martedì 10 marzo 2015

I collaborazionisti di Fatah arrestano 60 militanti di Hamas in Cisgiordania!

Pochi giorni dopo la ridicola 'notifica' del Consiglio Centrale di Ramallah con cui Mahmud Abbas annunciava l'interruzione della 'coordinazione di sicurezza' tra la sbirraglia coloniale dell'Anp e il regime ebraico di occupazione gli uomini dell 'sicurezza' di Ramallah si sono scatenati in un'orgia di raid, pestaggi, aggressioni e sequestri contro membri del Movimento musulmano di Resistenza Hamas in tutto il territorio della Cisgiordania.
Anziché impegnarsi a lottare contro la continua espansione delle fungaie velenose dei coloni razzisti ebrei che investono, devastano, bruciano e avvelenano; anziché organizzarsi per lottare contro l'occupazione militare che protegge e facilita l'insediamento di tali masse tumorali, gli 'Askari' dell'Anp non trovano di meglio che scatenarsi 'motu proprio' contro loro fratelli che non hanno svenduto la loro terra e il futuro dei loro figli per uno stipendio da fame, un'uniforme e una 'patacca' di distintivo con cui perseguitare i propri connazionali.

Sono circa sessanta i membri di Hamas che sono stati sequestrati dopo esser stati aggrediti dai gendarmi di Abbas; contro di loro ovviamente sono state elevate accuse di comodo. Ismail Radwan, portavoce di Hamas dalla Striscia di Gaza, ha stigmatizzato l'evento dichiarando alla 'Quds Press' che esso dimostra eloquentemente come la pantomima di Abbas della settimana scorsa non fosse altro che un infingimento e che l'Anp (cioé Fatah) non ha nessuna intenzione di cessare il suo abietto collaborazionismo con Tel Aviv.

2 commenti:

  1. e' iniziata la campagna elettorale di Al Fatah?

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  2. Cioè li consegneranno ai sionisti? Adesso non devono neanche andare loro a rapire la gente ma glieli porta direttamente Abu Mazen? Non ci si crede, che essere immondo. A quando una bella corda?

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