Evidentemente gli Americani non hanno capito che in Irak non comandano più loro (e mica da poco!).
Con questo messaggio l'ambasciatore Usa a Bagdad Douglas Silliman (nomen omen, visto che in Inglese "Silly" vuol dire 'sciocco' e "Silliness" é 'sciocchezza', quindi Silli-Man...) 'ordina' al Governo irakeno cosa 'dovrebbe fare' per compiacere Washington...cioé disarmare e smobilitare le unità di Mobilitazione Popolare.
GUARDA CASO, proprio quelle unità schierate al confine con la Siria, dove l'ISIS, dopo essere riuscito ad avanzare contro i curdacci (complici anche "strani errori di bombardamento" americani...) cerca di rientrare in Mesopotamia.
Ma io dico, insomma, questi o sono scemi di loro, o prendono per scemi gli altri!
Puntuale, però, la replica irakena:
"L'Irak si aspetta la cancellazione e la smentita di quelle affermazioni dell'Ambasciata Usa che non si conformano alle norme e regole della diplomazia internazionale e spera vivamente che esse non abbiano a ripetersi in futuro. L'Irak si aspetta che l'Ambasciata Usa osservi scrupolosamente linee di condotta che rendano utile e bene accetta la sua presenza nel paese ospitante".
Veramente la risposta iraqena appare molto ambigua se fosse coerente con il suo pensiero darebbe gli 8 giorni all ambasciatore x lasciare Bagdad invece si aspetta un comportamento piu" "educato" come occupante
RispondiEliminaIl mondo diventerà un posto migliore il giorno che nessun soldato USA e ssionista sarà oltre confine.
RispondiEliminaCompito di punizione per un ambasciatore cretino: una volta tornato a casa, comprare una scorta di quaderni e scrivere per un miliardo di volte "Non ci si droga prima di scrivere a ca%%o"...Coglione!!!
RispondiEliminaMa se sono messi a vendere appezzamenti di terreno su Marte,ovviamente considerandosi non solo i padroni della terra ma anche dello spazio,il bello è che c'è qualche idiota che li ha comprati.
RispondiEliminaNon c'è da stupirsi che ci siano tanti coglioni che credono alle amerisionstronzate.
Bam Bam