Trenta anni fa l'Irak di Saddam Hussein e la Repubblica Islamica Iraniana erano impegnati nel momento forse più duro di un conflitto prolungato, crudele, costosissimo (scatenato dalla volontà del Presidente irakeno di farsi ascaro degli interessi statunitensi e sauditi) che, iniziato sei anni prima, non dava cenni di calare di intensità o di cruenza.
Su quel conflitto, oggi colpevolmente dimenticato (perché capirne cause ed effetti aiuta MOLTISSIMO a interpretare il Medio Oriente moderno in maniera veramente indipendente e alternativa) ho anche avuto di recente il piacere di parlare in una conferenza che sono pronto a replicare per qualunque pubblico interessato.
Nella giornata di ieri ben 32 unità delle marine militari Iraniana e Irakena si sono date appuntamento tra la foce del fiume Arvand e un braccio di Golfo Persico adiacente, ma non per una battaglia, bensì per una esercitazione congiunta.
Questa é la seconda volta che l'Irak democratico e la Repubblica Islamica compiono esercizi navali congiunti.
L'avvicinamento strategico tra due paesi un tempo in guerra é solo un esempio di come il progressivo emergere dell'Asse della Resistenza sulla scena regionale mediorientale é un fattore di stabilità e pace e come l'influenza imperialista si possa basare solo su un Medio Oriente preda di conflitti settari e divisioni.
E chi si mangia i coglioni sono quei pedofili subumani dei sauditi wahabiti, il loro (e di isisraele) sogno di spaccare il mondo arabo attraverso la guerra settaria sta cominciando a naufragare, questo è un gran bene non solo per il medio oriente ma per il mondo intero che vuole pace.
RispondiElimina