So che la cosa stupirà non pochi di voi, miei cari e affezionati lettori, ma a me piacciono (e non poco, devo aggiungere), i libri e i film di 007.
(panico in sala)
"Ma come?" -direte giustamente voi- "Un personaggio che incarna il più bieco imperialismo reazionario britannico, creato da un tizio che, indorandola quanto la si voglia, era una specie di pornografo dipsomane e semi-impotente?".
Possibile che un simile 'character' possa appassionare il vostro amabile, affabile caporedattore?
Ebbene sì.
Ebbene sì perché, essendo io una persona (spero) di una certa cultura e intelligenza so distinguere tra il mondo della fiction e la realtà, le escapade bondiane (sulla pagina scritta o sullo schermo) mi consentono di evadere in un mondo dove i problemi internazionali si risolvono a colpi di 'Cloak and Dagger', affrontando maniaci che si rifugiano in isole tropicali, picchi svizzeri o esotici 'giardini della morte' giapponesi.
Anche Costanzo Preve, del resto, ammetteva tranquillamente di svagarsi con "film western e partite di calcio".
Tuttavia arrivano dei momenti (molto rari) in cui il mondo reale che frequento nella mia opera di blogging giornalistico e quello fittizio delle avventure rocambolesche degli agenti segreti fleminghiani si incrociano e, per un breve momento, quasi si sovrappongono.
Oggi é proprio uno di quei momenti.
Nella giornata di ieri a Bassora, Irak, le forze dell'ordine hanno sequestrato un carico di droghe del peso di ben mezza tonnellata, che comprendeva, in diverse quantità, sia eroina che metanfetamine.
La foto che vi presentiamo si riferisce ESATTAMENTE al sequestro in questione.
"Cosa c'entra James Bond in questa faccenda?" staranno già chiedendo alcuni di voi.
Ebbene, ci arrivo subito.
C'entra perché le droghe sequestrate dagli irakeni sono state trovate in un container di BANANE e, se vi ricordate, all'inizio della versione filmica di "Goldfinger" nella celebre sequenza dello "smoking bianco sotto la tuta da sub", Bond detonava col plastico una raffineria di droga "quippando" al bar dopo la missione che il suo proprietario "Non venderà più banane con contorno di eroina per finanziare rivoluzioni".
Ho sempre trovato SUPREMAMENTE IRONICO che i britannici, che hanno letteralmente costruito il loro impero del cazzo su FIUMI DI DROGA (cortesemente smerciata dai loro mezzani Sassoon e compagnia), poi nei romanzi di intrattenimento popolare trovino modo di accusare i loro 'rivali' del momento della stessa nefandezza (chiaro esempio di proiezione freudiana, affibbiare la propria colpa al nemico per lavarsi la coscienza).
Tale vizio é stato poi prontamente 'assorbito' anche dai loro epigoni americani (in un bel libro horror, 'Vampire$' di J. Steakley il piacevole fluire della narrazione era rovinato, a un certo punto, da un personaggio che raccontava di aver 'scoperto' che i trafficanti di droga della Florida avevano l'aiuto della "guardia costiera cubana", quando chiunque conosca un minimo di storia della Repubblica Socialista delle Antille sa perfettamente che, quando negli anni '90 i narcos si avvicinarono a Cuba, promettendo denaro in cambio di passaggio sicuro per la loro 'roba', ricevettero solo calci nel culo).
Il narcotraffico invece impera guardacaso dovunque ci siano lacché e servitori dell'imperialismo anglo-american-sionista: narcotraffico in Colombia, narcotraffico in Giordania (provincia dell'Impero Britannico fin dai tempi di Lawrence), narcotraffico, come in questo caso, negli Emirati Arabi Uniti, visto che il container veniva dritto dritto da un esportatore di Dubai...
...questo articolo é singolare, visto che "incapsula" una nota di cronaca in una specie di mezzo "flusso di coscienza" un po' alla giornalismo-gonzo...spero che i miei lettori più seriosi non se la prendano troppo...ma del resto è sabato mattina e, magari, anche uno stile narrativo meno ingessato e professionale, mentre state facendo colazione col tablet in mano, può andare bene!
Buon week end a tutti!
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