Un tribunale egiziano ha inflitto al leader della famigerata organizzazione della Fratellanza Musulmana (Ikhwan) Mohammed Badieh un nuovo ergastolo per il suo ruolo nelle violenze di piazza del 2013 che causarono diversi morti.
Badieh era già stato condannato al carcere a vita per istigazione all'omicidio, al terrorismo e alla violenza politica.
La sentenza può venire impugnata in appello nei sessanta giorni seguenti alla sua emissione.
Altri 92 imputati dell'Ikhwan hanno ricevuto pene che vanno dai 15 anni di carcere all'ergastolo.
In particolare 15 di essi sconteranno la galera a vita mentre altri 77 passeranno vari periodi di internamento e lavori forzati.
Ho letto un articolo mainstream che si stracciava le vesti sulla "ingiusta condanna" del cittadino usa impiegato della nasa che protempore ha fatto il presidente (morsi) e il consigliere spirituale (badieh), le prove che li hanno portati in gattabuia, per poco non li riducevano alla fine del salame, appesi per il collo. Gli stolti accoglientisti, primaveristi, tapini non hanno la più pallida idea con chi, i nostri, organizzavano con al qaeda nel sinai attacchi contro esercito, polizia e la popolazione che dissentiva. Le intercettazioni sono chiare. Chiare come le decine di persone uccise, i cui corpi sono poi stati ritrovati nelle moschee dell'ikhwan. Io i salami, li avrei fatti penzolare, e in c.lo obanana, la clinton e tutto il cucuzzaro.
RispondiEliminaMondo cane...