Da quanto emerso dalle indagini ONU i morti sono stati assassinati in due separate occasione da gruppi di miliziani con armi individuali come fucili e mitra che hanno sparato alle loro vittime da pochi metri di distanza: in tutte le foto di cadaveri che sono emerse non é stato infatti possibile trovarne alcuna dove i corpi fossero coperti da detriti e polvere, come sarebbe successo se fossero periti sotto un bombardamento, le ferite, anzi, erano molto nette e dovute da proiettili, non da schegge o detriti.
Intanto, dopo essersi incontrato con il Presidente Bashir Assad, l'inviato ONU Kofi Annan ha ufficialmente ringraziato il Governo di Damasco per la sua "profonda e sincera cooperazione con gli osservatori internazionali" e ha definito l'atteggiamento tenuto dalle autorità nei confronti dell'inchiesta ONU sui fatti di Houla "molto incoraggiante". Assad ha chiarito all'Ex-segretario generale ONU che il suo piano di pacificazione avrà una possibilità di riuscita soltanto quando verranno strozzati tutti i canali di traffico di armi con cui Turchi, Sauditi e Qatarioti stanno rifornendo i gruppi di terroristi wahabiti infiltrati nel paese.
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