Unità combattenti dell'Esercito Yemenita e della milizia dei Comitati Popolari di Ansarullah sconfinano regolarmente oltre la frontiera yemeni-saudita penetrando per dozzine e a volte centinaia di Km per colpire basi e installazioni militari di Riyadh nelle province di Najran, Asir e Jizan.
Più volte abbiamo dato notizia di questi raid e questi attacchi che sono diventati tanto audaci da costringere i generali sauditi a schierare in queste province un numero sempre più alto di mercenari.
Molti di questi attacchi sono condotti con tecniche di guerriglia: cecchinaggio, mine e trappole esplosive collocate presso gole, ponti o snodi stradali, agguati con lanciamissili anticarro.
Fonti militari yemenite diffuse dal network Al-Masirah hanno rivelato che negli ultimi giorni ben 38 militari e guardie nazionali saudite sono cadute sotto il fuoco yemenita nelle tre province in questione.
Se si conta che per ogni caduto saudita ci sono in media 4 o 5 perdite di mercenari, se ne evince che almeno 200 soldati di ventura al servizio di Casa Saoud hanno perso la vita nelle stesse operazioni.
Intanto intorno a Hodeidah l'Agenzia Saba News ha comunicato che Emiratini, mercenari, traditori yemeniti e simili hanno perso 85 veicoli blindati e corazzati nel corso dell'ultimo mese.
Si chiama rischio di impresa. Quando di danno un lavoro e ti pagano, almeno dovresti chiederti se non ti cagionerà danni fisici o mentali.
RispondiEliminaSei un contractor, un mercenario, un servo ? Benissimo, paga e/o godi della tua pecunia. Ante lucrum nomen.
Non una lacrima per dei servi prezzolati.