Le proteste sono state precedute da una manifestazione contro l'occupazione israeliana, organizzata dalla comunità drusa della zona, che ha sventolato bandiere siriane ed esposto i ritratti del presidente siriano Bashar al-Assad mentre si trovava al confine con la Siria.
La popolazione siriana delle alture del Golan si è radunata nella città di Majdal Shams per protestare contro le politiche israeliane nei territori occupati, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa siriana della Santa. I manifestanti hanno sventolato bandiere siriane e bruciato i voti elettorali che erano stati distribuiti dalle autorità locali israeliane.
L'attivista politico e ex prigioniero Bashar al-Maqt, citato da PressTV, ha bocciato le elezioni organizzate da Tel Aviv come legalmente nulle e ha invitato le organizzazioni internazionali a fare pressioni su Israele affinché abbandonasse le sue politiche sulle alture del Golan. Bashar al-Maqt ha inoltre promesso di diffondere le proteste ad altre comunità siriane nelle alture del Golan.
Le proteste a Majdal Shams si sono svolte due settimane dopo una manifestazione della comunità drusa del Golan, che ha sventolato bandiere siriane e ha creato i ritratti del presidente siriano Bashar al-Assad lungo il confine con la Repubblica araba.
Le alture del Golan furono conquistate da Israele dalla Siria durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967. Per molto tempo il territorio fu governato da un'amministrazione militare israeliana, ma nel 1981 Tel Aviv estese la giurisdizione delle sue leggi al territorio e istituì un amministrazione. La mossa è stata condannata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite come illegale dal punto di vista del diritto internazionale. Israele ha giustificato la sua mossa allo scopo di salvaguardare i suoi confini da atti militari aggressivi.
Minchia se gli brucia ai judei, meglio che se ne vadano in fretta, nel Golan troveranno solo e sempre Resistenza.
RispondiElimina