Come al solito, di fronte alle sconfitte che collezionano in ogni settore del paese, i mercenari takfiri al servizio di Riyadh, Washington e Tel Aviv cercano di rispondere con l'arma del terrore indiscriminato, per tentare di distogliere l'attenzione dai loro continui fallimenti.
Ben tre autobombe erano state infiltrate a questo scopo nell'area metropolitana di Damasco, con l'intenzione di farle esplodere in mezzo alla folla che in questi giorni estivi é particolarmente numerosa in tutte le aree pubbliche della metropoli: piazze, parchi, boulevard e altri luoghi di aggregazione.
Siamo in grado di presentarvi la foto che testimonia l'esplosione di due di queste, distrutte dal fuoco concentrato delle forze di sicurezza che sono riuscite a bloccarle rispettivamente presso la Rotonda dell'Aeroporto e vicino a Via Bagdad.
Il terzo attentatore é stato circondato in Piazza della Liberazione (Piazza Tahrir), e, vistosi ormai perduto, si é fatto saltare in aria da solo.
Non sappiamo precisamente quale sia il bilancio di queste tre esplosioni (a parte le teste di cazzo che erano alla guida dei tre veicoli-bomba) ma lo aggiorneremo appena avremo ulteriori informazioni.
Quel che è certo é che una strage orrenda poteva risultare se i tre attentatori non fossero stati individuati in tempo; onore alle forze di polizia e sicurezza siriane.
purtroppo uno è riuscito
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