martedì 8 maggio 2018

I tecnici dell'Aviazione Iraniana riportano in piena efficienza uno dei molti "Phantom" fuori uso!

'Double Ugly', 'Flying Brick', 'Eisenschwein'...tutti nomignoli, affettuosamente dispregiativi, per il mio aeroplano 'Made in Usa' preferito, un blocco di metallo da 18 tonnellate in grado di volare a poco meno di 2400 Km/h e di servire come cacciabombardiere multiruolo in qualunque condizione di tempo e visibilità con prestazioni ineguagliate -ad Ovest della Cortina di Ferro- per oltre 15 anni di fila, fino all'apparizione dei successivi modelli 'teen series' (F-14, -15, -16 e -18).

Parliamo dell' F-4 Phantom II (il Phantom I fu un aereo così tremendamente marginale che anche dicendo solo 'Phantom', tutti pensano all'F-4).

Tra gli acquirenti esteri di questo aeroplano 'meravigliosamente brutto' vi fu anche l'IIAF (Imperial Iranian Air Force) di Shah Reza Pahlevi, che tra i primi anni '70 e la sua detronizzazione comprò 223 esemplari tra versioni da combattimento e ricognizione.

Per questo motivo la neonata Forza Aerea della Repubblica Islamica (IRIAF) usò gli F-4 come propria piattaforma principale per tutto il periodo della Guerra Imposta contro l'Irak dal 1980 al 1988 e, nonostante le perdite e la difficoltà di procurarsi munizioni e pezzi di ricambio ne mantiene ancora una cinquantina in servizio, utilizzandoli anche in anni recenti per difendere lo spazio aereo iraniano e per colpire obiettivi dell'ISIS in Irak (come confermato da un nostro articolo di alcuni anni fa).


Nell'ultimo anno e mezzo, con uno sforzo di circa 18.000 ore/uomo di lavoro, i tecnici della base aerea iraniana di Shahid Lashkari sono riusciti a riportare alla piena operatività un Phantom II che giaceva a terra da molti anni, facendolo tornare a volare come testimoniato da un comunicato ufficiale dell'IRIAF la settimana scorsa.

Adesso, utilizzando l'esperienza accumulata in questo progetto, numerosi altri F-4 e RF-4 (la versione da ricognizione) potranno venire riportati all'efficienza, aumentando la linea di volo dell'IRIAF o alleviando l'usura e lo stress degli altri modelli già in uso.

Con ingegno, duro lavoro e tenacia la Repubblica Islamica dimostra che i tentativi dell'Occidente imperialista di indebolire le sue difese per renderla potenzialmente ricattabile e minacciabile sono destinati al fallimento, così come fallirono i tentativi di aggressione militare (via Irak) o di strangolamento economico nell'immediato dopoguerra degli anni '90 e primi 2000.


7 commenti:

  1. Ho visto dal vivo l'F4 molti anni fa ad Aviano durante la giornata circo americano, devo dire che è molto più grande del moscerino F16 e i suoi motori fanno un gran casino.

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  2. Si, ma la notizia non è molto confortante: vuol dire che dal punto di vista delle forze aeree l'Iran fa ancora volare aerei vecchi di 50 anni. Evidentemente gli effetti delle passate sanzioni in questo campo sono stati pesanti

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    1. Invece é MOLTO confortante, perché vuol dire che l'Iran si é completamente impadronito della tecnologia necessaria a un'opera di ricostruzione (perché per far tornare in aria un aereo fermo da oltre 20 anni bisogna letteralmente ricostruirlo)...vuol dire che entro poco l'Iran potrà iniziare la costruzione di aeroplani 'ex novo'...

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  3. Si, ma non sarebbe meglio comprare qualcosa di "nuovo" dai Russi (o - al limite - dai francesi, da cui gli iraniani comprano già quasi tutte le loro automobili)?!?
    Gli iraniani dovrebbero poterselo permettere.
    Un aereo simile può servire solo contro dei ciabattari ... ma, con circa 100 pezzi così attempati, l'aviazione iraniana non sarebbe molto competitiva, in caso di necessità.

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  4. Non e' un problema di tecnologia propriamente detta(l'Iran ha dei centri di eccellenza a livello di universita'e di ricerca),ma di economia di scala,ovvero ci sono componenti che le industrie non fanno,e su cui naturalmente l'occidente mette l'embargo(leghe di titanio,che servono per produrre aerei ad alte prestazioni,e turbine moderne);L'Iran puo' produrre dette leghe ma non a livello di produzione di massa,ed il costo per realizzarle in laboratorio e' proibitivo per il budget iraniano che e' di pochi miliardi di dollari annui...Da li'la scelta di mantenere in servizio gli aerei che ha gia' dei quali riesce a riprodurre tutte le componenti usurate(a parte i motori,che sono un discorso completamente a parte,punto debole per esempio anche dei cinesi),e di produrre aerei piu'leggeri(un F-14 necessita di 40 volte il titanio di un F-5),per i quali puo' anche realizzare i motori.Il Qaher-313(aereo sicuramente reale,nonostante cio'che dicono occidentali e sionisti e sul quale ci sarebbe una discussione lunghissima da fare)e'sostanzialmente una risposta asimmetrica come dottrina di impiego,che aggira requisiti tecnologici e costi dei caccia di 5 generazione,e un prodotto totalmente made in Iran,requisito essenziale per tutte le armi persiane dalla cacciata dello Scia'.....

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  5. Non sottovaluterei questo aereo , specie per l'attacco al suolo .Vecchio non vuol dire poco performante , vedesi i B 52 americani , che ancora sono praticamente insostituibili .

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  6. Oooo! Anche a me piace tantissimo, non lo trovo brutto ma tutt'altro. Mostra di essere l'anello di congiunzione evolutiva tra il vecchio e il nuovo (ala bassa come i caccia della ww2! trovatemene un'altro con 2 motori e quelle capacità di carico!). Putroppo era elefantiaco da manovrare e subiva alla grande dai moscerini sovietici nel dogfight, quando finiva i missili veniva puntualmente abbattuto; e proprio quel motivo portò gli imperialisti a fondare l'ex topgun.

    Rimane il fatto che oggi è un bell'oggetto da usare come fermacarte in scala 1/72 o 1/144.

    Putroppo vedere l'iran maneggiare ferri vecchi del genere è preoccupante. L'f4 è obsoleto in ogni senso, non so dove recuperino le armi per allestirlo, armi che cmq fanno veramente schifo. Hanno poco altro e sempre vecchio, come gli f5 2 posti affiancati di fabbricazione locale, e il tacchino coi motori prima serie che stallano per niente (ma coi phoenix ha ancora una sua ragion d'essere). Se si pensa che l'unico decente, un Mig29, sia stato consegnato da un disertore... Il resto è tutta roba utile solo contro gli straccioni con le pezze in culo come i takfiri.

    L'amicizia con cinesi e russi non deve essere poi così "amicizia" se non riescono a recuperare qualcuna delle loro creazioni, almeno da fabbricare in loco su licenza.

    Giammai i "nuovi francesi", la Francia 2.0 del dopo SARKOZI L'AMERICANO (così lo chiamavano quelli dell'intelligence prima che facesse piazza pulita) venderebbero qualcosa all'iran. Ormai pure le macchine: non so se avete notato che lo scandalo sulle emissioni VW è saltato fuori il lunedi successivo al venerdì in cui la dirigenza SKODA ha incotrato la dirigenza Iran Khodro per ultimare gli accordi sulla fabbricazione della Fabia 1:

    http://www.presstv.com/Detail/2015/09/18/429714/iran-germany-volkswagen-vw-skoda-auto-industry

    Il lunedì successivo, 21 settembre 2015, gli imperialisti hanno attuato la punizione contro VW, per una cosa che poi si è scoperto, hanno fatto tutti...

    Il qaher non esiste finchè non lo vedo volare.

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