sabato 9 marzo 2013

Scoop dell'emittente libanese Al-Manar! Ecco come la Turchia cerca di reclutare estremisti per la milizia qaedista 'al-nusra'!!

Come abbiamo già dichiarato in numerosissimi articoli precedenti uno dei peggiori punti deboli dell'insorgenxa wahabita presente in Siria é proprio quello di non comprendere nelle sue fila quasi nessun siriano, essendo un movimento (o meglio, una collezione di movimenti, milizie, bande) disomogenee, multinazionali, poco coordinate e capacissime, piuttosto che di unire i loro sforzi, di rivolgere le armi le une contro lel altre per banali motivi di supremazia territoriale o spartizione del bottino di saccheggi e ruberie.

Per porre rimedio a questo fatto i servizi segreti militari turchi, pesantemente coinvolti nel sostegno a bande e milizie estremiste operanti in Siria, hanno iniziato a far circolare oltre confine dei 'reclutatori' incaricati di individuare potenziali 'reclute' siriane per il movimento estremista legato ad Al-Qaeda 'Fronte di Al-Nusra'; ne é venuta a conoscenza l'emittente libanese Al-Manar (canale radiotelevisivo del partito Hezbollah), che ha potuto intervistare un siriano (ferito e catturato dalle forze regolari governative) che é stato avvicinato proprio da uno di questi individui.

Il prigioniero ha confermato che gli ufficiali turchi che lo hanno accostato gli hanno sottoposto un questionario da riempire e gli hanno poi fornito altre copie dello stesso che lui avrebbe dovuto diffondere tra amici, conoscenti e altre persone passibili (a suo giudizio) di poter volersi unire ai terroristi. All'uomo era stata prospettata, nel caso fosse riuscito a portare alle file degli estremisti la fantastica cifra di 60 persone "una enorme somma di denaro in premio".

Il questionario dato ai 'candidati', organizzato in 28 punti, dal primo al tredicesimo cerca di raccogliere informazioni in merito alla presenza e alla struttura delle forze armate di Assad nella zona d'origine del compilatore, dal 14 al 23 comprende domande sulla società civile della zona, dal 24 al 27 interroga il candidato sui possibili 'obiettivi' per eventuali azioni armate e al punto 28 gli domanda informazioni sulla presenza di minoranze etniche e religiose di sua conoscenza.

Cambio repentino al vertice della Polizia Antisommossa! Giubilato il Generale Noah, si attende il secondo verdetto per la Strage dello Stadio!

Fonti ufficiali egiziane hanno dichiarato che il capo dei reparti antisommossa é stato giubilato a seguito della violenza indiscriminata adoperata dai suoi uomini negli ultimi giorni a Port Said, dove almeno sei persone hanno trovato la morte e un numero che si aggira attorno alle cinque-seicento ha riportato diversi gradi di ferita, ivi comprese quelle da arma da fuoco a palla solida e le intossicazioni da gas urticante usato senza riguardo alcuno alle procedure di sicurezza.
Il Ministro degli Interni Ibrahimi ha licenziato il Maggior Generale Maged Noah, sostituendolo 'ipso facto' con il parigrado Ashraf Abdullah, secondo il 'lancio' dell'agenzia ufficiale MENA. Intanto a Port Said la polizia antisommossa ha terminato il suo ritiro dai resti incendiati del Quartier Generale, che sono stati lasciati all'Esercito, concentratosi negli ultimi giorni attorno alla città restiva.
Intanto é stata confermata la pena capitale per i 21 imputati riguardo la cosiddetta 'Strage dello Stadio' avvenuta a febbraio 2012; la corte giudicante si riunirà in una seconda seduta al Cairo (per ragioni di sicurezza non più a Port Said) per giudicare 52 altri imputati con accuse minori. Negli scontri tra tifoserie erano morte 74 persone.

Ancora una vittima dei vigliacchi cecchini sionazisti! Contadino ventenne di Gaza ferito gravemente mentre accudiva i suoi orti!!

Cecchini sionazisti, gli stessi despicabili individui che vanno in giro con le magliette raffiguranti donne arabe incinte nei loro mirini, o che pubblicano su 'Facebook' e 'Instagram' le foto di bambini palestinesi presi di mira, hanno compiuto un'altra "coraggiosa impresa" ferendo gravemente un giovane contadino palestinese che, a Est di Jabaliya, nella Striscia di Gaza settentrionale, era impegnato a coltivare la sua terra.

Ancora una volta si nota la shylockiana determinazione del regime ebraico di colpire a morte quei palestinesi del ghetto assediato di Gaza che col loro lavoro creano cibo, cibo per la popolazione affamata della Striscia, cibo sul quale i politici e i generali sionazisti non hanno controllo, visto che lo scopo dello strangolamento economico dell'enclave costiera sarebbe quello di piegare la Volontà di Resistenza di Gaza con la fame.

Il Dr. Ashraf Al-Qudra, portavoce del Ministero della Salute del legittimo Governo palestinese insediato a Gaza ha dichiarato che, il giovane, appena ventenne, é stato soccorso poco dopo essere stato ferito e, trasferito all'ospedale più vicino, si trova attualmente in terapia intensiva, dove i clinici hanno subito definito "molto gravi" e "critiche" le sue condizioni.

Un 'tappeto di fibra ottica' unirà prossimamente Iran, Irak e Siria! L'intesa firmata a Teheran avvicina ancor più i tre alleati!

La Repubblica Islamica iraniana, la Repubblica Araba di Siria e l'Irak finalmente libero dall'occupazione yankee hanno firmato nel corso di questa settimana un accordo tripartito grazie al quale verrà presto creata una rete di fibre ottiche attraverso i tre paesi mediorientali. I rappresentanti della TIC iraniana (Telecommunication Infrastructure Company), del gruppo irakeno Al-Sard e della Syria Telecom si sono incontrati a Teheran, dove hanno siglato tutti i documenti rilevanti.

Nata dalla necessità di garantire reti di comunicazione sicure e stabili alle proprie forze di difesa e già condivisa con gli alleati libanesi di Hezbollah, l'expertise iraniana nelle reti TLC é alla base dell'intesa e forma la pietra angolare su cui si svilupperà un sistema in grado di fornire ai cittadini siriani e irakeni una ricchezza e una profondità di servizi informatici e telematici che non avrà nulla a invidiare a quelli goduti dai cittadini europei o nordamericani.

"In linea con le sue macropolitiche in campo internazionale la nostra compagnia nazionale di telecomunicazione cerca di stabilire connessioni solide e affidabili coi nostri paesi vicini e con ciò creare nuove opportunità di sviluppo, lavoro, crescita; Siria e Irak beneficeranno grandemente di questo accordo che avvicinerà ancora di più i nostri paesi e sarà suscettibile, nel prossimo futuro, di venire esteso ad altri partner".

Queste le parole del Direttore Manageriale della TIC Mahmoud Khosravi, subito dopo la firma degli accordi.

venerdì 8 marzo 2013

Hamas adesso costretta a smentire di essere sul punto di abbandonare le armi! La notizia proveniva dalla stampa sionista!

Ancora alle corde (mediaticamente parlando) il Movimento Hamas si affida a un portavoce per smentire insistenti voci messe in giro riguardo alle sue prossime intenzioni politiche, questa volta dal quotidiano sionista "Yedioth Ahronot".

Passati e distanti i tempi in cui Hamas lanciava proclami di lotta e resistenza: minacciava i dirigenti di Tel Aviv di nuovi rapimenti di militari, di nuove iniziative di rifiuto dell'occupazione, si dichiarava per la difesa del Santuario di Al-Aqsa e di tutta Al-Quds; adesso il 'Movimento di Resistenza Musulmano' deve affannarsi a smentire di essere sul punto di riconoscere Tel Aviv, di stare per accettare la 'Soluzione a Due Stati' di stare partecipando alla repressione in Egitto, e, come oggi, di "essere sul punto di abbandonare la Lotta Armata".

Questa infatti l'accusa circolata sulle pagine del tabloid sionista, che Saleh al-Bardawi, convocata una conferenza stampa, si é affrettato a smentire e a definire "una pura invenzione". Sembra che la confusione all'interno del Movimento sia grande e, ovviamente, Israele e i suoi media ne approfittano per mestare nel torbido e cercare di mettere in cattiva luce quello che una volta era un formidabile apparato politico-militare di Resistenza.

Bouthaina Shaaban ringrazia pubblicamente Cina, Russia, Brasile e India a nome del Presidente siriano Assad!

Il consigliere personale del Presidente siriano Bashir el-Assad, il Dott. Bouthaina Shabaan, ha ringraziato tutto il "gruppo di contatto" dei 'paesi emergenti' (BRICS) e segnatamente Russia, Cina, India e Brasile per l'opera di sostegno, solidarietà e diffusione della verità intrapresa in questi ultimi 24 mesi riguardo la situazione siriana e l'aggressione imperialista scatenata contro la Repubblica Araba e il suo popolo, che ha impedito che in Siria si ripetesse il triste copione visto negli ultimi anni contro Libia, Irak, Afghanistan e Repubblica Serba con bombardamenti 'democratici' della NATO e l'abbattimento di un governo 'scomodo' per l'arroganza imperialista occidentale e sionista.

Il Dott. Shabaan aveva appena incontrato il Ministro degli Esteri indiano  Salman Khurshid nel corso di un suo tour di "ringraziamento" nelle capitali di tutti i 'paesi emergenti' presso cui ha personalmente espresso il calore e la riconoscenza del Presidente Assad verso i governi amici augurandosi che, man mano che aumenta la loro influenza e autorevolezza (che é già grande, ma cresce e si sviluppa ogni giorno di più che ci addentriamo nel Ventunesimo Secolo) i membri del BRICS sapranno produrre uno sforzo decisivo per la definitiva soluzione della situazione interna siriana.

Procede a pieno ritmo negli arsenali della Repubblica Islamica la produzione degli ATGM 'Dehlavieh'!

Anche questo articolo é stato notato e ritenuto degno di venir ripreso dagli amici di 'Stato&Potenza', grazie ragazzi! Iniziata otto mesi fa con un annuncio speciale da parte del Minstro della Difesa iraniano Brigadier Generale Ahmad Vahidi, la produzione seriale degli ATGM mobili 'Dehlavieh', evoluzione radicale dei già efficacissimi "Kornet" di fabbricazione russa (usati da Hezbollah con estremo successo nella lotta contro l'invasione sionista dell'estate 2006), sta procedendo a ritmo massiccio permettendo di equipaggiare un grande numero di unità dell'Esercito, della Guardia Rivoluzionaria e dei Basij con questo temibile sistema d'arma.

Appartenente alla categoria degli ATGM a guida 'SACLOS' (Comando Semiautomatico su Linea di Vista) il Dehlavieh combina la grande precisione possibile ai missili a comando manuale con la rapidità di arrivo sul bersaglio tipica di quelli automatici (infatti i missili a guida interamente manuale hanno un 'raggio minimo' sotto il quale non possono venire sparati, questo dà modo ai loro bersagli di individuarne la vampa di avvicinamento e mettere eventualmente in atto manovre evasive o fuoco di disturbo sulle probabili postazioni di guida).
Il Dehlavieh invece può essere lanciato contro il suo bersaglio anche da poche decine di metri e arrivare a colpirlo in qualche decimo di secondo, troppo poco per venire 'spottato' dal nemico, a volte persino quando questo sia dotato di contromisure attive anti-missile. "Dehlavieh" col suo nome rende omaggio al luogo del martirio di Mostafa Chamran, Ministro della Difesa iraniano che trovò la morte in battaglia durante la Guerra Imposta contro l'Irak di Saddam Hussein.

Ancora un morto a Port Said mentre l'Esercito comincia a schierarsi in città attorno agli 'obiettivi sensibili'!

Karim Sayed Abdelaziz, trentatreenne, é l'ultima vittima della brutalità poliziesca che ha fatto oltre mezza dozzina di vittime da quando la settimana scorsa l'agitazione nel Paese delle Piramidi é parsa spostarsi dalla capitale Il Cairo verso la zona del Delta. Abdelaziz, trasportato d'urgenza in ospedale dopo aver preso parte a una manifestazione non autorizzata dispersa con la forza dai reparti antisommossa é stato curato dall'equipe del Dr. Mohamed Arnous che, parlando in seguito coi reporter della France Presse ha dichiarato: "Il paziente mostrava tre ferite da arma da fuoco, una delle quali, alla testa si é rivelata troppo grave per venire trattata efficacemente". Lo stesso Dr. Arnous ha stimato in cinque il numero di altri feriti da proiettili a palla piena, diciannove quello dei manifestanti colpiti da pallettoni e oltre settanta quello dei contusi e degli intossicati da gas urticante. Intanto é stato riportato che reparti delle Forze Armate si sono schierati attorno al Quartier Generale della Polizia (precedentemente dato in parte alle fiamme dai manifestanti) e hanno creato un cordone di sicurezza attorno a ciò che rimane dell'edificio. Sono state poi completamente annullate con una raffica di sentenze tutte le date per le varie fasi di prossime elezioni politiche indette a febbraio 2013 dal Presidente Mursi e che, iniziando dal 22 aprile prossimo avrebbero dovuto scaglionarsi attraverso varie fasi per otto settimane terminando a fine giugno. I provvedimenti giudiziari dimostrano come il 'divide' tra Presidenza e Potere Giudiziario, esploso già qualche mese fa, sia ben lungi dall'essere stato colmato o risolto.