Le forze di sicurezza tunisine hanno compiuto oggi una retata che ha portato all'arresto di ben ottantasei estremisti religiosi di stampo wahabita che conducevano un'aggressiva campagna per reclutare militanti da mandare in Siria a combattere nelle file qaediste. Oltre ai mandati di arresto e di fermo l'autorità giudiziaria ha reso invalidi i documenti di circa 6000 persone recentemente entrate in contatto con questi individui, impedendo loro di lasciare il paese in qualunque modo.
Il comandante della cellula wahabita Ansar al-Sharia, tale Mohammed al-Awadi é stato a lungo interrogato e ha rivelato che il suo gruppo stava progettando di assassinare il Premier Ali al-Arid e il Segretario Generale dei Sindacati, Hussein Abbasi. Il quotidiano Al-Shorouk ha pubblicato sulla sua pagina web le confessioni esclusive di Al-Awadi che aveva scelto il 'nom de guerre' di Tawil (il Lungo).
Secondo le voci più accreditate il capo terrorista sarebbe stato arrestato nei sobborghi occidentali di Tunisi.
sabato 21 settembre 2013
Le autorità tunisine distruggono un gruppo wahabita che reclutava disperati per mandarli in Siria a combattere per Al-Qaeda!
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In Egitto arrestati dipendenti di Al-Jazeera che tentavano trasmissioni 'pirata' dopo la revoca della licenza al canale qatariota!
Abbiamo già parlato in passato delle misure difensive prese dal nuovo Governo egiziano contro la propaganda filo-ikhwan di Al-Jazeera, il canale del Qatar che ha cercato costantemente di sovra-rappresentare il seguito popolare della Fratellanza Musulmana e di scatenare l'odio settario e il disordine civile dopo la deposizione e l'arresto dell'Ex-presidente Mursi e del precedente esecutivo.
Adesso due impiegati della tv satellitare sono stati arrestati al Cairo mentre cercavano di aggirare il blocco imposto alle trasmissioni attraverso l'uso di apparecchiature 'pirata' installate sul terrazzo di un edificio nel distretto di Agouza.
Comunicando il loro arresto le autorità egiziane hanno rivelato di essere a conoscenza dell'esistenza di "almeno tre altre località, appartamenti in diverse zone della capitale" da cui altri impiegati della tv di Doha hanno trasmesso senza licenza, annunciando che presto adeguati provvedimenti verranno presi a riguardo.
Adesso due impiegati della tv satellitare sono stati arrestati al Cairo mentre cercavano di aggirare il blocco imposto alle trasmissioni attraverso l'uso di apparecchiature 'pirata' installate sul terrazzo di un edificio nel distretto di Agouza.
Comunicando il loro arresto le autorità egiziane hanno rivelato di essere a conoscenza dell'esistenza di "almeno tre altre località, appartamenti in diverse zone della capitale" da cui altri impiegati della tv di Doha hanno trasmesso senza licenza, annunciando che presto adeguati provvedimenti verranno presi a riguardo.
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Il nuovo 'Zar' del Supremo Consiglio di Sicurezza iraniano é Ali Shamkani, che cosa vuol dire la sua nomina?
Ali Shamkani, da poco nominato capo del Supremo Consiglio per la Sicurezza Nazionale, é nato nel 1955 ad Ahwaz e, primo nella storia della Repubblica Islamica a ricoprire un simile ruolo, fa parte dell'etnia araba Khuzestani, eloquente dimostrazione che nella Repubblica Islamica che qualche imbecille settario si diverte (scimmiottando i tiranni sunniti del Golfo) a chiamare 'Safavide' l'origine etnica non preclude il raggiungimento di alcun gradino dell'Amministrazione statale se merito e fedeltà agli ideali della Repubblica sono adeguati.
E certo Ali Shamkani, fondatore e leader carismatico dell'IRGC, eroe della guerra contro Saddam, Vicecomandante Generale dei Pasdaran ad appena 30 anni, ha in abbondanza sia l'uno che l'altra: divenuto Comandante Supremo della Marina dopo la Guerra e quindi Ministro della Difesa dal 1997 al 2005 arriva adesso, alla soglia dei 60 anni, al vertice della sua carriera.
La sua nomina indica la buona volontà del nuovo Presidente Rohani a ingaggiare le retrograde potenze arabe del Golfo, gli emirati petroliferi finanziatori del terrorismo wahabita in Irak, Siria e Libano, sul terreno della diplomazia piuttosto che dello scontro; infatti Shamkani fu il primo Ministro della Difesa iraniano a visitare Riyadh e sembra che goda del rispetto e della stima di vari principi di Casa Saoud, quelli opposti alla linea dello scontro e della destabilizzazione.
E certo Ali Shamkani, fondatore e leader carismatico dell'IRGC, eroe della guerra contro Saddam, Vicecomandante Generale dei Pasdaran ad appena 30 anni, ha in abbondanza sia l'uno che l'altra: divenuto Comandante Supremo della Marina dopo la Guerra e quindi Ministro della Difesa dal 1997 al 2005 arriva adesso, alla soglia dei 60 anni, al vertice della sua carriera.
La sua nomina indica la buona volontà del nuovo Presidente Rohani a ingaggiare le retrograde potenze arabe del Golfo, gli emirati petroliferi finanziatori del terrorismo wahabita in Irak, Siria e Libano, sul terreno della diplomazia piuttosto che dello scontro; infatti Shamkani fu il primo Ministro della Difesa iraniano a visitare Riyadh e sembra che goda del rispetto e della stima di vari principi di Casa Saoud, quelli opposti alla linea dello scontro e della destabilizzazione.
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venerdì 20 settembre 2013
Le forze armate siriane ricacciano indietro i mercenari wahabiti dalle province di Homs e Hama!
Disperati per la loro recente sconfitta a Shabaah e per il completo accerchiamento delle loro forze a Ghouta Est i mercenari stranieri dei gruppi wahabiti e qaedisti presenti in Siria hanno frettolosamente cercato di mettere in atto delle 'offensive di alleggerimento' in altre zone del paese, precisamente nelle Province di Homs ed Hama, dove la loro presenza é stata quasi completamente eradicata in altre, precedenti operazioni, riuscendo però a cogliere solo le ennesime sconfitte e a incorrere in nuove pesanti perdite di uomini e soprattutto di armi e materiali.
Secondo i comunicati dell'Alto Comando dell'Esercito le truppe regolari siriane hanno respinto gruppi di terroristi armati che cercavano di infiltrarsi negli abitati di Al-Sultaniyeh, Salam Gharbi e Salam Sharqi in Provincia di Homs, mentre in Provincia di Hama Al-Lala e Qaser ben Wardan sono stati teatri delle sconfitte di altri gruppi wahabiti.
Nella loro ritirata precipitosa i militanti takfiri si sono lasciati dietro ingenti quantità di armi e munizioni tra cui sempre maggiore é la percenatuale di bombe da mortaio, razzi e proiettili fabbricati artigianalmente, di bassa potenza e alta pericolosità d'impiego, fatto che dimostra come il flusso dei rifornimenti per i gruppi mercenari in Siria stia cominciando pericolosamente ad assottigliarsi costringendo i militanti a ricorrere a inaffidabili 'succedanei' autoprodotti.
Secondo i comunicati dell'Alto Comando dell'Esercito le truppe regolari siriane hanno respinto gruppi di terroristi armati che cercavano di infiltrarsi negli abitati di Al-Sultaniyeh, Salam Gharbi e Salam Sharqi in Provincia di Homs, mentre in Provincia di Hama Al-Lala e Qaser ben Wardan sono stati teatri delle sconfitte di altri gruppi wahabiti.
Nella loro ritirata precipitosa i militanti takfiri si sono lasciati dietro ingenti quantità di armi e munizioni tra cui sempre maggiore é la percenatuale di bombe da mortaio, razzi e proiettili fabbricati artigianalmente, di bassa potenza e alta pericolosità d'impiego, fatto che dimostra come il flusso dei rifornimenti per i gruppi mercenari in Siria stia cominciando pericolosamente ad assottigliarsi costringendo i militanti a ricorrere a inaffidabili 'succedanei' autoprodotti.
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L'Egitto restituisce ben due miliardi di dollari al Qatar e aggiunge: "Non vogliamo aumentare i collegamenti aerei con Doha!"
Secondo quanto annunciato ieri dal Governatore della Banca Centrale egiziana, Hisham Ramez, due miliardi di dollari usa sono stati restituiti alla Banca del Qatar dopo che le trattative per trasformare la somma in un blocco di buoni triennali di uguale importo sono definitivamente naufragate. Non pochi osservatori hanno commentato che questo era esattamente il risultato voluto dal nuovo Governo egiziano sostenuto dai militari e che, se fosse rimasto al potere il partito dei Fratelli Musulmani, l'accordo si sarebbe trovato.
Del resto il Qatar é stato uno dei massimi sponsor finanziari e politici dell'Ikhwan in tutto il periodo del suo predominio sulla scena politica egiziana, sembra anzi, che proprio l'abdicazione dell'Emiro Al-Thani in favore di suo figlio Tamim, accompagnata dalle dimissioni del 'falco' Hamad (Primo Ministro e Ministro degli Esteri) sia stata fondamentale per la tempistica di intervento dell'Esercito egiziano e la rimozione del Presidente Mursi.
Come se questo non bastasse anche le trattative per un'intensificazione dei collegamenti aerei tra Egitto e Qatar si sono concluse con un nulla di fatto, ulteriore segno del drastico raffreddamento dei rapporti bilaterali tra il grande paese nordafricano e il piccolo ricchissimo emirato del Golfo.
Del resto il Qatar é stato uno dei massimi sponsor finanziari e politici dell'Ikhwan in tutto il periodo del suo predominio sulla scena politica egiziana, sembra anzi, che proprio l'abdicazione dell'Emiro Al-Thani in favore di suo figlio Tamim, accompagnata dalle dimissioni del 'falco' Hamad (Primo Ministro e Ministro degli Esteri) sia stata fondamentale per la tempistica di intervento dell'Esercito egiziano e la rimozione del Presidente Mursi.
Come se questo non bastasse anche le trattative per un'intensificazione dei collegamenti aerei tra Egitto e Qatar si sono concluse con un nulla di fatto, ulteriore segno del drastico raffreddamento dei rapporti bilaterali tra il grande paese nordafricano e il piccolo ricchissimo emirato del Golfo.
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I settari emiri sunniti espellono migliaia di cittadini libanesi per smanie anti-sciite rovinando le loro stesse economie!
Un fenomeno iniziato nei mesi passati ma recentemente arrivato a vere e proprie vette di parossismo dimostra la miopia e la meschinità dei regnanti veteroconservatori del wahabismo petrolifero, cammellieri arricchiti senza alcun merito che sono in grado per pura stupida meschinità di prendere decisioni potenzialmente devastanti in primo luogo per loro stessi.
Sono ormai un flusso continuo, prima di centinaia, poi di migliaia di individui, i residenti sciiti di origine libanese che vivevano in alcuni casi da 30 o 40 anni in Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait , Qatar e altri simili reami del Golfo che sono stati espulsi senza alcuna spiegazione dalle autorità locali.
I Libanesi hanno sempre formato comunità all'estero nel Mondo Arabo, specialmente spinti da possibilità di carriera nelle professioni oppure nel commercio (come giustamente ci si aspetterebbe dai figli dell'antica Fenicia) e gli eventi della guerra civile del 1975-1990 avevano solo rafforzato e infoltito questa 'diaspora' dove molto numerosi erano i rappresentanti di fede sciita.
Adesso, in odio all'asse della Resistenza che comprende l'Iran e l'Irak (paesi sciiti) e il Movimento Hezbollah (sciita), tantissime famiglie libanesi che vivevano negli emirati del Golfo stanno venendo espulse senza motivo dai Governi degli Emiri fannulloni wahabiti.
Tra l'altro in questo modo gli emirati petroliferi del Golfo stanno gravemente danneggiando le loro economie, privandosi di persone di talento e impoverendo il tessuto sociale dei loro regni, che oltre al petrolio non producono assolutamente niente, tantomeno talento imprenditoriale o dirigenziale.
Sono ormai un flusso continuo, prima di centinaia, poi di migliaia di individui, i residenti sciiti di origine libanese che vivevano in alcuni casi da 30 o 40 anni in Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait , Qatar e altri simili reami del Golfo che sono stati espulsi senza alcuna spiegazione dalle autorità locali.
I Libanesi hanno sempre formato comunità all'estero nel Mondo Arabo, specialmente spinti da possibilità di carriera nelle professioni oppure nel commercio (come giustamente ci si aspetterebbe dai figli dell'antica Fenicia) e gli eventi della guerra civile del 1975-1990 avevano solo rafforzato e infoltito questa 'diaspora' dove molto numerosi erano i rappresentanti di fede sciita.
Adesso, in odio all'asse della Resistenza che comprende l'Iran e l'Irak (paesi sciiti) e il Movimento Hezbollah (sciita), tantissime famiglie libanesi che vivevano negli emirati del Golfo stanno venendo espulse senza motivo dai Governi degli Emiri fannulloni wahabiti.
Tra l'altro in questo modo gli emirati petroliferi del Golfo stanno gravemente danneggiando le loro economie, privandosi di persone di talento e impoverendo il tessuto sociale dei loro regni, che oltre al petrolio non producono assolutamente niente, tantomeno talento imprenditoriale o dirigenziale.
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giovedì 19 settembre 2013
L'Esercito siriano completa l'accerchiamento di Ghouta Est in attesa di scatenare l'annientamento definitivo dei takfiri in trappola!
Mentre, dopo aver dipinto per settimane il Presidente Assad come un sanguinario tiranno disumano che "bisognava" bombardare senza pietà tutte le tv occidentali senza alcuna eccezione da CNN a Fox fino alla nostrana RAI "improvvisamente" si riempiono di servizi dalla Siria che mostrano la popolazione civile innalzare fieramente la bandiera nazionale, salutare con entusiasmo i soldati dell'Esercito e fare i salti mortali per continuare la vita nonostante la campagna di terrorismo mercenario in atto da due anni nel paese, le forze regolari siriane si apprestano a vibrare un nuovo colpo mortale contro le cellule takfire che a partire da agosto hanno iniziato a concentrarsi presso Ghouta Est.
La zona, in seguito alle ultime operazioni a vasto raggio, é stata, come dimostra eloquentemente la cartina su riprodotta, totalmente isolata e vi sarebbero circa 2500-3000 mercenari wahabiti bloccati all'interno. Adesso il comando locale dell'Esercito Arabo sta coordinando la concentrazione di assetti di artiglieria convenzionale, a razzo e di mortai pesanti per iniziare un livellamento della zona a cui seguirà un rastellamento intensivo.
Speriamo, quanto prima, di poter annunciare buone notizie da Ghouta Est, simili alle vittorie di Qusayr e Talkalakh!
La zona, in seguito alle ultime operazioni a vasto raggio, é stata, come dimostra eloquentemente la cartina su riprodotta, totalmente isolata e vi sarebbero circa 2500-3000 mercenari wahabiti bloccati all'interno. Adesso il comando locale dell'Esercito Arabo sta coordinando la concentrazione di assetti di artiglieria convenzionale, a razzo e di mortai pesanti per iniziare un livellamento della zona a cui seguirà un rastellamento intensivo.
Speriamo, quanto prima, di poter annunciare buone notizie da Ghouta Est, simili alle vittorie di Qusayr e Talkalakh!
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Il martire Abu Hajer cade eroicamente in azione nello stesso giorno della vittoria di Shabaa! Onore a lui e ai Battaglioni Zulfiqar!!
Il combattente sciita si immola generosamente e quasi con gioia quando sa che la propria morte va a costruire un futuro di gloria per i suoi fratelli e per le sue sorelle di fede e più in Generale per tutti gli Oppressi della Terra, egli non si sottrae allo scontro, alla battaglia che sa può anche essere l'ultima, anzi la cerca come si cerca l'abbraccio di un'amante profumata, anche quando egli é un capo, anche quando la sua posizione potrebbe facilmente e non senza giustificazione evitargli le insidie della battaglia.
Tale é stato anche Abu Hajer, nome di battaglia di Fazel Sobhi, Vicecomandante dei Battaglioni Zulfiqar composti da volontari sciiti accorsi a difendere non solamente i numerosi santuari della loro fede ma a proteggere la tradizione siriana di tolleranza e accettazione di tutte le fedi e tutte le sette che l'hanno arricchita nel corso della sua storia millenaria. Proprio nel giorno in cui l'Esercito Arabo Siriano vinceva la battaglia per Shabaah ristabilendo in maniera sicura i contatti con il Sacrario di Sayyida Zeinab, Abu Hajer si immolava sul campo, diventando a tutti gli effetti un Eroe della Fede, un Testimone che ha dato tutto per la Causa.
Dietro di lui, in preghiera commossa, si stringono le colonne senza fine dei militanti dei 'Liwa Zulfiqar', pronti a vendicarne la morte in ogni angolo della Siria e non solo, in ogni provincia, in ogni terra dove il serpente wahabita, gonfio del veleno di Sion e di Washington, possa alzare la sua testa solo perché il tacco dei Credenti lo rischiacci nella polvere.
Tale é stato anche Abu Hajer, nome di battaglia di Fazel Sobhi, Vicecomandante dei Battaglioni Zulfiqar composti da volontari sciiti accorsi a difendere non solamente i numerosi santuari della loro fede ma a proteggere la tradizione siriana di tolleranza e accettazione di tutte le fedi e tutte le sette che l'hanno arricchita nel corso della sua storia millenaria. Proprio nel giorno in cui l'Esercito Arabo Siriano vinceva la battaglia per Shabaah ristabilendo in maniera sicura i contatti con il Sacrario di Sayyida Zeinab, Abu Hajer si immolava sul campo, diventando a tutti gli effetti un Eroe della Fede, un Testimone che ha dato tutto per la Causa.
Dietro di lui, in preghiera commossa, si stringono le colonne senza fine dei militanti dei 'Liwa Zulfiqar', pronti a vendicarne la morte in ogni angolo della Siria e non solo, in ogni provincia, in ogni terra dove il serpente wahabita, gonfio del veleno di Sion e di Washington, possa alzare la sua testa solo perché il tacco dei Credenti lo rischiacci nella polvere.
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