domenica 13 maggio 2018

Federico Pieraccini su "Strategic Culture" spiega cosa siano le armi ipersoniche e cosa voglia dire il loro sviluppo da parte russa e cinese!

Federico Pieraccini é una delle persone più oneste, competenti, informate e affidabili che abbia il piacere di conoscere virtualmente, e non mi lascio sfuggire nessuno suo scritto. 
Non per niente, é regolare collaboratore di "Strategic Culture Foundation".
Ha appena pubblicato un articolo molto completo sulle armi ipersoniche, in Inglese, io mi sono offerto, molto modestamente, di tradurlo in Italiano.
Spero che lo troverete interessante.
Come recentemente confermato in un dibattito tenutosi all'Istituto Brookings dal Comandante del Corpo dei Marines USA, Generale Rob Neller "Ci sono aree militari in cui gli Stati Uniti mantengono un vantaggio tecnologico (su Russia e Cina), altre in cui si mantiene una parità, ed altre ancora in cui gli USA segnano il passo, riveando un gap tecnico contro i loro principali competitor".

L'ultimo punto si riferisce ai sistemi d'arma progettati per operare a velocità ipersoniche.
Iniziamo con la semplice e pragmatica definizione fornita da 'National Interest' su cosa siano i veicoli e le armi ipersoniche:

Un veicolo ipersonico é qualcosa che si muove attraverso l'atmosfera a una velocità minima di cinque volte quella del suono (Mach 5). Un missile da crociera ipersonico viaggia continuamente nell'aria impiegando un motore ad alta potenza. Un aliante ipersonico viene lanciato nello spazio tramite un missile balistico, dopodiché manovra attraverso gli alti strati dell'atmosfera finché può tuffarsi verso il suo bersaglio. Ambedue questi tipi di veicolo possono portare "payload" convenzionali o nucleari.



Come possiamo vedere, si parla di sviluppi tecnologici che richiedono denaro e strutture scientifiche di altissimo livello per raggiungere tali risultati significativi e complessi. La difficoltà di implementare sistemi di simile complessità viene spiegata da questo passaggio, tratto dalla 'Defense Review':

Una delle questioni primarie poste da 'Defense Review' a proposito dei velivoli d'attacco ipersonicie e dagli alianti ipersonici russi e cinesi é se essi generino attorno a sé un campo/scudo di plasma che possa efficacemente mimetizzarli e/o disturbare eventuali raggi laser ad alta potenza che cercassero di intercettarli, evitando così l'individuazione o la distruzione in volo. Gli scienziati russi e i progettisti e sviluppatori aeronautici di Mosca hanno condotto esperimenti sulla generazione di simili campi/scudo fin dalla fine degli anni '70, il che porta a pensare che ormai siano abbastanza proficienti in tal senso.
Né bisogna dimenticare i recenti sviluppi cinesi nei materiali radarassorbenti "sintonizzabili" nelle bande a frequenza ultra alta (sia per veicoli pilotati che per droni, sia aerei che navali).

Tutti questi fattori si sommano e si rafforzano gli uni con gli altri, e sono motivi di preoccupazione sufficienti a portare più di un analista militare nordamericano al pessimismo e allo sconforto.

Un'altra area di complessità concerne le comunicazioni tra il velicolo-carrier ipersonico e le componenti basate a terra che lo devono controllare e dirigere, specialmente se il veicolo di rientro deve essere guidato da remoto.

La componente fondamentale nell'effettuare un volo ipersonico sta nei motori, usati per raggiungere velocità superiori a Mach 7. Ci sono studi in corso da parte di tutti questi paesi riguardanti motori 'scramjet' (in Italiano: statoreattori a combustione supersonica), che sono essenziali ai fini della produzione di armi ipersoniche. Impiegando un motore 'scramjet' e integrandolo con altre tecnologie, come motore a reazione o statoreattore, si permetterebber a missili e aerei di raggiungere tali incredibili velocità, come spiegago dall'Istituto di Ricerca per la Meccanica di Pechino:

Un TRRE (Statoreattore o Statoreattore a Combustione Supersonica Turbo-Assistito), usa un potenziamento a razzo per aiutare la transizione dal regime di volo supersonico a quello ipersonico e potrebbe essere il primo motore a ciclo combinato a volare entro il 2025, aprendo la strada a 'spazioplani ipersonici' e a lanciatori spaziali a stadio singolo.

La DARPA spiega il punto di vista Usa su questa particolare area di ricerca:

il programma AFRE (Motore Avanzato a Pieno Raggio), intende creare un motore ipersonico riutilizzabile che combini normali propulsori a reazione con uno statoreattore a doppio uso.

"War is Boring" chiarisce definitivamente questo concetto impiegando un lessico accessibile:

Turbogetto? Statoreattore? Statoreattore a Combustione Supersonica? Un turbogetto fa girare molte pale per comprimere e riscaldare l'aria "ingoiata" dal motore. Uno statoreattore si muove così velocemente che il motore stesso é sufficientemente incandescente e comprime l'aria al punto tale da accendere il combustibile (legge di Lavoisier -NdT-), uno statoreattore a combustione supersonica fa 'esattamente quel che dice l'etichetta', creando uno statoreattore dove l'aria 'ingoiata' viene spinta a velocità supersoniche, creando una spinta semplicemente inimmaginabile coi sistemi precedenti.

Il mondo delle armi ipersoniche si divide in quattro 'regni': missili da crociera ipersonici, che possono venir lanciati da superficie o dall'aria; alianti ipersonici, portati ad immense altezze da missili o da jet che poi rientrano nell'atmosfera a enormi velocità mantenendo la capacità di manovra per colpire bersagli con testate convenzionali o nucleari; aerei da attacco ipersonici, cioé velivoli che viaggiano a velocità ipersoniche capaci di decollo e atterraggio e perciò utili per compiti di sorveglianza ma anche capaci, all'occorrenza, di attaccare come bombardieri e, infine, missili ipersonici antinave.

1 commento:

  1. La Russia dispone già in larga misura di sistemi iper-sonici, come ad esempio l'Iskander, di cui l'ultima variante avio-trasportata (dal MIG-31) è nota come kinzhal, per realizzare questi missili la Russia ha dovuto superare due notevoli gap tecnologici, il primo naturalmente è quello dei materiali che vengono sottoposti a temperature di >2000°C, il secondo riguarda la possibilità di comunicare del missile con l'esterno, impedita dalla bolla ionizzata che si sviluppa intorno al missile a quelle velocità, è evidente che la Russia, ma anche la Cina anche se più di recente, siano a riusciti a risolvere questi problemi tecnici brillantemente, a differenza degli occidentali che non sono ancora riusciti nemmeno a livello sperimentale a produrre un sistema iper-sonico funzionante, va quindi smentita una volta per tutte la narrativa dal sapore propagandistico che dice che l'occidente è sempre al top delle tecnologie e questo sviluppo ne è dimostrazione eccellente.
    P.S.
    Concordo su quanto scritto riguardo a Pieraccini e ringrazio il Dr. Kahani per la traduzione.

    RispondiElimina