Due palestinesi sono stati uccisi e altri 22 feriti, tra cui un leader di Hamas, il 15 e il 16 ottobre in scontri nel campo profughi di Almieh Wmieh, nel Sud del Libano.
Scontri violenti sono scoppiati per la prima volta nel campo tra i membri del gruppo Ansar Allah e quelli del movimento Fatah.
In un comunicato stampa il rappresentante di Hamas in Libano, Abdel-Hadi, ha detto che i "deplorevoli scontri" nel campo profughi Almieh Wmieh del Sud del Libano, scoppiati a causa di singole dispute, hanno causato un'enorme distruzione nel campo e costretto i suoi abitanti a fuggire.
Abdel-Hadi ha ribadito che i rifugiati palestinesi devono preservare la sicurezza e la stabilità in Libano.
Ha invitato i rifugiati palestinesi a sostenere il loro diritto a tornare nella loro patria e a respingere tutti i piani che mirano al loro reinsediamento altrove.
Ha considerato l'utilizzo delle armi palestinesi all'interno del Libano "atto inaccettabile", poiché le armi della resistenza devono essere puntate solo sull'occupazione sionista.
Ha notato che la situazione nel campo profughi di Almieh Wmieh è ancora tesa e diversi sforzi a livello politico, militare e fazioso sono stati esercitati per disinnescare la tensione, permettere ai residenti del campo di tornare e riabilitare il campo.
Il leader di Hamas ha osservato che le autorità libanesi hanno inviato un messaggio alle fazioni rivali avvertendole di non ripetere ciò che è avvenuto nel campo profughi di Almieh Wmieh.
Fondato nel 1954, il campo per i rifugiati di Almieh Wmieh è attualmente una casa per circa 5.000 rifugiati palestinesi.
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