mercoledì 10 maggio 2017

In Irak è stato catturato uno dei boia dell'ISIS responsabile della carneficina di "Campo Speicher"!

A proposito del "Massacro di Campo Speicher", abbiamo già scritto numerosi articoli.

Presso questra struttura, situata nei dintorni di Tikrit, circa mille e settecento cadetti irakeni vennero trucidati e sommariamente seppelliti (o gettati nel Tigri) quando i takfiri dell'ISIS presero il controllo della città nel giugno 2014.

Il comandante dei terroristi responsabile per l'atrocità é stato ucciso in combattimento mentre altri ventiquattro tra i maggiori responsabili del fatto sono stati condannati a morte da un tribunale irakeno.



L'ottentotto che vedete in foto, invece, un somalo di nome Aideen Ramadan Fakher, é stato catturato ieri dalle forze di sicurezza irakene.

Questo baluba anziché starsene davanti alla sua capanna di fango con le mosche in faccia, ha pensato 'bene' di arruolarsi nell'ISIS e di partecipare al massacro in questione.

Ora speriamo che possa godere l'ospitalità delle migliori galere irakene e le attenzioni dei loro più amorevoli secondini, in attesa di farsi un voletto giù da una botola con un tratto di corda al collo.


12 commenti:

  1. Il kahani catturato dalle e prigioniero delle sue balle.
    Il,Centro di coordinamento di Bagdad ha NESSUNA conoscenza della BALLA kahaniana!
    Per distogliere l'attenzione dalla DISFATTA del REGIME SIRIANO non gli bastano più le denigrazioni contro il grande TSAHAL e MOSSAD!!!!!!!

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    1. Ma credi veramente alle stupidaggini che scrivi?
      Tu fai veramente compassione, un poveretto che vive una vita tristissima.

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    2. Ma scusa un attimo ma che senso ha perdere tempo a scrivere cazzate? è come se su un forum dedicato ad artisti tu ti mettessi a questionare che non hanno mai usato la pittura ad olio per fare un quadro..ma insomma, ti rendi conto delle cose che scrivi?
      L'esercito Siriano NON E' IN ROTTA, punto e basta, chiuso il discorso. Evita di scrivere minchiate, puoi contendere su mille cose basta che fai lavorare il cervello. Non stare a perdere tempo perchè sei solo coi mulini a vento ma non sei dalla parte giusta come Don Chisciotte.

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    3. Suleiman, perchè non elimini la possibilità di intervenire nel blog come "Anonimo" ? In questo modo si risolverebbe il problema. Pensa che per il blog di Maurizio Blondet bisogna anzitutto esseare registrati. Ma non basta: se si scrive qualcosa non dico di maleducato, ma anche solo di non coerente con l'articolo del sito, si viene cacciati immediatamente con il blocco dell'App (e mi sembra giustissimo).

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    4. 10:53 non ho capito una cosa: sei un giudeo/sionista di merda o un salafita, ugualmente di merda?

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    5. Ho conosciuto Palestina Felix attraverso il sito di Maurizio Blondet, lo stesso Blondet aveva fatto i complimenti al Kahani per il blog e le foto nei commenti, il moderatore del sito invece esagera un po', era stato un po' aggressivo nei miei confronti quando interveniva nei commenti

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  2. Non sembra Siriano questo water umano.

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    1. E manco iracheno, infatti è un bingo bongo somalo

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  3. Anonimo 10 maggio 2017 10:53 (TATUATO DEL CAZZO)
    1° se l'SAA fosse in rotta tutti i tg ne parlerebbero perchè pagati da sionisti ed ebrei del cazzo.
    2° I russi non starebbero lì a perdere tempo
    3° non staresti qui a scriverlo

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  4. Non comprendo il fine di questi lobotomizzati che amano il regime sanguinario takfiro. Onore a chi combatti questi maiali assassini!

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  5. E' triste questa europa, è triste questo paese, è una gran tristezza ovunque mi giro. Poi leggo il commento della merdina delle 10,53 e capisco il perchè di tanta tristezza.
    GL

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  6. Disse Churchill, quando sbarco tedesco sembrava imminente, rivolgendosi anche ai civili:"ricordate che potete portarvene sempre, appresso (..) almeno uno". Spero che massacri del genere abbiano fatto capire ai soldati irakeni o siriani che non è il caso di arrendersi, mai. I mercenari qatarsauditi hanno come obiettivo tattico finale il genocidio dei nemici, così da poter rimpiazzare la popolazione indigena con se stessi e i familiari fatti poi venire dalle loro nazioni di provenienza

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