domenica 14 dicembre 2014

Dopo la 'pausa' del 2013 Hamas torna a festeggiare il suo "compleanno" a Gaza

Come riportato dal nostro puntuale ed accurato articolo in merito l'anno scorso il Movimento di Resistenza palestinese Hamas decise di cancellare le manifestazioni pubbliche per il 26esimo anniversario della sua fondazione, affinché non venissero disperse risorse che si sarebbero potute impiegare per affrontare la difficile situazione umanitaria della Striscia assediata.

Adesso, con la situazione se possibile addirittura peggiorata per le conseguenze della crudele aggressione armata sionazista della scorsa estate, celebrazioni per il 27esimo anniversario della nascita di Hamas si sono invece tenute, evidentemente per l'effetto psicologico sulla popolazione dell'enclave litoranea e per celebrare le gravi perdite inflitte in estate agli aggressiori sionisti.

La celebrazione dell'anniversario di Hamas é una importante data per Gaza che in passato ha mobilitato milioni di persone.

Le manifestazioni di ieri e avantieri sono state comunque celebrazioni in tono minore, sempre in un'ottica di conservazione e risparmio delle risorse, ma hanno visto comunque la partecipazione entusiasta della popolazione.

Si attende tra poche ore (a mezzogiorno ora di Gaza) anche una manifestazione delle Brigate Qassam che vedrà la lettura di un messaggio ufficiale del portavoce Abu Obeida.

Augurando fortuna e vittoria a tutti i seri e zelanti combattenti per la Resistenza senza 'se' e senza 'ma' contro il regime ebraico vogliamo chiedere ad Hamas: le armi che campeggiavano nel placard dietro il palco della celebrazione chi le ha procurate?

E' stato forse Erdogan che fornisce di tutto punto i suoi amici dell'ISIS?
E' stato forse l'Emiro del Qatar?
E' stata forse la Fratellanza Musulmana?

Oppure é stato Hezbollah?
Oppure é stata la Siria di Assad?
Oppure è stata la Guardia Rivoluzionaria Iraniana?

Scegliete saggiamente i vostri amici e i vostri alleati, e potrete festeggiare in futuro nuove vittorie e nuovi anniversari!

Al-Zharaa e Nubbal rimangono imprendibili per i takfiri di Al-Nusra mentre da Est avanzano le truppe di Assad!

Ancora una volta vi possiamo presentare una mappa aggiornata della situazione sul campo di battaglia a Nord di Aleppo, dove le forze regolari siriane dopo avere conquistato Al-Manasheer e le cave di pietra di Al-Breiji stanno avanzando verso Ovest per liberare i villaggi sciiti di Zahraa e Nubbal.

Sapendo di avere poco tempo prima di venire presi alle spalle i takfiri  di Al-Nusra hanno rinnovato i loro attacchi contro le due località ma sono stati presi d'infilata dal fuoco combinato delle unità di Hezbollah e della milizia popolare NDF perdendo oltre cinquanta uomini.

Intanto più a Sud altre colonne dell'Esercito Arabo Siriano si apprestano a prendere il controllo di Al-Layramoon, uno sviluppo che avrà conseguenze decisive per l'intera regione. L'epopea di Zahraa e Nubbol, ne siamo certi, col tempo rivaleggerà in prestigio e significato strategico con quella della Prigione Centrale, la cui prolungata, eroica resistenza ha permesso la completa liberazione dell'Hinterland settentrionale della città.

Triplice attacco islamista contro i terminal petroliferi di Hilal sventato dai jet libici!!

Le forze aeree del Governo libico in esilio e quelle controllate dal Signore della Guerra anti-islamista Generale Khalifa Haftar sono riuscite con un rapido e decisivo intervento combinato a sventare un attacco su tre fronti scatenato dall'alleanza islamista 'Fajr Libya' contro i terminal e le strutture petrolifere di Al-Hilal.

La regione di Al-Hilal, nell'Est della Libia contiene i terminal petroliferi di Sidra, di Ras Lanuf e Mersa el-Brega tramite i quali viene venduto il (poco) petrolio che il paese nordafricano riesce ancora a esportare dopo esser stato trasformato dall'intervento NATO che permise l'assassinio di Gheddafi in un buco nero di instabilità e terrorismo.

Senza quelle strategiche strutture sarebbe impossibile per il Governo ufficiale e per la milizia di Haftar procurarsi il denaro necessario a mantenere efficienti le propri e truppe. Per questo nelle scorse ore colonne armate di miliziani islamisti sostenuti da Turchia e Qatar erano partite da Derna (località in mano a Fajr Libya) decise a conquistare Al-Hilal o almeno a distruggerne le infrastrutture per negarne i benefici ai loro nemici.

Ma una serie di raid aerei ed elicotteristici condotti da tutti gli apparecchi in grado di prendere il volo hanno scompaginato e distrutto le colonne islamiste disperdendone i resti. Il portavoce delle forze di Haftar, Brigadiere Sakr Jaroushi ha dichiarato che uno 'Stato di Emergenza' é tuttora in vigore e le forze aeree si tengono pronte a tornare in azione se vi fosse una 'reprise' del tentativo di avanzata.

Lo Sceicco Qassem: “Presto assisteremo alla vittoria della Siria sui terroristi!"

Naim Qassem, Vicesegretario generale del Movimento di Resistenza libanese Hezbollah, ha dichiarato che presto assisteremo alla vittoria del governo siriano contro terroristi e i loro finanziatori e sostenitori.

Qassem ha deplorato la chiara complicità degli Stati Uniti e del loro principale complice nella regione, il regime sionista, nei crimini commessi dai terroristi nella regione. Allo stesso modo, lo sceicco Qassem ha commentao il report degli osservatori delle Nazioni Unite (ONU), sulle complicità tra israele e i terroristi che operano in Siria: “Così come l'esercito siriano ha raggiunto molti successi e progressi in diverse parti di questo paese, abbiamo assistito all’attacco dei jet di Tel Aviv in territorio siriano", ha affermato.

Il funzionario di Hezbollah ha spiegato che nonostante l'ampio sostegno offerto da alcuni paesi stranieri ai terroristi in Siria "con l'aiuto di Dio si possono interrompere le trame che hanno ordito e distruggere i loro gruppi armati, come dimostrano le numerose e importanti vittorie ottenute dalle truppe siriane e dai loro alleati".

sabato 13 dicembre 2014

L'ISIS ci riprova a Deir Ezzour e fallisce ancora! Tank-bomba protetto dalla nebbia viene distrutto dalle truppe di Assad!

Un vecchio T-55 catturato in Irak e trasformato in un'autobomba su cingoli, questa la "arma segreta" con cui l'ISIS, costretto alla ritirata dopo aver perduto oltre 200 uomini nel suo precedente fallito attacco contro la base aerea di Deir Ezzour, ha cercato senza successo di rimediare al suo precedente fallimento.

Nemmeno l'accorgimento di aver tentato l'attacco durante le ore di nebbia é servito ad alcunché visto che le truppe siriane a difesa della base sapevano benissimo che nessuna unità vicina ha in dotazione i T-55 e quindi hanno diretto subito un nutrito lancio di razzi e armi pesanti contro il mezzo corazzato.

In ultimo é stato un "Kornet" russo a fare giustizia del tank suicida, guidato da un terrorista libico di nome  Abu Farouq Al-Leebi, il che conferma come ogni paese o regione sotto l'influenza della Turchia e del Qatar si trasformi in un serbatorio di mercenari takfiri per il 'califfato' dell'ISIS.

La Via della Seta su Rotaie? La Repubblica Islamica si collegherà alla Cina via Afghanistan, Tagikistan e Kirghizistan!!

Dopo l'importante inaugurazione della ferrovia  Ozen - Bereket - Gorgan, che unisce l'Iran al Turkmenistan e al Kazakhstan la Repubblica Islamica ha annunciato un altro importante progetto infrastrutturale per altre centinaia e centinaia di chilometri di strada ferrata, questa volta verso la Cina.

A essere interessati sulla strada tra Iran e Regno di Mezzo saranno questa volta Afghanistan, Tagikistan e Kirghizistan; la ferrovia passerà da Herat e terminerà a Kashgar, nell'Estremo Occidente cinese, una zona del paese una volta desolata e spopolata ma attualmente al centro di importantissimi progetti di sviluppo nell'ambito della politica cinese di apertura verso l'Asia Centrale e di 'Nuova Via della Seta'.

Esperti e osservatori internazionali hanno correttamente fatto notare che l'Iran stia enormemente beneficiando del clima di sviluppo delle relazioni tra paesi eurasiatici che esalta il suo ruolo geopolitico ed economico a dispetto del perdurante atteggiamento ostile e sanzionatorio degli Usa e degli altri paesi imperialisti.

La nuova sconiftta dell'ISIS in Irak non è militare: 20 milioni di pellegrini sciiti affollano Karbala per l'Arbaeen!

"Chi non terrorizza, s'ammala di terrore", così cantava Fabrizio De André, e, se le sue parole erano vere, allora i vari 'emiri' del miserabile 'califfato' dell'ISIS dovrebbero cominciare a battere i denti e iniziare a pensare a una "exit strategy" visto che come dimostrano i 20.000.000 di pellegrini sciiti irakeni, iraniani, bahreini, libanesi e di altri paesi del Medio Oriente e dell'Asia dimostrano con la loro stessa presenza nelle strade e nei dintorni di Karbala, l'ISIS e le sue minacce sono rimbalzate senza colpo ferire sulla determinazione di milioni di fedeli di celebrare una delle date più sacre del calendario sciita col tradizionale pellegrinaggio.

L'ISIS aveva tempestato e minacciato stragi orrende, nella speranza di vibrare un importante colpo mediatico contro gli odiatissimi musulmani sciiti (chissà come mai questo 'califfato islamico' invece non si impegna a cacciare americani ed ebrei dal Qatar, dal Bahrein, dalla Palestina...mah!).

Ma lo zelo e la fede dei seguaci dell'Ahlul Bayt si sono mostrate più forti di ogni timore, e anche quest'anno come dal 2009 a questa parte é stato stabilito un NUOVO RECORD di affluenza a Karbala che é diventato anche il nuovo record storico e mondiale di adunata pacifica da quando (nel 2009) é tornato possibile in Irak marcare l'anniversario dell'importante ricorrenza sciita.

L'Arcivescovo di Sebastia visita l'ambasciata siriana a Sofia: solidarietà per l'aggressione militare contro Damasco!

L'Arcivescovo Ortodosso di Sebastia, Atallah Hanna, nel corso di una visita ufficiale all'ambasciata siriana a Sofia, ha condannato fermamente l'avventurismo militare sionista risultato nel duplice bombardamento del Rif Dimashq e di Al-Dimas, avvenuto pochi giorni orsono, indicando che tali atti sono la maniera meschina di Tel Aviv di attaccare una potenza che si é sempre distinta per il suo incondizionato sostegno alla lotta di liberazione palestinese.

Hanna ha denunciato il sostegno fornito dal regime dell'Apartheid ai terroristi mercenari che hanno cercato di mettere a ferro e fuoco la Siria in questi tre anni, grazie a Dio scontrandosi con l'indomita volontà di Resistenza del Governo, del popolo siriano, delle loro forze armate e di sicurezza.

"(i sionisti) vogliono frammentare le società arabe diffondendo odio religioso e settario tramite gruppi di estremisti al loro servizio, ma la saggia leadership del Presidente Assad ha reso questo piano un sogno irrealizzabile".

Il rappresentante diplomatico siriano in Bulgaria, la Signora Nadra Sayaf, ha espresso sincero apprezzamento per le parole dell'Arcivescovo, ribadendo che l'impegno della Repubblica Araba Siriana verso la Palestina e la sua lotta é una priorità immodificabile.