lunedì 12 marzo 2018

"Eravamo cinque amici in tank, più precisamente era uno Shilka!"

La cosa più meravigliosa dei combattenti dell'Esercito Siriano e delle sue milizie ausiliarie ed alleate é l'inesauribile capacità di mantenere il morale e l'umore alti anche dopo incredibili prove di nervi e di forza di volontà, che schianterebbero uomini meno motivati e meno coinvolti nella sacra missione di difesa della comune Madrepatria Siriana.

Basta guardare l'equipaggio di questo ZSU-23-4 "Shilka", un tempo temibile semovente antiaereo, ormai sostituito nel ruolo da complessi più avanzati e quindi "shiftato" a veicolo supporto-fuoco per operazioni di fanteria, che con inventiva improvvisano una 'splendida cornice' per una loro foto-ricordo nella pausa tra uno scontro e l'altro nell'infernale "Kessel" del Ghouta Est.

Che Dio (o i Fati, o la Provvidenza) preservi uomini come questi!


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