Il Presidente egiziano Abdelfatah al-Sisi ci tiene a dimostrare che l'Egitto, paese di quasi cento milioni di abitanti, una volta leader del Mondo Arabo e dei Paesi Non-Allineati, erede di millenni di Storia e Cultura, non é un "Kuwait" o un "Bahrein" che i predoni di galline di Casa Saoud possano mettersi in tasca con qualche petrodollaro e far danzare al ritmo di loro piacimento.
Dopo aver subito l'onta di ospitare un vertice della Lega Araba trasformato in "pollaio filosaudita" (da cui erano assenti Siria, Irak, Libano, Algeria...praticamente tutti i paesi più importanti del Mondo Arabo), Al-Sisi ha annunciato che ha intenzione di incontrare Saad Hariri, Premier libanese reduce dalla sua 'vacanza' francese che domani tornerà ufficialmente a Beirut per il Giorno dell'Indipendenza Nazionale.
Incontrando Hariri Al-Sisi gli riconosce lo status di Premier e un'autorità a cui Riyadh vorrebbe che il Primo Ministro del Paese dei Cedri avesse già rinunciato con le sue ridicole dimissioni pronunciate "Sour Force Majeure" in diretta su Al-Arabiya.
Chi vuol capire qualcosa di Medio Oriente deve guardare i dettagli, anche i più minuti, perché spesso i protagonisti di questo delicato teatro politico proprio tramite i dettagli lanciano messaggi e avvertimenti importantissimi.
Dottor Kahani ma quindi secondo lei Hariri avrebbe intenzione di "cambiare" alleanze verso Aoun e Hezbollah e I Sauditi lo tengono in ostaggio per questo?
RispondiEliminaCi sono due possibilità:
EliminaA) o é come ipotizzi tu
B) oppure, alle minime, Hariri si stava accordando per trovare un "modus vivendi" con Hezbollah, Aoun e l'8 Marzo e questo a Riyadh non é andato giù.
Io personalmente credo più alla seconda ipotesi, perché nel caso della prima i Sauditi avrebbero chiesto a sionisti o americani di uccidere Hariri come già il padre per tentare di nuovo di incolpare Hezbollah o la Siria.