Saranno necessari accurati test per verificare l'operabilità del complesso missilistico "Kinzhal" sul bombardiere a lungo raggio Tu-22M3, ma, da quanto é emerso in fase di studio, la piattaforma sembra rispondere a tutti i requisiti del caso; questo é quanto emerso dalle dichiarazioni rilasciate dall'Ex-comandante dell'Aviazione a Lungo Raggio delle Forze Aerospaziali russe, Mikhail Oparin, all'agenzia stampa TASS.
La massa e il volume del bombardiere Tupolev sono adeguate per un tale tipo di armamento, anche se esso ha una velocità e un'accelerazione inferiori agli intercettori a lungo raggio MiG-31K che finora erano stati annunciati come suoi unici utilizzatori.
Il Kinzhal é la versione antinave del missile terra-terra "Iskander-M" e, apparentemente, la prima arma ipersonica entrata nell'arsenale russo.
La velocità é importantissima, ma non è l'unico fattore di cui tenere conto.
Quando il Kinzhal dimostrerà di poter venire lanciato anche dai bombardieri Tupolev il ventaglio di situazioni operative in cui potrebbe fare la differenza contro una task force navale avversaria verrà moltiplicato ulteriormente.
Fin dagli anni '70 gli squadroni di bombardieri basati a terra dotati di armi antinave a lungo raggio sono il cruccio e la preoccupazione degli ammiragli dell'U.S. Navy, adesso che il Cremlino si trova a disporre di un vettore praticamente non intercettabile la supremazia navale a stelle e strisce sembra doversi unire a quella britannica e a quella spagnola negli annuari delle glorie marittime del tempo che fu.
Useranno quelle barche per la pesca.
RispondiEliminaDispendiose forse ma tanto gli ammarracani stampano dollari a gogo senza riserva aurea a supportarli.
praticamente rendono inutili tutti i carrier group USA, senza spendere fantastiliardi vedremo se riescono a riequilibrare con armi a energia diretta ma non credo dovrebbero avere una centrale elettrica al posto di una nave. 13 portaerei da buttare
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