Sulle pagine di "Le Figaro", quotidiano-faro del Centrodestra francese si legge che, secondo una nota confidenziale, un alto rappresentante della comunità dei Servizi di Parigi abbia accompagnato la delegazione parlamentare che ha recentemente visitato Damasco. Quella che sembrava un'iniziativa estemporanea di alcuni parlamentari sarebbe dunque servita da 'copertura' per una missione ufficiale, mirata alla riapertura dei rapporti tra gli apparati di Intelligence transalpini e damasceni.
Questo svelerebbe anche la vibrata condanna pronunciata da Manuel Valls per il viaggio dei parlamentari una 'teatrata' messa in scena a beneficio dei media per far credere che Parigi faccia ancora parte del fronte anti-Assad, quando invece all'Eliseo avrebbe finalmente prevalso il consiglio di teste più sane e ragionevoli.
La notizia rivelerebbe che, di fronte alle necessità della lotta all'estremismo takfiro che si diffonde sempre più nella comunità sunnita francese, Parigi é ancora disposta a far valere i propri interessi più delle 'lealtà atlantiche' (o bisognerebbe dire piuttosto servaggi?), con buona pace di Washington, di Obama, di Biden e di Kerry.
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