lunedì 29 dicembre 2014

Oltre duecento tagliagole dell'ISIS eliminati dalle forze irakene che conquistano Yathrib, Al-Isehaqi e Al bu Salebi!!

Una grande offensiva delle truppe irakene, sostenute dalle milizie sciite e da contingenti delle forze speciali ha inflitto una gravissima sconfitta agli sgozzatori del 'califfato' dell'ISIS, consentendo alle forze governative di prendere totale controllo delle località di Yathrib, Al-Isehaqi, e Al bu Salebi.

Inoltre anche la base aerea di Dhuluiya é stata completamente bonificata e messa sotto controllo dalle truppe di Bagdad. L'abitato di Dhuluiya era stato ripreso molte settimane fa, ma la vicina struttura per mancanza di uomini e di personale addestrato alla localizzazione e al disinnesco di trappole esplosive, non aveva potuto venire 'ripulita', col risultato che dopo un po' elementi takfiri tornarono a insediarvisi.

Queste importanti vittorie, tra l'altro, sono ottenute con pochissime perdite, per la conquista di tutte queste località si parla di  meno di dieci morti e di un paio di dozzine di feriti tra le fila irakene, non di più.

Già cominciano a filtrare notizie da più a Nord, dal centro della zona ancora occupata dai terroristi dell'ISIS/Daash, che riportano come i leader e i comandanti dei terroristi stiano facendo spostare lontano da Mosul i loro familiari e il loro bottino, giacché essi per primi sanno che alla fine verranno cacciati dalla città.

Meschine e bestiali angherie del codardo regime ebraico contro lo stoico Ahmad Saadat, leader del PFLP!!

La famiglia del Segretario Generale del PFLP, Ahmad Saadat, ha confermato che le autorità di occupazione ebraica hanno impedito di rendere visita al proprio congiunto per la terza volta consecutiva, vietando anche semplici scambi di messaggi.

Abla Sa'adat, moglie di Ahmad, ha affermato che la figlia aveva ottenuto il permesso per fargli visita, ma quando ha chiesto un appuntamento è stata informata che nessun membro della sua famiglia potrà fargli visita fino al 10 marzo del prossimo anno.

Il regime sionista ha impedito una visita dal febbraio di quest'anno, per tre mesi, quindi di nuovo nel mese di giugno, ancora per un periodo di tre mesi, senza informare Saadat, ed esteso lo stesso periodo, oggi, per la terza volta.

Saadat ha riferito che l'amministrazione penitenziaria israeliana ha impedito l'arrivo di messaggi dei parenti, citando ( presunti ) motivi di sicurezza, nonostante il fatto che i messaggi contenessero solo informazioni sulla famiglia e foto dei nipoti.

Pur nel suo stato di prigioniero politico Saadat continua a lottare e rappresenta un simbolo per tutti i Palestinesi.

Sullo stato di salute Saadat, la moglie ha riferito che il prigioniero ha avuto, qualche tempo fa, problemi di vista ed al colon, soffre di mal di schiena e di tutti i problemi che derivano dall'umidità, a causa della sua prolungata detenzione nel carcere di "Gilboa", noto per l'alto tasso di umidità.

Le autorità di occupazione hanno prelevato, nel 2006, il Segretario Generale Saadat dalla prigione dei collaborazionisti dell'ANP a Gerico, dove era rinchiuso, accusato di aver partecipato all''assassinio del criminale sionista Rehavam Zeevi (legittima operazione di Resistenza) ad Al-Quds, e lo hanno condannato al carcere per 30 anni."

Il Generale dell'IRGC Hamid Taqavi martirizzato in Irak mentre sorvegliava e difendeva le sante cripte degli Imam sciiti!!

Proprio in questi momenti si sta tenendo a Teheran la processione funebre del corpo del Generale Hamid Taqavi, immediatamente trasportato via aereo da Samarra, dove nella giornata di ieri l'alto ufficiale dell'IRGC ha "bevuto il dolce sciroppo del Martirio", mentre stava compiendo il suo dovere consigliando gli irakeni su come meglio difendere e proteggere le sante cripte di Ali al-Hadi e Hasan al-Askari, decimo e undicesimo Imam dell'Islam Sciita.

Taqavi é caduto vittima di un atto terroristico individuale mentre pattugliava i dintorni della città in compagnia di truppe regolari irakene e un distaccamento di milizie sciite volontarie. A lungo gli irakeni avevano cercato di dissuaderlo dal prendere parte diretta alle ricognizioni ma egli si era sempre rifiutato considerando suo preciso dovere non evitare i pericoli e ribattendo che di persona poteva vedere e rendersi conto molto meglio della situazione sul campo.

Taqavi era un veterano della guerra del 1980-88 ed era considerato una figura di primissimo piano all'interno della Guardia Rivoluzionaria, terminate le cerimonie a Teheran il suo corpo verrà portato ad Ahvaz, sua città natale, dove verrà inumato nella giornata di domani.

Attentato takfiro ad Aden contro un Generale delle truppe corazzate yemenite!

Una potente bomba é esplosa ieri nell'auto del Generale Farej al-Atqi, comandante del 31mo Battaglione Corazzato dell'Esercito, mentre questa incrociava nel quartiere di Khor Maksar ad Aden, nello Yemen meridionale,

L'esplosione ha sventrato completamente il veicolo, uccidendone sul colpo l'autista e ferendo le due guardie del corpo dell'ufficiale, il quale tuttavia é riuscito a uscire dalla carcassa dell'auto incredibilmente illeso.

Il fatto che la bomba sia stata collocata proprio dentro all'auto fa capire come i terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Araba possano corrompere e infiltrare ogni struttura statale e governativa, per questo negli ultimi mesi é toccato agli Sciiti Houthi scendere in campo per batterli e metterli in ritirata.

Proprio le sconfitte continue contro gli Houthi di Ansarullah hanno spinto gli estremisti wahabiti a cercare di 'replicare' con vigliacche bombe e attentati.

domenica 28 dicembre 2014

Sempre più abitanti dell'Est siriano si uniscono alla Resistenza contro l'ISIS!!

Ci perdoneranno i nostri lettori della cattiva qualità di quest'immagine ma abbiamo preferito pubblicarla in luogo di un generico scatto di repertorio visto che essa deriva dallo 'still' di un video nel quale si annuncia la costituzione di una nuova forza di Resistenza popolare siriana che combatterà gli sgozzatori dell'ISIS.

Il fenomeno é iniziato intorno a Deir Ezzour quando membri della tribù Shaytat si sono schierati a fianco dell'Esercito e della milizia NDF per respingere i takfiri e hanno preso parte a operazioni anche complesse contribuendo non poco al loro successo.

Adesso la cosa si sta allargando e ha suscitato l'attenzione dapprima dei corrispondenti del quotidiano libanese Al-Mayadeen, e poi anche dei loro colleghi di altre testate ed emittenti. Auguriamo a questi coraggiosi combattenti ogni fortuna e di poter iscrivere i loro nomi nella Storia a fianco di quelli di tutti coloro che contribuiscono alla lotta contro il bigotto wahabismo manipolato da Usa e da Sion.

Giochiamo coi numeri! Confrontiamo le campagne aeree di Obama e di Assad!!

I dati di traffico ci mostrano un vostro alto e persistente interesse nella questione del jet F-16 giordano precipitato in Siria sulle posizioni dell'ISIS attorno a Raqqa; come sapete noi siamo qui per fornirvi LE INFORMAZONI CHE VOLETE e quindi cerchiamo di andare più a fondo nella questione e spiegarvi fatti e ramificazioni che stanno sotto al fatto di cronaca ma lo mettono in prospettiva e ne svelano i retroscena, i perché e i percome.

Una accurata ricerca di dati disponibili pubblicamente (niente robe 'top secret' per oggi) dimostra che, dall'inizio della sua 'campagna aerea contro il terrorismo' l'inquilino negro dela Casa Bianca ha fatto effettuare 300 attacchi aerei contro l'ISIS.

Al lettore 'laico' il numero TRECENTO può fare pensare a una quantità importante di bombardamenti a tappeto, tantopiù effettuati da quella forza poderosa che tutti (grazie a Hollywood)  sanno possa essere messa in campo dall'USAF e dalla U.S. Navy.

Per mettere le cose in prospettiva aggiungiamo subit che NELLO STESSO LASSO DI TEMPO, l'Aeronautica di Damasco ha compiuto esattamente 2975 bombardamenti contro i terroristi dell'ISIS, di Al-Nusra e delle altre formazioni minori attive in Siria.

2975 contro 300.

Inoltre qualora si consideri che dei 300 attacchi aerei 'occidentali' in realtà l'80 per cento é stato subappaltato a Sauditi, Qatarioti, UAE, Giordani e altri 'alleati indigeni' (che spesso non li effettuano nemmeno, e se ci provano, come abbiamo visto, non se ne rivelano capaci) si capisce quanto lo sforzo americano contro l'ISIS sia roba da ridere, un'operazione meramente di facciata.

Quindi quando diciamo che l'offensiva Usa contro l'ISIS è stata un fallimento completo non lo diciamo "per partito preso", "perché siamo antiamericani/filoiraniani", ma solo e soltanto perché ci siamo presi la briga di informarci e di sapere le cose prima di parlarne.

Come mai allora il 'rateo d'attrito' é così diverso? Come mai l'Aviazione Siriana non ha perso 10 aerei, pur compiendo più di dieci volte il numero di attacchi fatti dalla coalizione filo-Usa, apparentemente contro lo stesso nemico??

Del resto solo una frazione degli aerei siriani sono pienamente moderni, gli altri sono modelli 'generazionali' mediamente obsolescenti, quando non proprio reliquie della Guerra Fredda (MiG-21, MiG-23, Su-22), oppure aerei da addestramento convertiti in bombardieri leggeri (L-39, Yak-130), certo non piattaforme ideali, o caccia intercettori adattati allo stesso ruolo (MiG-29).

In effetti l'unico aeroplano veramente adatto per il bombardamento in forza ai falchi di Assad é il Su-24 modernizzato e anche quello preferisce colpire da media-alta altitudine con armi stand-off come missili aria-terra e bombe guidate altamente sofisticate, Damasco avrebbe bisogno di un po' di "tank volanti" come il Su-25 per pattugliare e cannoneggiare ogni takfiro barbuto che si nasconde dietro un albero o un cespuglio, per evitare di lanciare un ordigno da 20000 Euro a ogni cammellaro in ciabatte.

Il segreto sta nella ricognizione accurata prima di ogni attacco: gli Usa devono accontentarsi di fotacce sgranate prese dai satelliti o da qualche drone, mentre i Siriani hanno eccellenti ricognitori a terra che parlano con la gente locale e si fanno dire esattamente dove abita il sedicente 'sceicco' ISIS in maniera che sia possibile colpirlo anche con un intercettore a corto raggio improvvisamente trasportato in interdittore ed equipaggiato magari con razziere smontate da un elicottero Hind.

Anche in questo caso la differenza la fa il 'Fattore Umano' che gli Usa tecnomani e innamorati dei loro 'gadget' scintillanti trascurano somarescamente di prendere in considerazioni eppure, accidenti, l'avranno mai letto Graham Greene? (Graham Greene, non un oscuro filosofo cinese del 13imo secolo!).

Il Leader degli Sciiti Houthi: "Continueremo a combattere per la Rivoluzione, contro la corruzione e la tirannia!"

Dopo essersi scagliato contro il progetto americano e sionista di balcanizzazione pseudo-federale dello Yemen, il leader degli Sciiti di Ansarullah Abdelmalek al-Houthi  ha dichiarato in un'intervista che i suoi seguaci "Continueranno a perseguire gli obiettivi della Rivoluzione, combattendo la corruzione, garantendo la sicurezza e respingendo la tirannia".

Non é chiaro se per 'tirannia' egli intendesse quella bigotta e wahabita di Al-Qaeda nella Penisola Araba, quella degli islamisti filo-qatarioti del Partito Islah oppure quella dell'Ex-vice del dittatore Sale, Abd Rabbo Mansour Hadi, succeduto (con elezioni-farsa) all'autocrate in esilio come Presidente del paese.

E' comunque certo che se il paese un tempo noto come Arabia Felix vuole costruirsi un futuro di unità, autonomia, libertà e indipendenza non possa farlo altrimenti se non affidandosi agli Houthi di Ansarullah: qualunque altra scelta lo porterebbe a essere un burattin di Washington, di Tel Aviv, di Riyadh o di Doha.

Attacco islamista a Sidra distrugge cisterne di greggio e minaccia di trasformare il terminal in un'Area di Disastro!

In Libia continuano i combattimenti nell'area di Al-Hilal, dove le forze islamiste di 'Fajr Libya' lanciando un nuovo attacco contro il terminal petrolifero di Sidra hanno colpito con razzi una enorme cisterna di petrolio, incendiandola.

Nel terminal di Sidra esistevano diciassette enormi cisterne, quella colpita ha propagato fiamme verso altre due che sono esplose trasformando una vasta area intorno ad esse in un paesaggio infernale; secondo quanto riporta Hamid al-Habuni, della compagnia che gestisce i terminal di Sidra, Ras Lanuf e Mersa el-Brega "Ci vorranno almeno sette giorni di lavoro ininterrotto per domare l'incendio, posto che personale ed equipaggiamenti adatti arrivino subito sulla zona del disastro".

Se le fiamme dovessero propagarsi anche alle altre quattordici cisterne si verificherebbe una vera e propria apocalisse.

Il fatto che i militanti di Fajr Libya cerchino attivamente di colpire i terminal (come hanno cercato di fare anche dal cielo) la dice lunga sul fatto che essi non possano permettersi un lungo assedio alle strutture, al termine del quale potrebbero prenderne possesso e usarle per i loro scopi.

L'atteggiamento da 'Crepi Sansone' con cui stanno conducendo le loro operazioni contro Al-Hilal dimostra che essi sono più interessati a negare l'uso dei terminal alle forze governative piuttosto che a conquistarle per sé stessi, prova evidente di quanto siano disperati.