L'ambasciatore Saleh bin Abdullah si sarebbe recato all'aeroporto internazionale del Cairo lo scorso sabato sera a ricevere "un ospite" (il quale poi si é rivelato essere lo 'spymaster' Zaif) che arrivava con un voluminoso seguito di colli, che, Abdullah, forte delle sue credenziali diplomatiche, ha certcato di far transitare senza controlli di dogana citando la sua 'immunità diplomatica'. Giustamente gli ufficiali egiziani gli hanno fatto notare che essa non si poteva magicamente 'estendere' al suo ospite e hanno aperto le valige, trovandovi, mazzette e mazzette di fruscianti biglietti verdi.
Da molti giorni prima delle elezioni presidenziali esponenti della Fratellanza Musulmana e degli altri partiti protagonisti della cacciata di Mubarak avevano denunciato la sfacciata campagna di 'voto di scambio' condotta nei quartieri più poveri delle città egiziane, dove persone che altrimenti avrebbero disertato le urne sono state convinte a dare il loro voto ad Ahmed Shafiq, il candidato gradito ai Generali dello SCAF.
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La "casa regnante" del Qatar prima o poi farà una misera fine, è scritto negli astri.
RispondiEliminaLa rana siberiana che si gonfiava per sembrare una tigre venne schiacciata sotto lo zoccolo di un asino.
Ivan
Aspettiamo come il saggio lungo la riva del fiume nella speranza di veder presto passare il cadavere di qualche grasso emiro...
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