giovedì 3 maggio 2018

Sukhoi-30 del corpo di spedizione russo precipita in mare dopo un episodio di 'birdstrike'; pilota e co-pilota muoiono nell'impatto!

'Birdstrike' é un termine che manda un brivido di apprensione lungo la schiena dei piloti; può sembrare assurdo che un aeroplano, magari un jet da combattimento capace di volare a oltre due volte la velocità del suono e pieno delle più avanzate tecnologie elettroniche possa soccombere all'impatto con un uccello, magari proprio risucchiandolo in una delle sue turbine, eppure, negli ultimi quarant'anni, dozzine e dozzine di apparecchi sono stati persi in questo modo.

L'incidente più costoso di questo tipo accadde all' "invincibile" (ad Hollywood) aeronautica USA che nel settembre 1987 perse un B-1B "Lancer", un colossale bombardiere strategico (grande più o meno come il Tu-160 russo) che impattò contro un uccello marino (forse un pellicano), perdendo tre uomini di equipaggio e con la completa distruzione del velivolo (del costo, in dollari dell'epoca, di 215 milioni di dollari).

Purtroppo oggi un fato simile é accaduto a un Sukhoi-30 delle Forze Aerospaziali russe che stava volando sul mare davanti a Latakia.
L'aereo, che volava a bassa quota, é immediatamente precipitato in mare, senza lasciare tempo ai pure esperti membri dell'equipaggio di azionare i seggiolini eiettabili.

Le nostre più sentite condoglianze vanno ai camerati e ai parenti dei due, che hanno sacrificato le loro vite difendendo la Siria e rinnovando il patto di amicizia e solidarietà che da decenni unisce Mosca e Damasco.

4 commenti:

  1. Non sono morti invano se si pensa a quanti terroristi hanno sicuramente ucciso nelle loro missioni, per questo gliene siamo grati in eterno.

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  2. condoglianze alle famiglie dei 2 piloti e a tutta la Russia . Matteo

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  3. Onore e gloria ai due Eroi Russi.

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