Quando qualcuno si vede precluso un obiettivo o un raggiungimento per il quale si è impegnato strenuamente, mettendo in gioco tutte le proprie abilità e risorse, la cosa più matura e signorile che può fare è accettare, con stoicismo, se vogliamo, l’esito avverso, dimostrando in questa maniera maturità e sportività di fronte alla sconfitta patita.
Laurent Fabius, politico navigato da quasi quarantadue anni di carriera, che ha avuto l’onore di stabilire tra 1984 e 1986 il record tuttora vigente come giovane Premier transalpino della Quinta Repubblica, si è lasciato sfuggire l’occasione di dimostrare tali qualità quando, a meno di 24 ore dall’annuncio delle proprie dimissioni, in non piccola parte dovute alla disastrosa evoluzione del ‘Dossier Siriano’ (per il quale l’esecutivo socialista di Hollande ha deciso di ‘mantenere la rotta’ tracciata dalla arcigna e tetragona posizione anti-Assad assunta dal predecessore Sarkozy), si è lasciato andare a dichiarazioni biliose e grossolanamente esagerate all’indirizzo del legittimo Capo di Stato siriano e del suo Governo.
Ai microfoni dell’emittente RTL, infatti, Fabius ha accusato il Presidente Assad di “avere la responsabilità diretta di 260mila morti”; un’affermazione che, cifre ONU alla mano, getterebbe sulle sue spalle la totalità delle vittime dell’aggressione terroristica alla Siria. Ma Fabius, vero fiume in piena, ha altresì affermato che il totale delle vittime in Siria va alzato a poco meno di mezzo milione (470mila, a sentir lui), basandosi sulle stime di un menzognificio chiamato SCPR (Centro Siriano per Ricerche Politiche), un’organizzazione laminata nello stesso stampo del famigerato “Osservatorio Siriano per i Diritti Umani”, quello diretto a Coventry dall’ex galeotto condannato per truffa Rami Abdelrahman.
Fabius sostiene che la cifra ONU di circa 260mila morti non é più aggiornata e deve essere rivista; ma dicendo ciò non considera che negli ultimi mesi, con vaste operazioni militari siriane e russe contro gli assetti logistici, economici e militari dei terroristi e in mancanza di grandi avanzate degli stessi contro obiettivi civili (che venivano sempre seguite da orge di sangue e saccheggio, esecuzioni di massa, stupri e torture), il numero dei morti sarà aumentato molto meno rispetto a quando questi eventi, purtroppo, si susseguivano regolarmente e, inoltre, la stragrande maggioranza dei morti nelle operazioni sarà stata costituita appunto da terroristi takfiri e loro seguaci e sostenitori, difficilmente lamentabili come ‘vittime civili’.
Se qualcosa é stato provato e confermato dalle organizzazioni ONU, infatti, é che dall’inizio dell’intervento russo in Siria circa un milione di profughi che erano rimasti stanziati nei paesi confinanti con la Siria hanno deciso di tornare in patria, rassicurati dall’andamento dei fatti d’arme e dalla costante ritirata e riduzione dell’estensione di terreno controllato dai terroristi.
L’affermazione finale del ‘cattivo perdente’ Fabius: “L’obiettivo è avere una Siria che sia libera, dove ognuno, qualunque sia la sua religione o etnia, possa sviluppare le proprie aspirazioni” è proprio una calzante definizione dello stato delle cose nella Repubblica Araba di Siria prima dello scoppio dell’artificioso tentativo di ‘Primavera Araba’ istigato e finanziato da CIA, Mossad, servizi segreti turchi e NATO e monarchie reazionarie del Golfo Persico (Arabia Saudita, Qatar, etc…); siamo certi che, mentre Fabius scalderà la propria poltrona di Presidente del Consiglio Costituzionale (sinecura a cui è stato promosso onde poter venir rimosso) il Presidente siriano Bachar al-Assad sarà a lungo indaffarato a ricostruire esattamente quel panorama civile, politico ed etnico-religioso.
Fabius è un politico e come tale è un voltagabbana come tutti i politici!L'importante per un politico non è fare del bene per il proprio paese, ma fare del bene per il proprio potere!
RispondiEliminaQuando le cose vanno male ecco che partono le accuse!
Non mi sembra una novità tutto sommato,forse gli daranno qualche incarico di prestigio, inizialmente, tanto per salvare la faccia, ma vedrete che anche lui fra qualche tempo sarà dimenticato come si usa fra i politici!
Molto di buon auspicio per il bene della legittima Repubblica Siriana questa "promozione"
RispondiEliminaCasualmente il bilioso Fabius appartiene alla innominabile minoranza-lobby che controlla interamente la Francia (magari solo quella!)
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