giovedì 10 maggio 2018

L'antiaerea siriana ha fatto di nuovo miracoli, anche questa volta col silenzioso aiuto russo!

Ormai é ovvio a che cosa serviva l'improvvisa 'apparizione' di Benji Netanyahu alla parata del Giorno della Vittoria; il Premier del regime ebraico si era recato in Russia per cercare di convincere Putin a dare il suo 'ok' ai bombardamenti che Tel Aviv progettava contro la Siria.

Abbiamo visto quanto successo abbia riscosso questo tentativo.

Con l'Iran sospinto sempre di più verso Mosca dal rinnegamento dell'accordo JCPOA, effettuato da Trump su pressioni sioniste, era follia pensare che il Presidente russo avrebbe accondisceso a una simile ipotesi.



La Russia ha bisogno della Siria, alla Russia (e alla Cina) fa comodo un Iran stabilmente inserito nella sfera eurasiatica, mentre israhell non ha niente di prezioso o desiderabile da offrire a Putin o a Xi; israhell deve imparare che non é 'eccezionale', che il patrimonio di tolleranza internazionale per le sue provocazioni e aggressioni si é esaurito e che potrà prendere parte all'ordinato sviluppo del mondo multipolare nel 'Secolo Asiatico' solo se imparerà le buone maniere, accettando i propri limiti  e moderando le proprie smodate ambizioni.

I sistemi antiaerei siriani, per la maggior parte risalenti agli anni '70 e '80, non avrebbero potuto fermare praticamente tutti gli ordigni israhelliani, se non coordinati e guidati dai radar russi presenti sul territorio, esattamente come accaduto poco meno di un mese fa con i missili Usa/Fra/Uk...

la Russia non fa dichiarazioni roboanti (e vuote) come quelle di Trump; fa parlare i fatti, ma, per chi li sa vedere, essi sono più chiari e inequivocabili di qualunque fiorito proclama retorico.

4 commenti:

  1. Secondo Dimashq now la contraerea avrebbe colpito tre aerei israeliani che hanno tentato di infiltrarsi

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  2. Alla faccia dei falsi amici della Siria convinti che Putin non la stia più aiutando! Dimenticavo, che ci faceva netanyahu alla parata di ieri?

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  3. Il Presidente Putin sa che per sfilacciare l'occidente, che già di suo si sta disintegrando, deve lavorare sulle contraddizioni dei suoi membri e come gli è già riuscito con la Turkia non rompe come molti vorrebbero con l'entità nazista di occupazione, ha dalla sua la scusa che più di un milione di Russi vivano in israele e se la vuole giocare con astuzia, e non gliene importa certo di scontentare tutti i suoi critici che vorrebbero una reazione violenta da parte della Russia, perchè il quadro è molto più grande, quando l'occidente sarà almeno ridimensionato alla sua reale misura pure israele dovrà mettere i piedi per terra, è inevitabile.

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