In recenti commenti riguardo alla prossima offensiva siriana verso Idlib qualcuno dei miei numerosi e affezionati lettori ha espresso 'dubbi' riguardo al fatto che i Turchi si ritireranno dalle posizioni che hanno occupato nel Nord della Siria.
A questo lettore e a tutti coloro che possano covare simili dubbi io voglio domandare, ma, esattamente, che cosa guadagnerebbe la Turchia a NON ritirarsi? Si alienerebbe un potenzale alleato che ha mostrato estrema cordialità verso di lei negli ultimi due anni, metterebbe in pericolo la vendita degli S-400 (Mosca non ha esitato a fare aspettare anni a Teheran, Teheran si badi bene, gli S-300, perché non potrebbe fare altrettanto, -o peggio- con Ankara?), l'affare della centrale nucleare, il gasdotto South Stream, metterebbe in pericolo un mercato turistico da cinque milioni di visitatori e una partnership commerciale dispostissima a trattare in lire e rubli escludendo il dollaro.
E secondo voi Erdogan (che é mariolo, ma non scemo) farebbe tutto questo per quattro pezzetti di Siria?
E se volesse farlo perché il Generale Hulusi Akar, Ministro della Difesa turco, é arrivato a Mosca ed é stato ricevuto dal suo collega Shoigu?
No amici, la Turchia sa benissimo che può solo ritirarsi dai territori siriani che ha occupato e visto che Erdogan é furbo, farà in modo di farsi pagare questo suo ritiro il più caro possibile, mettendo sulla bilancia anche appelli alle milizie filoturche tipo Ahrar Sham e soci affinché cedano le armi e smobilitino senza combattere, e altre offerte del genere.
Analisi esaustiva e chiarissima
RispondiEliminaBam Bam
Sono d'accordo, la Turchia non può più permettersi una politica ambivalente e così facendo porterà un po' di stabilità nella sua politica estera. È chiaro che qualcosa o qualcuno lascerà sul campo ma è perché deve valutare i pro e contro della situazione.
RispondiEliminaForse con i siriani non avrà rapporti soddisfacenti per decenni (e forse fino la morte di Assad, assai addirato con i turchi ) ma può rilanciare rapporti per 100 miliardi con la Russia e altrettanti con l'Iran, insomma partner più seri degli USA e dell'UE.
Arzegan
Dr Kahani: Gioco, Partita, Incontro!
RispondiEliminaSemo sicuri del ritiro?
RispondiEliminaI turcoidi sono traditori, doppiogiochisti, spietati, senza etica ...
Fidarsi è bene(?), ma non fidarsi è meglio.
Verissimo, ciò nonostante hanno interessi importanti in ballo che rischiano di sfumare per via delle ingerenze continue USA nella politica turca (sulla difesa, sull'economia e sull'etica ecc). Erdo piaccia o no è un buon statista, anche se dal nostro punto di vista è un vero stronzo non nascondo che si può essere bravi statisti onesti o disonesti. Ciò nonostante le meretrici anglosassoni e israeliane possono averlo indotto (con promesse appetitose) a scatenare una guerra di stracci tra poveri, come d'altronde era stato fatto tra Iraq e Iran, ma facendosi due conti ha capito che le promesse (specialmente quelle atlantiche) sono solo parole al vento e da brava volpe politica cerca nuove carte da giocarsi e la migliore di queste carte è appunto avere confini stabili e sicuri. Chi mi da più pensiero sono USA e Israele che ora si trovano alla canna del gas con solo da perdere e sacchi di mosche in spalla.
EliminaLa domanda è cosa fa un sorcio ferito a morte con più niente da perdere?
I giapponesi avevano un detto che diceva che sarebbe un peccato non usare fin l'ultima freccia e fin l'ultimo grammo di polvere da sparo, anche se si è chiaro di aver perso. Speriamo non sia questo il caso.
Arzegan
Condivido la visione geopolitica del dott. Kahani.
RispondiEliminaL'adesione allo SCO chiesto dalla Turchia, completa il quadro.
Federico
L'alleanza SCO, coinvolge 4 potenze nucleari, oltre 3 miliardi di persone e decine di milioni di Kmq di territorio. Credo sia una alternativa molto valida per la Tirchia che, aspira a svolgere una funzione importante nei Paesi Turcofoni ed oltre del quadrante centro asiatico.
RispondiEliminaFederico
Potrebbe anche essere. Potrebbe anche essere che stia per succedere qualcosa. La fine della guerra in Siria, con Assad vincitore, ai piani alti non e' prevista. La Germania ha fatto un patto con la Turchia stile Italia e Libia del fu berlusconi e si sa come e' finita. L'attacco alla Germania e' in atto, manca la scintilla per far partire la crisi e far alzare gli aerei. Nel "mercato" non sono previsti competitori, soprattutto per petrolio e affini. Ricordo che dei tubetti dovevano passare da sud e dall'Italia e sono spariti dai contratti e dalle menti. I tubetti che vogliono far passare a nord dovrebbero fare la stessa fine. L'Iran poi che si permette di voler vendere a chi vuole il suo petrolio...non e' una cosa che il "mercato" puo' permettere. Tutto il mondo e' in Siria adesso….o trovano un modo per accordarsi o iniziano i fuochi artificiali. Putin e' da una vita che parla di ialta, mettere a un tavolo i pezzi grossi e accordarsi, lo faranno in Siria in un modo o nell'altro.
RispondiEliminaConcordo, però si legge anche di sempre nuovi arrivi di rinforzi e materiali, dalla Turchia alla regione di Idlib.. cos'ha in mente il sultano pazzo? staranno mica tentando di ritirarsi come l'ANZAC dalla penisola di Gallipoli?
RispondiEliminaDirettore cosa ne pensa?
M
... noi italiani, con i "tubetti" lo prendiamo sempre in quel posto: se andiamo contro l'Europa, minacciano di chiuderceli dalla Germania; se stiamo con Trump, i grilli ci voglio bloccare quelli che passano dalla Puglia ... non si sa più che si deve fare
RispondiEliminaInsieme al ministro della difesa turco e al ministro degli esteri c'era anche il capo dei servizi segreti (militari) Hakan Fidan.
RispondiEliminaChi conosce la Turchia sa che quando c'e' la presenza di Hakan Fidan si sono prese decisioni importanti e decisive. Il fatto che Egli sia stato ricevuto da Putin con I due ministry( fatto eccezionale per I russi ) sottilinea l'importanza dell'avvenimento , certamente di grande rilievo .