lunedì 9 gennaio 2012

Il "piffero" Obama voleva 'suonare' l'Iran con le sanzioni, ma é stato invece "suonato" (insieme al dollaro) da Russia e India!


Ricorda veramente la storia dei "pifferi di montagna" l'inaspettata (e grave, per gli scalcagnatissimi conti pubblici a stelle e strisce) conseguenza delle inutili "sanzioni" emesse unilateralmente dagli Usa contro il settore finanziario iraniano per esplicita volontà dell'Amministrazione Obama che cerca, con queste futili misure, di placare le perentorie richieste della lobby filosionista che, guidata dall'AIPAC, fa clamore minacciando di chiudere i rubinetti dei finanziamenti elettorali all'inquilino nero della Casa Bianca proprio al principio di questo 2012 elettorale.

Quello che i servitori di Sion installati nel perverso e corrotto sistema dei finanziamenti privati alla campagna elettorale del Presidente in carica (alimentati con una parte dei tre miliardi di dollari che ogni anno gli stessi Usa "regalano" a Israele, apparentemente bisognoso di 'aiuti per il terzo mondo'! -sic-) pretenderebbero sarebbe, nientemente, che l'attacco militare massiccio all'Iran, possibilmente coronato dalla sua invasione. Ovviamente Obama anche se volesse non potrebbe impelagarsi in una simile ricetta per il disastro militare visto che ha appena varato tagli alle spese belliche da 500 miliardi di $ in conseguenza dei quali, fino a che dura l'occupazione NATO dell'Afghanistan gli Usa non possono permettersi nessun'altra avventura armata, nemmeno una pagata dai petrodollari sauditi e qatariani come quella contro Gheddafi.

Le 'sanzioni' contro la Banca Centrale Iraniana, quindi, sono poco più che un'offa, un contentino lanciato all'AIPAC e al suo Moloch filosionista. Ma ecco che, inaspettatamente, arrivano due reazioni, differenti ma dello stesso segno, che minano gravemente l'economia Usa; Russia e India, infatti, hanno più o meno contemporaneamente annunciato che abbandoneranno il dollaro nelle loro trattative commerciali con Teheran. La notizia é sensazionale, perché Mosca e Nuova Delhi fanno parte del BRIC, il quartetto di economie in crescita anche in questo scenario di stagnazione e recessione e ormai é solo questione di tempo prima che Brasilia e Beijing le imitino. Inoltre, una volta fattolo verso l'Iran e verificati gli ottimi risultati, anche altri paesi chiederanno al BRIC di trattare i loro affari nelle locali valute sovrane: rupie, rubli, renminbi, cruzeiros, oppure in rial, con una sempre più evidente (e devastante) marginalizzazione del biglietto verde sui mercati finanziari internazionali.

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