, Israele, Qatar e Arabia Saudita (con il supporto anche di Turchia, Francia e certi partiti e milizie libanesi) il Governo di Assad sembra aver resistito a oltre dieci mesi di campagna terroristica.

Maher al-Taher ha affermato che la stima e l'ammirazione del PFLP verso Hezbollah é totale, additandolo come esempio riuscitissimo di un movimento di Resistenza nazionale e popolare, un esempio per tutte le forze progressiste e antisioniste della regione; Sua Eminenza As-Sayyed, ringraziando, ha lodato il Fronte Popolare per la sua salda dedizione ai principi della Resistenza, cui non é mai venuto meno nemmeno nei tempi bui in cui quella che era la forza politica palestinesi di maggioranza si piegava ai diktat che pretendevano 'trattative', 'riconoscimenti' e l'abbandono delle armi.

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lunedì 16 gennaio 2012

A Jakarta il "Partito di Prosperità e Giustizia" mobilita il popolo indonesiano contro i "feroci attacchi sionisti" contro Al-Aqsa!


Dozzine di migliaia di abitanti della capitale indonesiana, lo stato del mondo con la maggiore popolazione musulmana, hanno preso parte a una colossale manifestazione di solidarietà con gli abitanti di Gerusalemme che ogni giorno devono affrontare attacchi e provocazioni sioniste contro i luoghi sacri del terzo centro spirituale musulmano dopo la Mecca e Medina; la dimostrazione aveva come simbolo il Nobile Santuario di Al-Aqsa e la Cupola della Roccia, costantemente prese di mira da militari sionisti ed estremisti giudei.

L'Onorevole Dr. Abdulrahman al-Jamal, attualmente in visita ufficiale in Indonesia, é intervenuto quando la marcia oceanica dei dimostranti si é conclusa di fronte alle sede degli Uffici Onu di Jakarta, rivolgendo un discorso nel quale, ringraziando gli astanti per il loro impegno solidale, ha denunciato "la feroce campagna di aggressione sionista" che investe Al-Aqsa e tutta Al-Quds. Al-Jamal ha sottolineaot che il regime ebraico continua a espandere i suoi tunnel e i suoi scavi sotto il Nobile Santuario, nel tentativo di minarne le fondamenta con la scusa di cercare inesistenti 'prove' del mitico Tempio di Salomone di cui non é mai stata rinvenuta alcuna traccia nella zona della Roccia.

Il Deputato palestinese ha invitato tutti gli indonesiani e tutti i musulmani del mondo a mobilitarsi in sostegno della Causa palestinese e a intervenire rapidamente in difesa di Gerusalemme e dei suoi luoghi sacri di fronte al montare della aggressiva e violenta campagna di giudaizzazione portata avanti dal regime dell'occupazione sionista.


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domenica 11 dicembre 2011

Hamas lancia un appello al mondo perché si mobiliti in difesa di Al-Aqsa, simbolo di Gerusalemme Araba e Musulamana!


Il Movimento di Resistenza Islamica Hamas ha messo in guardia il Governo di occupazione sionista dalle possibili ripercussioni della sua decisione di chiudere il ponte della Porta di Mughrabi, una delle vie d'accesso alla Moschea di Al-Aqsa, che potrebbe preludere alla sua demolizione. atto che Hamas riterrebbe "una flagrante violazione della santità del Nobile Santuario un crimine contro l'Arte, la Storia e la Cultura nonché una provocazione mirata contro milioni di Palestinesi e di Musulmani in tutto il mondo".

In un recente comunicato stampa Hamas ha avvertito il Governo sionista a proposito dei rischi insiti nella sua politica di demolizione del patrimonio storico e culturale palestinese che si é concentrata su Al-Aqsa in quanto simbolo della natura araba e islamica di Gerusalemme, che si desidera cancellare per sostituirla con una fittizia e inesistente giudaizzazione. "Riterremo l'entità sionista pienamente resposnabile di ogni danno cagionato al Santuario di Al-Aqsa".

Il comunicato chiama a una generale insurrezione palestinese araba e musulmana per difendere e sostenere Al-Aqsa: "In risposta alla rabbiosa campagna istigata dall'occupazione sionista chiamiamo tutti i Palestinesi e tutta la Nazione Araba e Islamica a sorgere in difesa del simbolo di Gerusalemme, terzo luogo santo dell'Islam, minacciato dalle trame del regime ebraico. Chiediamo altresì alla Lega Araba, all'UNESCO e all'OIC di prendere immediati provvedimenti per suscitare contro tali piani una campagna internazionale che fermi una volta per tutte i crimini contro Gerusalemme e il suo retaggio storico e culturale".

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