Questo il risparmio di tempo realizzato grazie alla nuova ferrovia Bayannour-Teheran tra Mongolia Interna (provincia della Repubblica Popolare Cinese) e Repubblica Islamica dell'Iran, che é stata inaugurata ieri con la partenza proprio di un carico di 1150 tonnellate di semi di girasole, popolarissimi in Iran (così come in tutto il Medio Oriente e il Caucaso) come snack, specialmente durante le partite di calcio.
La ferrovia attraversa Turkmenistan e Kazakhstan, snodandosi per oltre 8000 Km.
E' la realizzazione pratica di una parte della Nuova Via della Seta, il corridoio commerciale inattaccabile dalle potenze imperialiste anglosassoni (potenze che si basano sulla capacità delle loro flotte di mettere in pericolo la sicurezza dei commerci navali) che Beijing ha elaborato come veicolo primario dello Spostamento a Est dell'asse del potere mondiale.
Di fronte alla capacità della Cina, colosso industriale affamato di petrolio e di gas (di cui l'Iran é estrattore tra i maggiori al mondo) di fornire alla Repubblica Islamica beni di ogni genere, dai prodotti agricoli all'alta tecnologia, la minaccia delle ridicole sanzioni di Trump si rivela per la vuota smargiassata che é.
Ovviamente, e i cagnolini dell'UE decideranno di spararsi metaforicamente nei piedi accodandosi alle ubbie a stelle e strisce Xi Jinping si farà una grande risata e procederà a saldare con l'Iran legami commerciali sempre più profondi e proficui.
L'Iran naturalmente preferirebbe avere una sponda economica anche in Europa, per poter contrattare coi Cinesi condizioni migliori per i loro scambi e rapporti, ma visto il calibro dei leader europei attuali, dal toyboy Macron in avanti, non vi é molto da sperare in tal senso.
Evidentemente è impossibile tradurre dall'inglese al cinese il termine sanzioni, ma forse non gliene può fregar di meno ad antichissime civiltà come quella Cinese e Persiana dei rozzi ultimi arrivati.
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