martedì 3 luglio 2018

Gli Irakeni proseguono nella creazione di una barriera per presidiare i confini con la Siria: EVVIVA I MURI! EVVIVA LE FRONTIERE!!

Le frontiere "aperte come i culi" piacciono solo al sinistrume petaloso sorosiano, accoglione e abbulicciato.

In Irak hanno altre idee.

Per questo proseguono decisamente nell'erezione ("I got Erection!") di un complesso sistema di barriere e fortificazioni alla frontiera occidentale con la Siria, per sventare ogni possibile infiltrazione o movimento di forze e cellule takfire.
La barriera prevede sbarramenti fisici, zone elettrificate e sorveglianza continua con telecamere dotate anche di sensori termici e intensificatori di immagine, che potranno essere fisse, ma anche montate su droni di vario genere.

La sovranità inizia dal controllo dei confini e dalla regolamentazione dei transiti, da mantenere con tutta la forza necessaria, ivi compresa quella delle armi.

Le truppe di confine sono le prime sentinelle della libertà di una nazione, non per niente il radicalume marcio dell'occidente sviliva e insultava i militi che difendevano i confini dei paesi socialisti, i loro burattinai li riconoscevano come i primi nemici della decadenza e della morte che essi volevano diffondere in tutto il mondo!

2 commenti:

  1. Parli come un vero fascista!! E allora perchè rompi il cazzo a me che lo sono davvero?? E senza le virgolette come hai messo ieri o ieri l' altro..

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  2. bello claudio leggerti qui,a il tuo silenzio su contro e' per scelta
    o per mancanza di argomenti,o altro?
    saluti romani,

    Nessuno

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