venerdì 10 febbraio 2017

A Rutba, nell'Anbar, scoperte due nuove fosse comuni lasciate dall'ISIS!

Gravoso e penoso é il compito dei militari e dei medici legali irakeni che in un paese che in molte province era caduto in mano degli sgozzatori dell'ISIS devono identificare, riportare alla luce e studiare le dozzine (se non centinaia!) di fosse comuni lasciate dagli sgozzatori quando sono stati sconfitti e scacciati dai territori conquistati nel 2014.


A Rutba, nell'Anbar, a 390 Km a Ovest di Bagdad, località ripresa all'ISIS il maggio scorso, sono state trovate due nuove di queste tristi sepolture collettive, probabilmente risalenti a giugno-luglio 2014, quando il cosiddetto 'califfato' conquistò la cittadina.

Genieri della 1a Divisione dell'Esercito Irakeno sono impegnati a cercare di recuperare il maggior numero di spoglie umane, che, a dispetto di tutte le difficoltà tecniche e climatiche, si tenterà in seguito di identificare.

Molti genitori, molte mogli, molti fratelli di personale dell'Esercito o della Polizia irakena infatti non hanno nemmeno un corpo da seppellire e piangere, pur avendo perso i loro cari, caduti nel tentativo di difendere la popolazione civile dai mostri takfiri.

La Nazione Irakena deve moltissimo a questi suoi martiri, giacché anche grazie al loro sacrificio é stato guadagnato il tempo necessario a fermare l'avanzata del "Daash" con la mobilitazione delle milizie popolari.

3 commenti:

  1. Incredibile davvero che il wahabismo in Irak sia il responsabile di così efferati eccidi mentre a new york presieda alla commissione diritti umani dell'onu, se non sono tempi pazzi questi, quali mai lo saranno?

    RispondiElimina
  2. gli irakeni hanno molte colpe nella invasione dell'Anbar da parte dell'ISIS.
    Sono stati messi in carcere diversi Irakeni per aver facikitato l'invasione e di conseguenza i massacri che si scoprono adesso!

    RispondiElimina