"Chi sputa in cielo, gli ricade in testa", il proverbio non si é mai dimostrato tanto vero quanto in questi ultimi giorni sulle spiagge della Palestina Occupata dal regime ebraico, che si é stupito di vedere i livelli di colibatteri schizzare oltre i livelli di guardia in diverse località balneari vicine alla Striscia di Gaza.
Naturalmente, la colpa era dello stesso regime occupante, visto che, come parte del suo shylockiano progetto di assedio contro il ghetto di Gaza, Tel Aviv ha convinto i suoi burattini dell'Autorità Palestinese (Fatah) a tagliare la fornitura di energia elettrica che raggiungeva la Striscia.
Il Governo di Hamas (Governo legittimo, essendo stato il Movimento di Resistenza l'ultima forza politica ad aver vinto regolari elezioni in Palestina oltre dieci anni fa, elezioni che poi Fatah col sostegno sionista, americano ed europeo tentò di rovesciare con le armi) non ha potuto fare altro che spegnere l'impianto di depurazione degli scarichi fognari, per risparmiare la poca energia rimasta per usi più essenziali.
Oltre 110.000 metri cubi di liquame (Gaza é una delle aree a più intensa densità di popolazione del mondo) vengono così scaricati in mare senza alcun trattamento e, per il gioco delle correnti, sono finiti anche davanti alle spiagge dell'occupazione sionista.
In queste località (Zikim, Parco di Ashkelon) la balneazione é stata interdetta a tempo indeterminato.
Ma il regime ebraico ha un piano, citerà in giudizio il Mediterraneo per "antisemitismo" e lo costringerà, a suon di concioni di avvocati coi cognomi finenti in "-baum", "-berg", "-stein" e "-blatt" a pagare fior di riparazioni!
Questi assassini hanno imparato alla perfezione dai nazisti.
RispondiEliminaSionisti,siete nella merda....!
RispondiEliminache schifo
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