Parlando a un'assemblea pubblica in Iran il Generale Qassem Soleimani (IRGC) ha espresso la sua "profonda soddisfazione" riguardo ai risultati delle recenti elezioni politiche libanesi, che hanno visto il trionfo dell'Alleanza 8 Marzo comprendente i partiti sciiti di Amal ed Hezbollah.
Il Generale ha ricordato come l'Arabia Saudita si fosse impegnata in una capillare e multimilionaria campagna di influenza, nel tentativo di prevenire un simile esito, nel corso della quale, secondo fonti a lui note, avrebbe dilapidato qualcosa come 200 milioni di dollari Usa.
Anche PALAESTINA FELIX aveva dato risalto allo 'scoop' dei reporter di Al-Manar (l'emittente radiotelevisiva di Hezbollah) che avevano intercettato e reso pubblica una comunicazione tra il Ministero degli Esteri di Riyadh e l'ambasciatore saudita a Beirut, riguardo le manovre da mettere in atto per ostacolare un'affermazione elettorale dei partiti della Resistenza.
Tuttavia i Sauditi, noti per l'ostinazione con cui attignano e si accaniscono anche nelle iniziative più disperate e fallimentari, anziché demordere stanno continuando nel tentativo di bloccare il normale processo politico libanese; lo ha denunciato in un'intervista col sito-web Al-Ahd lo Sceicco Nabil Qaouq, rappresentante di Hezbollah, proprio nella giornata di ieri.
L'incarico per la formazione dell'esecutivo é stato assegnato a Saad Hariri, esponente della coalizione sconfitta alle urne, come gesto di buona volontà e per creare un consenso nazionale attorno a un Governo che dovrà affrontare molte emergenze esacerbatesi durante l'impasse politico del 2013-2018.
In una dichiarazione rilasciata ai primi di giugno Hariri ha dichiarato che il Governo da lui guidato dovrebbe essere composto da 30 ministri.
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