Sono falliti per il semplice fatto che con tre autobombe le bestie takfire non miravano certo a fare meno di cinquanta tra morti e feriti, ma forse quattrocento o cinquecento e, se fossero riuscite a raggiungere i loro obiettivi predestinati (che fossero una piazza piena di persone o un congestionato terminal aeroportuale) ci sarebbero senza dubbio riuscite.
Purtroppo la terza autobomba, quella fatta esplodere dal guidatore in Piazza della Liberazione, ha investito con la sua vampa e i suoi detriti i civili che stavano fuggendo dai dintorni appena il mezzo é stato circondato dalle forze di sicurezza, i cui membri si contano in non piccolo numero tra i morti e feriti.
Ma sicuramente senza la prontezza e il coraggio dei poliziotti e degli agenti siriani il bilancio di oggi poteva essere ben peggiore, ne sia testimone la foto esclusiva che mostriamo in apertura: lo stato dell'autobus e degli altri mezzi coinvolti nello scoppio ben testimonia la potenza devastante dell'ordigno che il terrorista ha azionato come ultima azione della sua miserevole vita.
il mandante è sempre il solito: Sion. (A quando la resa dei conti con questi qua ???)
RispondiEliminaPer fortuna niente caschi bianchi a damasco... Chissà come mai.
RispondiEliminaE' semplicemente vergognoso il modo con cui la nostra stampa tratta notizie come questa.
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