La milizia islamista 'Fajr Libya', foraggiata da Erdogan e dall'Emiro del Qatar ha attaccato il terminal petrolifero di Sidra nella regione di Al-Hilal subito dopo che le squadre di pompieri libici erano riuscite a domare il vasto incendio durato nove giorni che ha distrutto quasi due milioni di barili di petrolio.
Dopo il jet e dopo i lanciarazzi montati su motoscafi questa volta gli islamisti hanno cercato di colpire le strutture di stoccaggio del petrolio con un grosso razzo da battaglia, probabilmente del tipo FROG, vecchio modello russo presente nell'arsenale di Gheddafi.
Tuttavia il vettore, imprecisamente lanciato, non ha raggiunto la 'tank farm' dove sicuramente avrebbe fatto scoppiare un nuovo rogo dantesco, ma ha colpito una zona secondaria uccidendo due guardiani.
Nella vicina località di Jawad, intanto, sarebbero in corso scontri armati tra le opposte fazioni.
Nel frattempo le unità aeree leali al Governo hanno colpito ripetutamente la zona di Misurata, centro del potere di Fajr Libya. L'attacco aereo é stato confermato da Al-Wasat.
Intanto nella zona di Sirte "miliziani" non identificati, ma probabilmente riconducibili a Fajr Libya hanno catturato 20 lavoratori egiziani di religione copta. Non é chiaro se il motivo del sequestro risieda nella loro nazionalità (l'Egitto di Al-Sisi infatti sostiene il Governo in esilio contro le milizie islamiste) oppure nel fatto che essi siano Cristiani d'Oriente.
Nessun commento:
Posta un commento