venerdì 19 ottobre 2018

Alla hassan Najme, martire ventiquattrenne, ha lasciato tutto per andare in Siria a combattere i takfiri!

Ieri moltissimi amici e sostenitori della Siria e della Resistenza hanno onorato l'anniversario del martirio di Issam Zahr Eddine.

Non per volerci distinguere a tutti i costi, ma noi di PALAESTINA FELIX abbiamo scelto invece di concentrare la nostra attenzione su un martirio molto meno celebrato, quello di un giovane iraniano appena ventiquattrenne che ieri, nello stesso giorno del Leone Zahr Eddine, ha sorseggiato dalla "Coppa del Sacrificio" ad Ovest della città di Aleppo, impegnato in una ardita missione di ricognizione per valutare consistenza e movimenti delle forze takfire ivi presenti.

Milioni di persone ricorderanno in futuro Zahr Eddine, ma chi ricorderà Alla Hassan Najime?

Spero, scrivendo queste righe, di aumentare il numero di coloro che lo porteranno nella memoria e nel cuore almeno di qualche decina di unità.

Nato da una famiglia estremamente povera, Najime perse il padre durante l'adolescenza e, per aiutare la madre, iniziò tutta una serie di lavori, per aiutarla a mandare avanti la casa e provvedere al fratello e alle sorelle minori .

Come si vede nella foto era un ragazzo bellissimo; ciò fu notato e gli fruttò contratti come modello fotografico e comparsa pubblicitaria, dai quali sembrava certo, visto il talento che dimostrò durante questi incarichi, che sarebbe potuta seguire una carriera nello spettacolo e nello 'show-biz'.
Anche nell'Asse della Resistenza il mondo della comunicazione é  comunque un ambiente 'dorato', nel quale il giovane Alla avrebbe avuto l'occasione di raggiungere uno status fino a pochi anni prima semplicemente impensabile, eppure, sentendo della lotta contro i tagliagole takfiri che imperversava in Irak e Siria il giovane si sentiva inquieto e anelava di potervi contribuire.

Con una decisione sostenuta da tutta la sua famiglia Alla si arruolò offrendosi volontario per la Siria, dove venne inviato come parte di un'unità di ricognizione.

Durante tutto il periodo del suo schieramento sul campo registrava sui suoi profili social foto e generalità dei camerati caduti, invitando contatti e 'follower' a dedicare loro pensieri e preghiere.

Qualche giorno prima di sacrificarsi, forse avendo ricevuto le specifiche della difficilissima missione che lo attendeva, aveva pubblicato una propria foto con questa didascalia: "Preparate le lacrime".

Siamo sicuri che la sua anima immortale ha già raggiunto quella di Zahr Eddine nel Cielo degli Eroi.
Possa da lì vegliare sul resto della guerra all'eresia wahabita, fino alla sua conclusione vittoriosa.


4 commenti: